Qualcuno si ricorda di Roberta Ragusa ? Io sì. E' la donna scomparsa i primi del gennaio 2012, madre di due bambini. Il marito, Antonio Logli, è indagato per omicidio e occultamento di cadavere. Ma nonostante sia trascorso un anno e mezzo, siano state fatte più volte battute di ricerca del corpo della donna, impegnando anche reparti dell'esercito oltre che unità cinofile e addirittura il "georadar", di Roberta, viva o morta, non c'è traccia. Ogni tanto però salta su un nuovo testimone e l'indice è sempre puntato sul coniuge, di cui si sa con certezza che al tempo avesse come amante l'ex baby sitter dei figli (poi presa a lavorare nell'autoscuola di lui) e che i rapporti con la moglie fossero tutt'altro che sereni. Movente buono per qualche milione di mariti italiani direi... E infatti Logli resta - per fortuna - a piede libero, i figli non glieli hanno tolti perché prove contro di lui non ce ne sono. Le cercano, ma non le trovano.
IN realtà non si trova nemmeno Roberta, o il suo corpo.
Ecco l'articolo di cronaca pubblicato su BLOGO, il sito di informazione diretto dal bravo Antonello Piroso, segnalatomi da un amico e che da oggi ho messo tra le pagine da visitare.
Il magazine di cronaca nera di BLOGO
Roberta Ragusa, nuova testimone: "Ho visto del sangue nel furgone di Antonio Logli"
Caso Ragusa: le indagini sulla morte di Roberta potrebbero essere vicine a una svolta. Una testimone ha riferito di aver visto del sangue in un furgone utilizzato da Antonio Logli per lavoro.
Rischia di aggravarsi ulteriormente la posizione di Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa,
l’imprenditrice scomparsa dalla sua casa di Gello di San Giuliano Terme
(Pisa) la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. A un anno e mezzo di
distanza è spuntata una nuova testimone che potrebbe portare alla tanto attesa svolta.
La donna, una collega di Antonio Logli alla Geste,
la ditta dei servizi del comune di San Giuliano Terme, si è fatta avanti
e ha rivelato agli inquirenti di aver visto dei fazzoletti sporchi di sangue in un furgone guasto utilizzato da Logli e poi parcheggiato nel garage della ditta in attesa degli interventi di riparazione.
I fatti risalirebbero al periodo in cui Roberta
Ragusa sparì senza lasciare tracce, ma la testimone ha deciso di farsi
avanti soltanto ora. Martedì è stata sentita in Procura e grazie al suo
racconto sono stati avviati tutti gli accertamenti necessari sul furgone
in oggetto.
Si tratta, scrive oggi La Nazione citando
fonti investigative, di un Fiat Fiorino di proprietà della Geste
utilizzato a più riprese dallo stesso Logli e poi, in seguito a un
guasto, rimesso del garage. E’ proprio all’interno del mezzo che la
donna avrebbe scorto dei fazzoletti sporchi di sangue, poi scomparsi.
Il mezzo, non riconducibile alle proprietà di Logli, non era mai stato preso in considerazione fino a oggi
proprio per questo motivo. Adesso, dopo le rivelazioni della donna, il
furgone è stato posto sotto sequestro e nel corso delle prossime ore
sarà analizzato da cima a fondo alla ricerca di tracce di sangue che
potrebbero confermare la versione della donna.Che la verità del caso Ragusa si nasconda proprio in quel mezzo di trasporto rimasto parcheggiato per tutto questo tempo? Antonio Logli, lo ricordiamo, è indagato dalla Procura per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Daniele Particelli
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