domenica 6 luglio 2014

SCALFARI METTE IN GUARDIA RENZI DAL GIGLIO MAGICO. MA SE SONO SOLO CORTIGIANI !


Francamente non riesco a capire come si possa parlare di cerchio magico condizionante Renzi, così come si diceva di Bossi, ma dopo l'ictus, che  lo avevo colpito e in parte menomato.
Eppure Eugenio Scalfari lo fa, nel suo "domenicale".
Lo racconta Libero, riportando stralci del come sempre lungo editoriale del fondatore di Repubblica.
Ora, che Renzi si sia circondato di amici e fedeli, questo si sa. Che la selezione non si basi sulla competenza e capacità ma sull'essere bravi a muovere la testa in senso verticale, anche questo è ormai chiaro a tutti. Ma che questa gente poi lo condizioni, questo proprio non lo credo. E' il contrario ! Quelli sono lì proprio perché non pensanti e/o comunque non obiettanti. Degli autetici yesmen, alla stregua di quelli di cui amava attorniarsi Berlusconi, che però almeno non si è mai privato di Gianni Letta, che, sussurrando, a volte qualche parola non in linea coi voleri del capo la dice. 
Più di cerchio magico, io parlerei di corte e quindi di cortigiani.





La ricetta di Barbapapà

Scalfari: " Per salvare il governo bisogna rompere il cerchio magico"


Scalfari: " Per salvare il governo bisogna rompere il cerchio magico"
Eugenio Scalfari nel suo editoriale mette in guardia Matteo Renzi e il suo governo. In particolare prende di mira quello che definisce "il cerchio magico". Non mi sembra che per il governo italiano le cose vadano così bene come ci si aspettava e come Renzi e la banda di musicanti che accompagnano il suo piffero ci avevano fatto intendere. Non sembra a Bruxelles e neppure a Roma", comincia così l'attacco del lungo articolo domenicale del fondatore di Repubblica. "Le riforme cui pensano sia Renzi sia Berlusconi sono due, tutt'e due in materia elettorale ed una di essa anche in materia costituzionale: quella del Senato e quella della Camera dei deputati. Nessuna delle due si occupa né di crescita economica né di sviluppo né di coesione territoriale, di investimenti, di occupazione giovanile e no, di equità sociale. Niente di simile. Per di più riguardano eventi che si produrranno alla fine della legislatura che avviene nell'aprile del 2018, cioè tra quattro anni. Perciò - questo è certo - gli italiani e gli europei se ne infischiano totalmente sia che si facciano sia che non si facciano. Le prossime elezioni europee ci saranno nel maggio del 2019, perciò campa cavallo che l'erba cresce". Il cuore della critica è proprio questo: Renzi e il suo cerchio magico si sono concentrati sul tema delle riforme che poco incide sulla vita degli italiani e molto, moltissimo, su quella della politica e sulle poltrone dei politici. 
Scalfari non ha dubbi: "Quelle riforme, imposte agli altri più che volute, sarebbero un segnale forte della autorevolezza di Renzi, di Delrio, della Serracchiani, della Boschi e quant'altri; un nuovo cerchio magico, il primo dei tempi repubblicani fu quello di Fanfani, poi di Andreotti, poi di Antonio Segni, di Craxi, di Cossiga, di Forlani, infine di Bossi e soprattutto di Berlusconi a cominciare da Dell'Utri e da Galan. Quando nasce un cerchio magico in un partito, il partito muore oppure si esprime. Bisogna che gli italiani lo capiscano ma non mi pare cosa molto facile". 

1 commento:

  1. CERCHIO MAGICO!
    Bah. A me sembra che dal dopo guerra in poi gli amministratori tutti di qualsiasi colore più che lavorare per il popolo hanno pensano a soddisfare gli appetiti della burocrazia e delle mafie.
    Forse è una mia idea, ma a tutt' oggi sia la burocrazia che la criminalità organizzata non sono state mai sconfitte, anzi sono incrementate a danno di tutti. Ci deve pur essere una spiegazione!

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