giovedì 14 maggio 2015

" DA BERLINO ALLA B ...DALLA B A BERLINO" GRAZIE BUFFON

 

Ho letto di catenaccio della Juve a Madrid. Non so se sia vero, conoscendo Allegri immagino che si sia stati MOLTO "accorti". Del resto siamo stati "prudenti" a Monaco, potevamo essere spavaldi a Madrid ??? Dalle immagini delle sintesi e dalle parole di Sacchi, non mi sembra però si sia arrivati ai livelli di Mourinho, col famoso pullman davanti alla porta, e gli attaccanti a fare i terzini...
E lo stesso commento molto amaro di Ancelotti - sempre un signore...alla domanda sul rigore non concesso per il fallo su Hernandez ha risposto "non ha alcun senso pensare a queste cose" - , in cui esprime rimpianti per la sfortuna (ma ricordando la buona sorte della scorsa stagione...) ma anche su una partita, quella dell'andata, dove il Real era stato poco "intenso", non contiene recriminazione su un gioco ostruzionistico della Juventus. 
Insomma, nei 180 minuti, il passaggio della Juventus non è immeritato. Certo, in Champions quest'anno la sorte ci sorride, sia nei sorteggi che negli episodi, però, senza far stropicciare gli occhi a nessuno - tranne ai tifosi più innamorati - nemmeno abbiamo rubato, come spesso ci accusano di fare.
Mi dispiace per Ancelotti, che mai avevo visto così affranto, e che dovrà lasciare il Real ( credo si fosse particolarmente bene ambientato a MAdrid, città dove anche a me piacerebbe vivere) dopo una stagione senza vittorie ( ma ha vinto la Decima e anche la coppa del mondo per club...) ed essendo Florentino Perez personaggio assai lunatico. 
Non avrà problemi a trovare un nuovo club di prestigio dove proseguire la sua splendida carriera.
Sono invece particolarmente contento per Buffon. Non dimenticherò mai che questo portiere, nel momento più alto della sua carriera, campione del mondo e numero 1 assoluto nel suo ruolo, corteggiato dal Manchester United, decise di rimanere alla Juventus che andava in B per calciopoli. 
Un gesto più unico che raro, ripagato in questi anni da questo filotto impressionante di scudetti e il ritorno ad una finale di Champions.
"Non se ne giocano tante, se ti capita, devi vincerla..."
Difficile caro Gigi, con Messi e quegli altri fenomeni del Barca in campo.
Però è giusto sognarlo, e magari chissà...



 

Allegri: “Col Barcellona può succedere di tutto”

Buffon iper carico: «A Berlino non andremo a fare i turisti»


 



E adesso la Juve si siede al ristorante più caro d’Europa, l’Olympiastadion della finale di Champions. Allo stesso tavolo ci sarà il Barcellona «contro cui giocare è quasi impossibile», come dice Massimiliano Allegri. Ma per la Juve di quest’anno nulla è irraggiungibile. «Ho un gruppo di giocatori straordinario - gongola il tecnico bianconero -, che nella sofferenza e nelle difficoltà si è esaltato. La squadra è cresciuta, è migliorata tanto. Ed oggi abbiamo eliminato una delle tre squadre più forti d’Europa».

La Juve è riuscita a non far fare un tiro in porta, rigore a parte, a Cristiano Ronaldo, e far appassire il gioco offensivo del Real: «Ci abbiamo creduto, la squadra ha saputo mantenere un equilibrio importante in campo. Nell’intervallo ho raccomandato ai ragazzi di stare sereni, e la tranquillità ci ha permesso di ottenere il risultato che volevamo. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato altri gol solo perché è stata sbagliata la scelta dell’ultimo passaggio. Devo fare i complimenti alla squadra, soprattutto ripensando da dove eravamo partiti». «In una partita secca - aggiunge ancora Allegri, pensando al Barcellona - può succedere di tutto, sarebbe stato più difficile sulla doppia sfida»

L'abbiamo davvero fatta grossa!


L’a.d Beppe Marotta non pone limiti alla stagione bianconera: «Anche se siamo inferiori al Barcellona, anche se andiamo a Berlino senza i pronostici della vigilia, ce la giochiamo». 
La Juve vorrebbe però vincere anche la Coppa Italia, anticipata al 20 maggio: «Adesso dobbiamo preparare la finale di Roma, poi ci prepareremo per arrivare in buona condizione a Berlino. Ritrovo il Barcellona, che ho affrontato 8 volte in quattro anni». 
Morata non ha esultato neppure questa volta, così come a Torino, rinunciando a far festa in pubblico per una rete decisiva per rispetto degli ex compagni e del pubblico madridista. Eppure quando è stato sostituito è stato sonoramente fischiato dal pubblico del Bernabeu, e ci è rimasto male. «Questa sera - spiega - per me era una situazione difficile. I fischi del pubblico? Non ho esultato e ho solo fatto il mio lavoro: sono un giocatore della Juventus».


Buffon è carichissimo  
«Sembrava uno scherzo del destino, invece è andata come auspicavamo». A Berlino i bianconeri incroceranno il Barcellona: «Non dobbiamo andare là a fare i turisti. È una partita che vale tantissimo», spiega il numero uno della Juventus ai microfoni di Mediaset Premium. «Esulto dentro, sono orgoglioso dei miei compagni e di tutto il lavoro che abbiamo fatto. Finali di Coppa non se ne giocano tante, quando si ha l’opportunità bisogna vincerle». 

Da Berlino alla B.....dalla B a Berlino!!!!!.....questa è la vita!!


Ancelotti è sconsolato  
«Abbiamo giocato bene - dice -, non ho nulla da rimproverare alla squadra e sono orgoglioso dei miei. Ma sono triste, è normale che sa così, per l’eliminazione dalla Champions. Abbiamo sbagliato piccoli dettagli, la fortuna non è stata dalla nostra parte. L’anno scorso abbiamo vinto all’ultimo minuto, e tutti hanno detto che eravamo stati fortunati. Ma se esiste la buona sorte, c’è anche la sfortuna». Il rimpianto è per l’andata, per la sconfitta allo `Stadium´: «A Torino potevamo fare meglio». Il Real probabilmente rimarrà a mani vuote in questa stagione: «Non ho visto la squadra stanca, ma - ammette - un po’ più di freschezza ci avrebbe dato maggiore efficacia». Così in finale niente `clasico´, ma Barcellona-Juve: «Il Barcellona rimane favorito - dice ancora Ancelotti - ma a Berlino la Juve non parte battuta». Ora Ancelotti rimarrà al Real? «Io resterei, ma si sa come va il calcio - risponde -. Deciderà il club: ora cerchiamo di vincere la Liga, poi a fine stagione parleremo»

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