martedì 7 luglio 2015

GRECI VESSATI E TEDESCHI OPPRESSORI. OPPURE GRECI FANNULLONI E TEDESCHI RIGOROSI. FUORI DA QUESTO MANICHEISMO C'E' SPAZIO ?

 

RI.SA.LI.RE ITALIA è un gruppo di FB di ispirazione laico socialista, aperta anche alle culture laiche non di sinistra, tra cui quella liberale. Punti di contatto, specie sui temi delle libertà civili, sono in effetti tanti, mentre in campo economico evidentemente qualche frizione in più c'è.
Del resto, agli albori della nascita del Socialismo, il Liberalismo era il suo naturale contraltare. E tra le ali estreme è ancora così, con i liberisti duri e puri che continuano a vedere nell'iperstatalismo l'origine di ogni male, e i socialisti fautori dello Stato Papà (ma anche padrone ? ) che ti segue dalla culla alla tomba.  Quelli al centro hanno fatto invece passi di avvicinamento, fino ad arrivare alla sintesi Liberal anglo-sassone, che però ha fortune politiche per ora non eccelse. 
Da quando è iniziata la crisi, il gruppo si è dato una Mission, contestando in maniera sempre più veemente le politiche di austerità applicate dall'Europa a egemonia tedesca, ritenendole, senza se e senza ma, ricette peggiori del male.  Molti autorevoli politici ed economisti sostengono la stessa tesi, e paesi come gli USA e la GB (che ha la SUA banca e la SUA moneta) starebbero lì a dimostrare che, attraverso politiche espansive, si potevano e si possono ottenere risultati migliori. 
Però parliamo di paesi, specie gli USA, dove il welfare, e l'assistenza di stato, non è lontanamente paragonabile a quella applicata in altri paesi europei. Ed è lì che sembra stare il nodo cruciale. La stessa Francia, paese più ricco del nostro e dove soprattutto i servizi funzionano in modo più che discreto, non è  in grado di mantenere quel grado di stato sociale. Figuriamoci noialtri del Mediterraneo, dove al salasso fiscale non facciamo nemmeno corrispondere un'adeguato ritorno ai cittadini tosati con un welfare dignitosamente efficiente. 
Insomma, forse, e dico forse perché non ho le certezze scandite - beati loro - da quelli di RI.SA.LI.RE , il fatto che le proposte di investimenti produttivi, che necessitano di essere più flessibili sul capitolo spesa-deficit, siano guardate con sfavore non è dovuto all'idea in sé quanto alla SFIDUCIA. E che quindi quei denari vadano poi in realtà a finanziare le solite politiche assistenziali procacciatrici di consenso politico. 
Ad ogni modo, oggi sul mio profilo FB è comparso l'ennesimo post (che trovate sotto) del gruppo, con reiterata - e chiara, va detto con onestà - spiegazione dei torti di Mercato e Germania e celebrazione del voto greco, al quale ho risposto come pure di seguito potete leggere. 
Per un'analisi decisamente migliore, su Europa, Grecia e ricette, rimando invece all'intervento di qualche giorno fa di uno, al solito, straordinario Luca Ricolfi ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2015/07/ricolfi-lausterita-che-funziona-e.html



