venerdì 13 febbraio 2015

FACCI AL VELENO CONTRO MONTI E I SUOI "CIVICI"

 

I lettori storici sanno quanto il Camerlengo sia stato critico con Super Mario Monti, l'ennesimo uomo della provvidenza chiamato a salvare l'Italia. Grazie alla drammatica situazione economica, con gli ultimatum (sia pure in toni formalmente neutri) della BCE di Trichet, l'economia avviata alla recessione e l'esplosione dello spread, Monti ebbe inizialmente il Parlamento supino, con la fiducia di PD e PDL oltre che del centro di Casini. All'opposizione solo i leghisti e Sel : pochini e non certo rissosi come gli ortotteri di oggi. 
Così riusci a fare la riforma delle pensioni, accelerando quello che in realtà era già in programma, ma in tempi più lenti e con tetti meno severi. Ha anche creato anche il problema degli esodati, che è solo un'anticipazione di quanto accade ed accadrà sempre più spesso : la scopertura economica tra l'espulsione dal lavoro e l'inizio dell'età pensionabile. Problema obiettivo e grande.
Per il resto, Monti risistemò parzialmente i conti a colpi di tasse sanguinose, in primis l'IMU, ma elevando anche tutte le altre, e lasciando mano libera a Befera (terrorismo fiscale cui non sono seguiti chissà quali risultati, che il livello di recupero dell'evasione è rimasto ai livelli del precedente governo, quello di Berlusconi). 
Quanto allo spread, adesso anche i bambini sanno quale santo ringraziare. Sempre Mario di nome fa, ma il cognome è Draghi, non Monti. Quanto al default da cui ci avrebbe salvati, che bubbola sia stata lo stanno dimostrando i gian burrasca greci, Tsipras e Varoufakis.
Riguardo invece a ripresa, riforma del lavoro (cui infatti stanno rimettendo mano), tagli della spesa e diminuzione del debito, Monti è stato un flop assoluto. Per carità, non era e non è facile. Resta che non è riuscito. Questo il Monti governante. Parlare di quello politico è sparare sulla croce rossa.
 Abbiamo dunque salutato con favore e soddisfazione la liquefazione sia del Premier voluto da Napolitano che il suo partito, Scelta Civica, che ebbe un risultato alle politiche del 2013 molto inferiore alle attese e che adesso è semplicemente inesistente, come dimostrano i soliti topi lesti ad abbandonare la barca che affonda. 
I nostri toni non sono però mai arrivati alla corrosività che leggo nell'appunto di Filippo Facci, veramente durissimo contro l'ex unto del Colle e i suoi "eroi" della società civile. 
Leggere per credere !


Filippo Facci: addio ai Monti

Filippo Facci: addio ai Monti

Il professor Mario Monti è riuscito a uscirne sobrio persino nella disfatta politica che si è celebrata sommessamente in questi giorni: commenti misurati, commiati ovattati e disillusi, saluti distratti per la sua inutile Scelta Civica. Perfetto: lasciate dunque a noi, gente volgare, l'onore di mandarlo all'inferno: lui e tutta l'Italietta speciosa che si era tirato dietro, la sua eleganza rotary scambiata per costumatezza, il finto loden (perché il loden blu non esiste, parola di altoatesino) e quelle cravatte celestine per-non-sbagliare, e quell'aura di grigio che per un paio d'anni si è spalmata sul Paese e sui nostri giornali. All'inferno lui e la sua alterità da preside delle medie, l'allure da varesotto, la prosodìa tedesca senza chiaroscuri, la risata da vecchia, la bandiera dell'Europa sempre tra le palle, la camicia con collo né italiano né francese che non è cambiata dai tempi della Cresima, il suo e loro disprezzo borghese-milanese per la cosa pubblica, il perbenismo come religiosità, i conticini-a-posto come feticismo da personcine ordinate, la temperie di un Paese ridotta a cifre e tabulati, il plauso dell'italietta provincial-chic e dei calvinisti da panettone di pasticceria, il paesello enzobiagesco e meneghino-capalbio-sabaudo che gira in Panda e poi frequenta una tenuta vinicola da cinque miliardi. All'inferno: nel girone dei contabili, condannato a far quadrare i conti di un'umanità i cui conti non quadreranno mai, a guardare Sanremo.

