lunedì 20 gennaio 2014

RODOTA' INVOCA LA DERIVA ETICA PER IL PREGIUDICATO BERLUSCONI, MA ACCETTO' LA CANDIDATURA AL COLLE DAL PREGIUDICATO GRILLO. E' UN'ETICA STRANA LA SUA...

 
A riprova che fa bene Renzi a fare le cose di cui è convinto senza dare troppo retta ai lai che si levano intorno a lui (soprattutto dai "suoi" ), è che nella giornata di oggi il tema del grande sgarbo consumato ospitando Berlusconi a via del Nazzareno si sta calmando, e la minaccia "mai il pregiudicato nella nostra sede" è rimasta uno stolido abbaiare alla luna.
Personalmente, abbiamo scritto il nostro pensiero nel post ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/01/il-triste-e-tristo-rancore-di-scalfari.html ) dedicato all'esternazione di Scalfari, uomo che, a differenza di tanti dalle critiche che leggo sul Blog, io ho stimato per lustri una persona di grande intelligenza cultura e un bravissimo giornalista di opinione (che non c'entra con il fatto di condividerla sempre o prevalentemente). 
Ritengo, parere soggettivo ovviamente, che la battaglia contro il Cavaliere sia diventata l'ultima missione di una vita in cui l'uomo ha combattuto tante battaglie politiche, per lo più perdendole quando volevano essere costruttive (meglio gli è andata sul piano opposto, quello distruttivo, anche se in genere per "meriti" altrui, dei giudici in primo luogo) e quindi almeno questa vorrebbe vincerla prima di chiudere gli occhi. 
E invece quando pensava di avercela fatta, Renzi che ti fa ? Ridà spazio all' uomo odiato. Non conta che ciò avviene per calcolo politico (più facile per il neo segretario PD trovare sintonia con il mandante del Porcellum, e quindo fautore di un premio di maggioranza che in Italia, da norma truffa è diventato l'unico elisir di governabilità , piuttosto che con i cespugni del governo Letta : NCD, SC e UDC ), che Berlusconi rappresenta un quarto degli elettori ancora oggi dopo tutte le batoste giudiziarie. No,  prevale la rabbia della riesumazione di quello che si confidava essere ormai sono un dead man walking. 
Per camuffare quello che è biasimevole livore, si tira fuori la questione del "pregiudicato".
Abbiamo detto la nostra, chi vuole può leggerla nel post sopra linkato.
Oggi mi fa piacere dare spazio ad una risposta analoga (non identica), di Giuseppe Caldarola, che tira in ballo Grillo.
Anche lui è un pregiudicato, eppure Bersani ha fatto di tutto    per convincerlo ad appoggiare, più o meno direttamente, il suo governo (che infatti non è nato), e Civati era l'inviato in missione speciale nel campo grillino per ottenerne il favore. Infine Rodotà dal pregiudicato genovese gradì la candidatura per il Colle.
Nessuno allora fiatò ( e tantomeno noi, che non abbiamo di queste pregiudiziali. La condanna giudiziaria non inibisce a nessuno dei due leader di fare politica , e se vengono cercati è per il numero di voti che hanno), mentre adesso, more solito, gli indignados ritrovono l'ugola.
Niente di nuovo. E' come quando i pacifisti conoscono solo la strada per l'ambasciata americana, o i morti e i feriti da piangere sono solo quelli di Gaza e mai di Tel Aviv.
Buona Lettura

"Vale più il denaro o la vita umana? a proposito di deriva etica"
 



Il dibattito sull’accelerazione imposta da Renzi alle riforme è ovviamente del tutto legittimo ma sono anche interessanti le obiezioni di merito. Ci sono invece altre obiezioni, diciamo così, di tipo politico e altre ancora che annunciano una “deriva etica”. Le obiezioni di tipo politico vertono tutte attorno alla resurrezione di Berlusconi ad opera del sindaco di Firenze. La storia ci dice che gli uomini politici risorgono quando hanno il consenso dalla loro parte. Peron fu scacciato dall’Argentina e poi tornò a furor di popolo. Si possono fare altri esempi. Il tema è più semplice: Berlusconi deve sottostare alla condanna inflittagli da una sentenza passata in giudicato. Nei limiti che questa sentenza gli concede può fare quel che è lecitamente accettabile. Può ad esempio avere dei seguaci, cioè persone che orientano il proprio atteggiamento a seconda dei suoi suggerimenti. Questo mondo non lo guida Fassina, che come è stato opportunanemte ricordato, ha avuto un rigurgito di disgusto solo dopo aver abbandonato il governo non prima di accettare di farne parte. Altro discorso merita il rischio di quella “deriva etica” che Stefano Rodotà evoca in virtù dell’accordo fra Renzi e Berlusconi. Rodotà è stato candidato alla presidenza della repubblica da Grillo. Grillo è stato condannato in via definitiva per omicidio colposo, tre morti di cui un bambino. Domanda: non c’è deriva etica a parlare con lui, a votarlo, a seguire i suoi ordini o diktat? Ovvero viviamo in uno strano paese in cui è più grave aver truffato lo Stato (cosa gravissima) ma è meno grave non aver tutelato tre vite umane che così sono andate perse? Decidetevi, si decida il professor Rodotà, che pure io stimo molto, a dire che la vita umana vale meno del denaro e così il dibattito si chiude. Oggi vedremo che cosa dirà il Pd. La minoranza ha tutto il diritto di respingere le tesi di Renzi. Se Renzi non ce la fa, Weimar è pronta per noi, con tutto quel che ne seguì o ne seguirebbe.

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