mercoledì 7 ottobre 2015

IN GERMANIA SEQUESTRATE LE CASE SFITTE PER I MIGRANTI. SE LO SI FACESSE IN ITALIA ?

Risultati immagini per sequestrare case sfitte

Quasi quasi era meglio quando c'era l'Unione Sovietica, spauracchio che costringeva i partiti moderati non di sinistra a stare ben lontani dal fare politiche di stampo comunista, apertamente ostili alla proprietà privata.
Adesso invece che, come osserva Ostellino, il nemico non c'è più, lo si imita sciaguratamente.
In Germania, per trovare alloggi all'ondata di profughi che arrivano dai balcani via terra, le autorità locali stanno pensando - alcune lo stanno già facendo - a sequestrare gli alloggi sfitti.
Quello che non viene adottato, e per fortuna, per dare casa ai senza tetto tedeschi - i poveri ci sono anche da loro - è stato immaginato per gli immigrati.
Ecco, chiudete gli occhi e pensate ad una cosa del genere in Italia.  E' la volta buona che Salvini , ma anche i pentastellati se cavalcano la cosa, triplica i voti.





In Germania sequestrati appartamenti per darli ai profughi

A Berlino, Amburgo e in altre città rimedi estremi (anche contro la speculazione)
 
AP
I migranti in coda per la registrazione davanti al Ufficio della sanità e gli affari sociali a Berlino
 
 tonia mastrobuoni

Ormai non è più un’eccezione. Dopo Tubinga, Olpe e qualche paesino sperduto delle campagne sveve, anche Berlino e Amburgo stanno affrontando con rimedi estremi l’emergenza dei profughi. Si moltiplicano i casi di edifici e appartamenti sfitti sequestrati dalle amministrazioni pubbliche per garantire un tetto ai rifugiati. Com’è noto, la Germania prevede ufficialmente un milione di arrivi, quest’anno. Ma c’è chi scommette che potrebbero essere molti di più. E per i Comuni e i Land si pone il problema di trovare una sistemazione dignitosa per tutti. 
 
Una legge che consenta il sequestro per qualche mese di un immobile in casi di emergenza già esiste, in Germania. Ma alcuni Land e Comuni, soprattutto governati da Spd e Verdi, stanno introducendo norme che facilitino gli espropri temporanei. Naturalmente gli appartamenti sono l’ultima ratio: anzitutto si puntano capannoni, edifici industriali o altri edifici commerciali. Ma con l’aumento degli arrivi dei rifugiati, molte amministrazioni locali potrebbero seguire l’esempio di Amburgo. 
 
La città anseatica ha appena approvato una legge che renderà più snelle le procedure per l”occupazione” di edifici e appartamenti vuoti da parte delle autorità cittadine, naturalmente pagando un affitto ai proprietari. La storica rivale, Brema, si prepara a fare altrettanto. Ma qualcuno considera gli espropri temporanei anche, apertamente, uno strumento importante per scoraggiare l’ormai diffusissima speculazione edilizia.  
 
A Berlino l’amministrazione del quartiere Kreuzberg punta a occupare e affidare ai profughi un complesso di appartamenti di lusso perché sono sfitti da anni: <vuoto speculativo> lo chiama il politico locale che ha chiesto di sequestrarli, Andreas Weeger. Il proprietario dell’edificio, Matthias Bahr, ha detto alla Frankfurter Allgemeine Zeitung che <ci sono cose inimmaginabili, fino a poco tempo fa, che stanno diventando reali>. Oltre al complesso dei cosidetti “Riehmers Hofgarten”, il Senato ha già sequestrato la vecchia filiale della Berliner Sparkasse nella Bundesallee e altre due case. 
 
A Tubinga, il sindaco Boris Palmer sta facendo ai proprietari di edifici o appartamenti non occupati proposte di acquisto e di affitto ma <nelle proposte . ha puntualizzato in un’intervista - ricordo anche che la legge prevede che io possa sequestrare gli appartamenti per alcuni mesi, nei casi di emergenza>. Ad Olpe, in Renania, l’amministrazione comunale ha occupato un vecchio albergo, nel Baden-Wuerttenberg i rifugiati sono stati sistemati in una caserma dismessa.  
 
Ma l’ex presidente della Corte costituzionale tedesca, Hans Juergen-Papier, pur definendo legittime le mosse delle amministrazioni locali, mette in guardia da un abuso. <Dovrebbero riflettere a fondo, prima di ricorrere a rimedi del genere. La generosità della popolazione nei confronti dei profughi rischia di crollare a zero>. Stessa obiezione dell’Associazione dei proprietari di casa, Alexander Wiech: <Molti proprietari vogliono dare una mano, in questo periodo. Ma su base volontaria. Se lo Stato agisce con una clava del genere, la generosità potrebbe svanire rapidamente>.


 

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