4 commenti:

  1. CATALDO INTRIERI

    Trattasi di invettiva. Meno male che Tsipras c'e'...vedere un nobile destro applaudire dei comunisti non e' male
    E pure sola, che hanno fregato sui conti e come tutti i sola ora fanno pure il gesto dell'ombrello ai truffati

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    1. Cataldo io apprezzo una tua qual certa fedeltà al tuo passato montiano, perché è sempre imbarazzante vedere la fuga dalla nave che va a picco. Tu non lo fai ed è apprezzabile. Però i numeri non sono buoni con Monti, e, ripeto, il suo approdo alla politica un flop che solo Ingroia è riuscito a fare peggio. Su Tsipras c'è invece un malinteso. Io non sono un sostenitore di Syriza, come potrei mai ? Semplicemente osservo che gli scenari apocalittici, così spesso evocati dalla narrazione montiana (tuttora lui è convinto di essere stato IL Salvatore, e noi italiani siamo degli ingrati a non riconoscierglielo) , ben difficilmente si sarebbero realizzati, e la disponibilità, a denti stretti, dei tedeschi a trattare coi discoli di Atene (infatti definiti "gian burrasca") secondo me lo dimostra. Forse alla fine ci si dovrà arrendere e mollare l'eruo e l'unione (noo specificatamente noi italiani, ma tutti), però si farà veramente di tutto per evitarlo. Tranquillo, noi "destri nobili" non amiamo i radicali di sinistra

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  2. CATERINA SIMON

    Stavolta Facci non mi è piaciuto per niente, ha ragione Intrieri: trattasi d'invettiva. Quanto poi alla soddisfazione di vedere il fallimento di Scelta Civica, fatico a vederne il senso e l'utilità, soprattutto in prospettiva. Prima ci si strappano i capelli constatando la scomparsa della destra e con essa di qualunque opposizione credibile al dilagante Renzi, e poi si sghignazza di gusto ad ogni fallimento di nuove formazione politiche: adesso Monti e precedentemente Fini, fatto a pezzi senza appello. Non che sia soddisfatta dell'operato di Monti (come potrei?) ma questo gusto nel veder sparire la formazione questo no! Penso a persone valide come Della Vedova e Ichino, per esempio. E poi se posso dirlo, definizioni come "discoli" e "Gian Burrasca" per Tsipras e quella specie di Nosferatu del suo ministro delle finanze, mi sembrano quasi affettuose: trovo il loro atteggiamento arrogante e prepotente in modo intollerabile ed un pericoloso precedente. Quali che siano le mancanze della Germania e dell'Europa (e sono molte) La Grecia HA TORTO, e così pure lItalia che già vede una scappatoia.

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    1. Credo che sia la prima volta che il dissenso con Caterina sia quasi totale. Che Facci abbia esagerato, convengo e infatti l'avevo anche scritto. Ma su Scelta Civica. e a questo punto immagino anche su Monti, non la pensiamo assolutamente allo stesso modo. Le elezioni del 2013 portarono ad un verdetto problematico, con uno stallo assoluto che solo il premio di maggioranza sbilanciò a favore del PD, che aveva conquistato alla fine appena 100.000 voti in più, su 40 milioni e passa, rispetto al centrodestra. Non solo, alla fine quel premio scattò anche per l'apporto di SEL, che poi è rimasto fuori sia dal governo Letta che dall'attuale. Insomma, un discreto garbuglio, con però qualche soddisfazione non da poco : la fine di Dorando Petri di Bersani, la scomparsa di Fini e dei suoi dal Parlamento (anche qui scopro una forte distanza da Caterina, che sembra rammaricarsene), la trombatura di Ingroia e tutta la sinistra massimalista, e, appunto, la delusione di Monti e della sua Scelta Civica, che di voti ne prese proprio pochini, salvando la faccia grazie alla trasfusione di voti drenati dall'UDC. In meno di due anni, Monti lo cercano dalla Sciarelli, alcuni pezzi di governo targati SC migrano, senza imbarazzi (un moderato come Panebianco li ha paragonati agli scimpanzè, che si schierano dietro il primate più forte) , nel carro renziano. Non parliamo degli esiti elettorali (le europee ??) e dei sondaggi. Scelta Civica è stato un fallimento (come del resto Fermare il Declino, ma la prima è stata molto più sponsorizzata, e infatti in Parlamento c'è entrata, sia pure con numeri minori alle aspettative) e io non me ne dispiacico affatto. Anzi.

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