sabato 22 giugno 2013

INCENSURATO, CON FAMIGLIA E UN TETTO SULLA TESTA ? SEI UN POTENTE PRIVILEGIATO


E' un fenomeno noto, per il quale da 20 anni le cose da noi vanno peggio di prima : il fattore CAV.
Si tratta di quella strana psicosi per cui nel nostro paese ci sono leggi e provvedimenti generalmente ritenuti utili, apprezzabili quando addirittura non indispensabili, ma che NON possono essere adottati fino a quando il Cavaliere è in vita. IN precedenza c'era stato il fattore K.
Qualche esempio ? Tutte le riforme in materia di giustizia. Se nel 1989, nonostante la resistenza dei magistrati, si riuscì a fare la riforma DEL "GIUSTO PROCESSO", quella del passaggio dal modello inquisitorio a quello accusatorio, con difesa e accusa parti sullo stesso piano e il giudice terzo neutrale, fu perché Berlusconi ancora non era sceso in politica, altrimenti col quasi che una normativa del genere avrebbe mai visto la luce. Un mutamento storico che poi è rimasto un po' a metà del guado, e proprio per impedirne il completamento i magistrati si sono serviti dell'alibi berlusconiano.
Altro materia inquinata è quella delle riforme istituzionali. Quasi tutti convengono che la nostra Costituzione, sia per la necessità di prendere distanza dal periodo fascista, sia per un maggior favore per il potere di veto che non per una efficace capacità di governo - quando non sei sicuro di vincere ti preoccupi di avere efficaci poteri di interdizione - penalizzi troppo l'esecutivo. Il lamento del Cavaliere è stato, col tempo,  fatto proprio anche  da altri leader politici : un sindaco italiano ha, nel suo comune, più poteri del Capo del governo nazionale.
Però qualsiasi seria riforma in questo senso è paralizzata dalla presenza di Berlusconi, dato per probabile vincente in una sfida presidenziale o anche di scelta diretta del Premier. Oggi nel PD questo tabù si sta un minimo incrinando perché finalmente anche loro hanno un personaggio capace di prendere più voti di quelli della Ditta da sola : Renzi. Insomma, non si guarda mai all'interesse generale nel fare riforme che pure dovrebbero essere quanto più generali e condivise possibili (le regole del gioco) , ma principalmente alla possibilità contingente di una propria vittoria...
Questi sono solo due esempi ma l'elenco potrebbe essere lungo.E non c'è alcun senso del ridicolo in coloro che pur di non fare una legge utile, importante, che però in qualche modo possa tornare ANCHE a favore del Berlusca, preferirebbero tagliarsi il coso,  esattamente come la celebre storiella del marito che si evira per far dispetto alla moglie...
A questa forma di psicosi dedica il suo appunto odierno Filippo Facci, con il suo solito sarcasmo al vetriolo.

Quella strana idea di "potenti" e "benestanti" del Fatto

Sei "potente e benestante" se sei incensurato, se hai una famiglia e se non vivi in strada





Le leggi ad personam sono di quattro tipi: 1) Quelle fatte da Berlusconi per favorire Berlusconi; 2) Quelle fatte da Berlusconi per favorire molti italiani, tra i quali, essendo italiano, figura anche Berlusconi; 3) Quelle fatte contro Berlusconi, tipo la par condicio o la riesumata 361 che lo dichiari ineleggibile; 4) Quelle che si condividono ma che si è disposti a mandare in vacca perché includerebbero anche Berlusconi. In quest’ultimo caso rientrano il decreto svuotacarceri e una possibile amnistia, materie che i forcaioli sorvegliano attentamente perché non importano il degrado delle carceri, le sentenze della Corte Europea, i milioni di italiani in attesa di processo: importa che Berlusconi non se ne avvantaggi. Il Fatto del 29 aprile: «Amnistia e indulto, grimaldelli per salvare Berlusconi»; Liana Milella su Repubblica del 3 maggio: «Non ho nulla contro l’amnistia... ma sarebbe un cattivo regalo percorrere la strada di un’amnistia inquinata, già sporca all’origine, viziata dal sospetto del favoritismo per Berlusconi»; Il Fatto di ieri: «Ecco perché l’amnistia aiuta Berlusconi». Il Fatto online di ieri: «Lo svuotacarceri  salva solo potenti e benestanti... benefici confezionati per chi ha una casa in cui vivere, una famiglia che può aiutare, un ottimo avvocato e nessun precedente». Traduzione: sei «potente e benestante» se sei incensurato, se hai una famiglia e se non vivi in strada.

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