La Germania? Unfit to lead UE
di Guido Salerno Aletta e Tommaso Sessa
 

 Risultati immagini per risalire italia

E’ inutile girarci intorno: i risultati del referendum in Grecia hanno confermato una inusitata fiducia popolare nei confronti del Premier Alexis Tsipras e del ministro dell’economia Yanis Varoufakis. Eppure, era stato fatto di tutto per screditarli, definendoli inaffidabili e incompetenti.
I media, anche in Italia, hanno fatto di tutto per accreditare le ragioni del Sì, così come i vertici dell’Unione europea, a cominciare dal Presidente della Commissione Junker, si sono spesi per auspicarne la vittoria.
Il monopolio della finanza e dei media non basta: questa è la vera sconfitta strategica del modello di controllo delle opinioni e di manipolazione delle coscienze che in Occidente ha assunto il potere esautorando il sistema dei partiti. Non è casuale che abbia puntato ad annichilire le differenze storiche tra la destra e la sinistra, creando una melassa indistinguibile in cui esistono solo il dio mercato e la dea moneta, cui i popoli devono prostrarsi.
Hanno sbagliato tutto, però, con i Greci, che mai hanno avuto una religione basata su un Libro che racchiude le regole da rispettare: non hanno una Bibbia, né un Vangelo o un Corano. La loro Storia non ha profeti in contatto con le divinità, ma solo poeti e filosofi. Gli stessi dei della antica Grecia non erano esenti dai vizi umani: figurarsi quindi se ora i Greci si mettono oggi a venerare la moneta ed adorare il mercato, idoli pagani che possono rappresentare un tabù inviolabile solo per i popoli che non hanno altra ambizione che quella di farsi gregge di un Capo.
Stavolta, la vittoria ha un solo padre, il governo guidato da Syriza, e tante madri: la Cancelliera Angela Merkel apre la fila, accompagnata dalla direttrice generale del Fmi Christine Lagarde e dalla Francia di Francois Holland.
Il risultato delle urne dimostra ancora una volta che i popoli si ribellano a qualsiasi ricatto politico e morale solo quando non hanno niente più da perdere. Questo è stato l’errore più grave compiuto dalla Troika e dalla Unione europea: togliere al popolo greco ogni speranza nel futuro e nella utilità del Piano di aiuti che era stato formulato in modo ultimativo il 25 giugno. Nonostante il ricatto delle banche chiuse, il blocco della liquidità da parte della Bce ed il limite di 60 euro giornalieri ai prelievi, le minacce non hanno sortito alcun effetto.
Avremo tempo, se ci sarà un nuovo Erodoto, per narrare delle mille e mille angherie sopportate dai Greci, contrabbandate per aiuti della comunità internazionale. A cominciare con la mistificazione della teoria economica secondo cui da una crisi si esce solo con la deflazione dei prezzi e dei valori degli asset: la Germania ha imposto la riduzione dei salari, del valore delle azioni e degli immobili, ma a condizione che si mantenesse inalterato il debito della Grecia.
Tra la teoria economica e la sua mesa pratica c’erano di mezzo gli interessi delle banche francesi e tedesche, che andavano tutelati ad ogni costo. E così è stato: con il primo piano di aiuti sono state protette, mentre la ristrutturazione del debito previsto come condizione per la erogazione del secondo piano è stato addossato tutto alle istituzioni finanziarie greche, banche, assicurazioni e fondi previdenziali, che hanno perso quasi il 70% degli asset che avevano in portafoglio. Il fallimento della Grecia è stato un crimine sociale, economico e finanziario.
Per la Germania è la terza sconfitta in un secolo, dopo la prima e la seconda guerra mondiale, conflitti derivati dalla sua pulsione inarrestabile al dominio in Europa. La Germania ha dimostrato di essere incapace di guidare l’UE: è ebbra della propria potenza politica, economica e finanziaria. Cieca, avida ed insolente, è stata punita..
Unfit to lead: ancora una volta, come sempre.




Il mio commento :
 
Perdonate, ma chi non è d'accordo con questa "narrazione", trovandola decisamente manichea, con i buoni da una parte e i cattivi dall'altra, come si deve regolare ? Questo non è più un ragionamento ma l'affermazione perentoria e ripetuta di una convinzione. Legittima, assolutamente, ma che espressa pressoché quotidianamente stimola la reazione naturale di un "vabbè, ho capito come la pensate. Può bastare." Nella rappresentazione si parte, all'incirca, dal 2008-2009, quando in effetti sorse il problema greco e l'Europa, guidata da Germania e Francia, gestirono in modo miope ed utilitaristico (salvare le proprie banche, avide nel finanziare il debito greco a tassi ricchi), lo gestì male, aggravandolo. E fin qui ci siamo. Ma questo debito si era formato PRIMA, senza contare la "diceria" ( o è verità ? ) che la Grecia proprio non doveva entrare nell'area euro, potendo tranquillamente rimanere nell'Unione conservando la propria moneta (come accade per parecchi paesi membri, tra l'altro per lo più benestanti, come GB, Danimarca, Svezia...). E' colpa dei cattivi Dei - i famigerati Mercati - se i greci si erano indebitati così tanto (il discorso vale pari pari per noialtri) ? Azzeriamo anche il debito greco - congelandolo o proprio abolendolo - poi i greci sarebbero in grado di camminare con le proprie gambe ? Io proverei, tanto sono abbastanza certo che i soldi dati non torneranno, e quindi mettiamo pure un punto. Ma mettiamolo anche con i sovvenzionamenti. Sul FT suggerivano proprio questo : via il debito e poi le banche siano sovvenzionate dalla BCE nella sola misura delle entrate fiscali prevedibili. In sostanza la BCE anticipa, ma lo stato greco potrà spendere in misura di quello che incassa dai suoi cittadini. Sarebbe un buon sistema anche per gli altri... Ah, se poi uno proprio vuole fare dei debiti, va a bussare agli Dei cattivi, quelli del Mercato, e vede se gli danno dei soldi. Per i greci dubito assai che ciò avverrebbe ( e probabilmente lo stesso vale per noi).

1 commento:

  1. ANGELA PERRONE

    Stefano Turchetti, sei una boccata d'aria fresca

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