mercoledì 2 settembre 2015

E SE LE STELLE GRILLINE INIZIASSERO A BRILLARE DI LUCE PROPRIA ?

 Risultati immagini per grillo e renzi

Dopo aver pubblicato i dati dell'istituto Piepoli - che vengono riproposti - la Stampa si concentra sui grillini che non solo sono i più seri candidati alla partecipazione al ballottaggio in salsa italicum, posto che nessun partito si avvicina, da solo, alla fatidica, magica soglia del 40% che tramuta le minoranze in maggioranze, e nessuna delle forze di centro destra, da sola, arriva oggi a quel 20% che ormai sembra essere lo zoccolo duro del M5S, suscettibile di miglioramento ma non di flessione ( la Lega supera il 15%, mentre Forza Italia non di molto la psicologica soglia del 10). Francamente sono sorpreso : nel 2014 e 2015 le elezioni locali che si sono succedute non hanno in genere visto brillare i grillini, che in alcune occasioni hanno anzi preferito non partecipare piuttosto che contarsi. Però è altrattanto vero che non solo nei sondaggi (che alla fine valgono quel che valgono : pochino) ma anche nelle urne gli ortotteri, nonostante l'indiscusso appannamento dell'astro Grillo, prima vate indisusso e indiscutibile, sembrano evitare l'effetto liquefazione, toccato per esempio a quei poveracci di Scelta Civica, orfani dell'imbelle Mario Monti. 
Anzi, alle ultime regionali non sono andati affatto male. 
Nel 2013, il 25% dei voti furono bottino esclusivo di Grillo, e i parlamentati ortotteri dei miracolati assoluti, ché da soli avevano in dote si e no il voto di parenti (stretti) e amici (fraterni). 
Ora in effetti non sembra più così, e allora la cosa si fa più seria. 
Conosco tanta gente di sinistra che, in odio a Renzi, potrebbe decidere di non astenersi e di non buttare il voto in qualche "Cartello" in salsa Syriza o Podemos, da noi pesato non oltre il 10/12%, e convergere sui grillini, specie poi in caso di ballottaggio.
E veramente a quel punto Renzino dovrebbe sperare nel soccorso azzurro e dintorni...
 Mi sa che il vestito su misura, tiene 'o difetto...





Quelli che improvvisamente ora darebbero il voto ai 5 Stelle

Per il movimento di Grillo sembrano aprirsi nuovi spazi
 
M5S. Una parte degli elettori che in passato mai e poi mai avrebbero pensato di votare il M5S, ora sono pronti a farlo. Magari non amano Grillo, ma sono delusi da tutti gli altri



romA
Una parte degli elettori che in passato mai e poi mai avrebbero pensato di votare Cinque Stelle ora sono pronti a farlo. Anche elettori «insospettabili», che magari detestano Beppe Grillo, ma sono talmente delusi da tutti gli altri, da essere pronti a fare un passo (per ora mentale), impensabile fino a poche settimane fa. È un fenomeno recente, carsico, per ora avvistato, ma non ancora certificato dai migliori istituti di sondaggi. Dice Roberto Weber, l’unico sondaggista che due anni fa capì in anticipo l’escalation del Movimento Cinque Stelle: «Sì, è così. È’ un fenomeno recente, che riguarda elettori prevalentemente della sinistra tradizionale, quelli che votavano Pci, Ds o Pd, che in parte potrebbero “colmare” una parte di elettori che sono invece tornati a propendere per l’astensione. Ora sarà interessante studiare a fondo le ragioni di questa novità».  
Anche il professor Gianfranco Pasquino, già allievo di Norberto Bobbio e di Giovanni Sartori, è dell’idea che qualcosa si stia muovendo: «In questa stagione la politica classica non è migliorata: può essere che Renzi non abbia responsabilità nella crisi di Roma, ma questa crisi c’è. Può darsi che l’Italia non abbia responsabilità nella difficoltà dell’Europa di affrontare i flussi migratori, ma questa Europa non ci rassicura sulle sue capacità di farcela. Questi e altri problemi persistenti, a cominciare da quelli economici, stanno creando in una parte di elettorato “normale” e attento alle vicende politiche una disponibilità a guardare verso il movimento Cinque Stelle».  

IL SONDAGGIO DELL’ISTITUTO PIEPOLI
 
(Il sondaggio qui presentato è stato eseguito da Istituto Piepoli il 31 Agosto 2015 per La Stampa con metodologia mista CATI - CAWI, su un campione di 500 casi rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana. Il documento della ricerca è pubblicato sul sito www.agcom.it e/o www.sondaggipoliticoelettorali.it. La simulazione di voto evidenzia come con l’Italicum in vigore il Movimento 5 Stelle sarebbe sempre protagonista del ballottaggio e in grado di superare il centrosinistra in caso di alleanza a destra)

Sostiene Flavia Perina, negli anni dell’Msi militante della destra sociale, oggi condirettore dell’agenzia Adn-Kronos: «Vero, anche a destra c’è un’attenzione nuova e diversa verso i Cinque Stelle. La sorpresa è che si tratta di persone che hanno una formazione politica, ma che davanti alla diaspora della destra organizzata e al salvinismo, stanchi di votare per gli stessi degli ultimi 20 anni, sono pronti a dare il proprio voto al Cinque Stelle. col quale condividono la pulsione anti-sistema». La percezione, per ora epidermica di una crescente simpatia verso i grillini aveva trovato una prima segnalazione ai primi di agosto: in una sondaggio di «Scenari Politici», il Pd calava del 6,3% rispetto all’aprile scorso, mentre il Cinque Stelle cresceva del 4,9% nello stesso periodo, portandosi al 26,1%.  
Quali le ragioni? L’emersione di una classe dirigente che non sfigura in tv? Restare alternativi al sistema ma senza le invettive della prima ora? «Bisogna riconoscere - dice il professor Arturo Parisi, uno dei “padri” dell’Ulivo - che i Cinque Stelle hanno superato ampiamente la prova che li attendeva. Dopo il 25% alle Politiche i giornali scrivevano è “una bolla” che si sgonfierà e hanno tenuto; dopo hanno scritto: sta arrivando la frana e invece hanno tenuto. Senza fare chissà che. si sono dati un ceto politico riconosciuto e riconoscibile; il profilo di Grillo si è relativizzato e quanto a Renzitv? Restare alternativi al sistema ma senza le invettive della prima ora? «Bisogna riconoscere - dice il professor Arturo Parisi, uno dei “padri” dell’Ulivo - che i Cinque Stelle hanno superato ampiamente la prova che li attendeva. Dopo il 25% alle Politiche i giornali scrivevano è “una bolla” che si sgonfierà e hanno tenuto; dopo hanno scritto: sta arrivando la frana e invece hanno tenuto. Senza fare chissà che. si sono dati un ceto politico riconosciuto e riconoscibile; il profilo di Grillo si è relativizzato e quanto a Renzi sta alimentando un mal di pancia diffuso: per il Pd potrebbe diventare problematico un ballottaggio con i Cinque Stelle». Ma davvero un elettorato tradizionalista di sinistra ora è disponibile al grande salto? «Un Grillo leggermente più moderato, gli insulti lasciati a Salvini, i grillini in tv che sembrano parlamentari “normali” - sostiene Pasquino - sono fattori che consentono ad un elettorato “normale” di prendere in considerazione il voto per un movimento che rappresenta l’unica alternativa. Ora tocca a Grillo fare la mossa successiva: indicare un candidato credibile alla guida del governo». 

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