martedì 30 aprile 2013

I LETTORI DI REPUBBLICA SI RIVOLTANO CONTRO SCALFARI, TROPPO AMICO DEL QUIRINALE


Scalfari vede il suo popolo in rivolta, e non poteva essere diversamente...gli sgarbi si accumulano e alla fine solo i fedelissimi ti seguono a prescindere. Nel 2011 il popolo di Repubblica dovette digerire Monti, il governo tecnico, e con essi il rinvio delle elezioni che, a quell'epoca, avrebbero significato il trionfo della sinistra, visto la mediocre fine del governo berlusconiano e la crisi finanziaria conclamata. Invece Napolitano si mise di traverso e il PD rispose "obbedisco". Chissà quante notti insonni Bersani& Co. hanno passato e passano rimuginando su questa cosa, specie dopo la delusione cocente delle urne a febbraio.
Nel 2012 il centro destra era allo sbando, e Grillo avrebbe ottenuto consensi non superiori al 10% (e sarebbe stato un trionfo!). Un anno e mezzo di governo tecnico, con riforme indigeste - sia quella previdenziale che quella sul lavoro (per quanto inefficace e annacquatissima rispetto a quella necessaria) - , aumenti di ogni sorta di tassa (benzina, tabacco, alcol ma solo per citare i "soliti noti" ) e naturalmente il salasso dell'IMU hanno gonfiato le vele di Grillo. Naturalmente il compagno Bersani ha aggiunto errori suoi, ma è indubbio che Napolitano, perseguendo il bene del Paese, impedì che le elezioni si tenessero in un momento favorevolissimo alla "ditta" del PD. E' anche vero che Berlusconi - che , ricordiamolo, riusciva comunque a conservare la fiducia parlamentare ! - si dimise solo dopo aver avuto assicurazioni dal Presidente che le Camere non sarebbero state sciolte anticipatamente. Ma abbiamo avuto altri presidenti che le promesse fatte poi se le sono tranquillamente rimangiate (Scalfaro, all'opposto, non mantenne l'impegno di nuove elezioni se Forza Italia avesse accettato "pochi mesi" del governo Dini, che invece durò quasi due anni...). Napolitano veramente pensò, di concerto con gli organismi europei, che andasse varato un governo del rigore per consentire gli aiuti utili a tenere a bada mercati e spread (e soprattutto a far comprare i titoli del tesoro in scadenza !), e così agì, fregandosene dei partiti a cui questa scelta poteva giovare o meno.
Scalfari lo difese (veramente lo fecero TUTTI i grandi media), e il popolo piddino accettò. In fondo si trattava di pochi mesi...e in effetti l'emergenza era vissuta come drammatica.
Poi ci fu la questione delle intercettazioni, strumento caro al Popolo viola, ai di pietristi - ancora non demoliti dalla Gabanelli -  ai giustizialisti di micromega, del Fatto, a Travaglio....In questo Repubblica non era certo stata a guardare, nello sputtanamento globale fatto a colpi di verbali "rubati" alle procure, con gossip sparati in prima pagina, di nessuna rilevanza penale ma grande mediatica. Stavolta però l'intercettato era stato il Presidente della Repubblica, e allora la musica è stata diversa. E la Corazzata di L.go Focherini mise i suoi cannoni a difesa del Colle e contro Ingroia e la procura di Palermo.
Questo fu un altro boccone duro da mandare giù, e qualcuno iniziò a ribellarsi a simili "razioni".
Ma gli ultimi episodi sono stati troppo tosti !  L'endorsement per la ricandidatura di Napolitano a carte ancora coperte (quando il vecchio presidente rifiutava questa ipotesi, che aveva, incredibile dictu, in Scalfari e Berlusconi, due che si odiano, i principali sponsor !) e poi la conferma di questo deciso sostegno anche contro Rodotà (con tanto di scambio di lettere dure tra i due proprio su Repubblica, che abbiamo riportato sul Blog  http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2013/04/4677-voti-per-rodota-alle-quirinarieera.html                    ).
Last but not least, anzi....diciamo proprio che l'ultimo è il colpo letale, l'accettazione e anzi l'appoggio al governissimo. Ecco, questo veramente i lettori di Repubblica non l'hanno retto.
Non c'è  ragion di Stato che tenga di fronte all'obbrobrio di un governo insieme a Berlusconi, con i proprio uomini mischiati a quelli "impresentabili" del PDL ! Un conto era votare insieme il governo Monti - e già lì...- ma GOVERNARE ???
E giù improperi contro il grande vecchio, che ormai è solo vecchio, e pure molto rinco...Del resto, ricordano irriguardosi, ha quasi 90 anni...
Capisco la delusione, mentre biasimo i sarcasmi e le ingiurie. Che Scalfari sia vecchio, è un fatto. Che non è accaduto però in questo ultimo anno e mezzo. Non è che nel 2011, quando ancora era idolatrato, fosse un maturo signore...Aveva 87 anni !
Io, che lo seguo da sempre (sono stato un fedele lettore di Repubblica per 30 anni, e ho anche letto diversi suoi libri, specie i primi, più politici e meno filosofici) , e che ad un certo punto l'ho "lasciato" perché francamente sfinito dalla faziosità raggiunta nel suo antiberlusconismo, penso che Scalfari è uomo da virate molto forti, ma la bussola non la perde.
Con Repubblica ha perseguito sempre l'avvento di una forza politica di tipo laburista, alla Tony Blair. Non è mai stato un comunista, e detestava i democristiani, gli "impresentabili" di allora. Quindi si mise in testa di trasformare il PCI, di farlo diventare un partito occidentale, una socialdemocrazia moderna, aperta al mercato ma in chiave tedesca (regno dell'economia mista e della visione "sociale"  e corretta del capitalismo). Quindi no il liberismo, e si al mercato ma severamente regolato e sorvegliato.
E soprattutto, sì allo stato ETICO. Queste sono le coordinate ferme di Scalfari, e per queste lui può allearsi con TUTTI, e abbandonare TUTTI.
Monti era perfetto per Scalfari che lo ha  appoggiato sempre, criticandone invece la "salita" in politica.
Ed è sempre stato sostenitore assoluto di Napolitano, di cui è di fondo coetaneo, e con il quale c'è grande condivisione di idee. Se quindi il Colle decide che il tempo della grande coalizione (di fatto, iniziata nel novembre 2011) non è ancora finito, così sia.
E la delusione dei lettori...beh se non te ne freghi delle insofferenze degli altri a 90 anni quando ?





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