martedì 12 maggio 2015

ELETTORI DELLA LISTA TSIPRAS, ERA MEGLIO FUMARSELI DEGLI SPINELLI PIUTTOSTO CHE VOTARE BARBARA

 

 La figura di tolla fatta da Barbara Spinelli in occasione delle elezioni europee fu a suo tempo rimarcata, e rimanemmo parzialmente (del tutto mai, che figuriamoci, se ne sentono di peggio ) stupiti nel constatare che c'era gente, anche di media intelligenza, che difendeva l'incredibile dietrofront della giornalista.
La storia è nota. L'erede del famoso Altiero accettava l'invito di Sel di candidarsi nella lista Tsipras, dichiarando, lei come altri nomi noti, di farlo solo con l'intento di attrarre voti, di dare visibilità, e che in caso di elezione avrebbe lasciato il seggio. 
Disse così, senza se e senza ma. Ed era una dichiarazione motivata anche dal buon senso, prevedendo la signora - anche con un'età non più giovanissima per fare avanti e indietro a Strasburgo - che sarebbero poi  occorse "altre energie e competenze".
Dopodiché, ci ripensò. Ora, lungi da me il pensiero di strapparmi i capelli per quelli di Sel, sòlati dalla candida (di cute, non certo di animo) signora, anzi. Però la mia idea, non certo positiva, della giornalista, ne uscì confermata. 
Figuriamoci nel leggere le gesta successive del soggetto (assenteismo, soldi stretti nella saccoccia, abbandono di quelli di Tsipras) che potete trovare elencate nell'"elzeviro" dedicatole da Filippo Facci. 
Veramente un bel personaggio ( leggere il suo ex amico Scalfari al riguardo : http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2013/12/gli-anti-cavaliere-ora-si-sbranano-tra.html ), assolutamente rappresentativo di quella sinistra intellettuale e falsa che personalmente detesto come poche cose nella vita. 



SEGGI IN FUMO 
 


Qui di seguito un suggerimento per i sostenitori della Lista Tsipras ; ma prima occorre riassumere il caso di Barbara Spinelli. DUnuqe. La rinomata e pensosa editorialista, il 14 marzo 2014, accetta una candidatura alle elezioni Europee come capolista per la Lista Tsipras, ma lo fa con l'obiettivo di "lasciare il seggio a candidati che hanno più energie e competenze". o dice in tutte le salse, anche in tv, lo dice lei e lo dice anche Moni Ovadia, altro candidato di richiamo.
Poi c'è la campagna elettorale e la Spinelli non mette un euro, ma pazienza. 
Poi, il 25 maggio, viene eletta, ma prima di cedere la poltrona dice che deve pensarci. . Mono Ovadia, invece, non deve pensarci : si dimette subito. 
Lei continua a pensarci , sinché il 7 giugno decide che si terrà il seggio e lascerà a casa Marco Furfaro di Sel, figlio di un operaio. 
Poi decide, diversamente dalle aspettative, che alla Lista Tsipras non devolverà alcuna quota del suo stipendio da europarlamentare. Poi, nei mesi successivi, a Strasburgo, la Spinelli brilla per assenteismo e partecipa a 3 votazioni su 39 (7,69 del totale), comprese alcune su Palestina, Ucraina, Nigeria ed Iraq. 
E arriviamo a ieri : Barbara Spinelli, la Lista Tsipras, la molla proprio : passa nel gruppo Sinistra Unitaria Europea e annuncia che in Italia non entrerà in nessun gruppo, anche se è in Italia che è è stata eletta. 
Che cosa rimane dunque ai sostenitori della Lista Tsipras ? Spinelli, non come cognome ma come suggerimento.

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