domenica 20 settembre 2015

IN GRECIA VINCE DI NUOVO TSIPRAS. SCONFITTA SONORA DEGLI SCISSIONISTI DI SYRIZA. FISCHIANO LE ORECCHIE A QUALCUNO IN ITALIA ?



Conta vincere, e  Tsipras ha vinto. Pessimo segnale per le sinistre radicali di tutta Europa se i risultati dei primi scrutini venissero alla fine  confermati, con la nuova formazione, nata dalla scissione con Syriza, esclusa dal Parlamento incapace di raggiungere la pur bassa soglia di sbarramento (3%).
La gente greca ha mostrato di non credere che loro potessero essere una forza alternativa seria, e piuttosto che votare il traditore, non sono proprio andati a votare.
In Grecia vivono 11 milioni di persone, non tantissime. Di queste non so quanti siano gli aventi diritto al voto, però leggo che la metà non è andata a votare. Nella storia della democrazia greca moderna, mai così male. Tsipras di questo sarà contento ?
Certo, rischiava la testa, come aveva dichiarato alla vigilia, e l'ha salvata. Grazie al premio  elettorale, che regala 50 seggi al primo partito, potrebbe evitare l'alleanza con i conservatori, ma dovrebbe comunque reclutare una manciata di deputati per raggiungere la maggioranza assoluta. Era accaduto anche a Gennaio, ma allora era stata possibile la strana imbarcata di quelli della destra estrema, che avevano in comune con Syriza la politica anti austerità e anti Germania. Successivamente, e coerentemente,  va detto, gli anti europeisti di destra non hanno votato il memorandum che pure ha comportato la scissione in Syriza e quindi immagino continueranno ad assumere questa posizione (del resto, i loro capi si sono già definiti "l'unica vera opposizione in Parlamento) . A quel punto ci potrebbe essere il soccorso del Pasok, la vecchia sinistra socialista, oppure la grande coalizione con i conservatori di Neodemocrazia.
Tanto, chiunque sarà, l'agenda di governo è stata già scritta.
Però le elezioni non sono state inutili, avendo confermato la leadership di Tsipras, nonostante i numerosi anatemi e accuse di tradimento, penalizzato gli scissionisti (forse fino all'esclusione parlamentare) e quindi una sorta di avallo, sia pure sofferto e risicatissimo, alla politica di acquiescenza all'Europa mi pare ci sia stato.
Ultima considerazione, guardando alle cose di casa nostra. Quanto è accaduto là, con la spaccatura di Syriza che non si è poi riverberata nelle urne, con gli scissionisti al 3% non si sa se più o meno, non faranno venire i brividi agli oppositori renziani ?




Tsipras vince le elezioni in Grecia. Affluenza mai così bassa, Alba dorata è il terzo partito

Il leader dei conservatori ammette la sconfitta. Ma ai seggi trionfa la rassegnazione



AP

Alexis Tsipras arriva al quartier generale di Syriza
      
20/09/2015


Alle elezioni in Grecia vince Tsipras ma trionfa la rassegnazione. Secondo quanto indicano i primi dati ufficiali dello scrutinio diffusi dal ministero dell’Interno greco, l’affluenza al voto alle elezioni di oggi è stata del 51,75%, la più bassa dal 1946, quando andò a votare circa il 53% dei greci. Quando sono stati contati l’8,53% dei voti, Syriza di Alexis Tsipras è al 34,97% e i conservatori di Nuova Democrazia al 28,76%. Il leader Vangelis Meimarakis ha ammesso la sconfitta congratulandosi con Tsipras. Secondo le prime proiezioni, Syriza potrebbe contare su 144 seggi in un parlamento di 300 membri. Fonti del partito di Tsipras affermano di potare formare un Governo entro tre giorni.  
   
Per la Grecia sono le quinte elezioni politiche in sei anni. I seggi hanno chiuso alle 19 (18 ore italiane). Al terzo posto si piazza la formazione di estrema destra Alba Dorata, con una percentuale oscillante tra il 6,5% e l’l’8% dei voti. Male “Unità popolare”, i dissidenti fuoriusciti da Syriza guidati da Lafazanis che sono accreditati dagli exit poll tra il 2,5 e il 3,5%. Rischiano di non entrare neanche in Parlamento vista la soglia di sbarramento al 3%. 

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