lunedì 23 novembre 2015

ROGER FEDERER ANCORA BATTUTO MA NON SMETTERA'. BUONA NOTIZIA PER IL TENNIS MONDIALE

Risultati immagini per federer contro djokovic

I fan del tennis, dopo il rammarico - delusione forse no, ché ormai sono rassegnati al fatto che Djokovic batta re (ex ?) Roger - della terza sconfitta cocente nelle grandi finali del 2015 (prima era accaduto a Wimbledon e poi agli USA Open) , possono consolarsi alla notizia che l'eroe del loro sport non smetterà per il prossimo anno e forse neppure per quello dopo.
Certo, resta il timore che, a 34 anni, una stagione come questa, dove comunque Federer ha vinto, oltre ad arrivare in finale in due Slam e ai Masters (oggi ATP Finals),  6 tornei, tra cui Dubai e Cincinnati, dove si è tolto la soddisfazione di battere il numero 1 Djokovic, non si ripeterà, e che l'anagrafe prima o poi presenti il suo conto.
Al momento infatti l'orologio biologico di Roger sembra estremamente rallentato, se non fermo, ma si sa che in questi casi il tempo può presentare il conto all'improvviso e tutto insieme.
Ovviamente ci auguriamo di no.
Personalmente, non sono tra coloro che hanno il mito di Federer ma il motivo è prevalentemente televisivo. Roger si afferma nell'epoca della tv a pagamento, e segnatamente di Sky (2003).  E questo è avvenuto quando, a 40 anni, ero piuttosto saturo dello sport in tv (in realtà stavo rallentando molto anche in quello praticato), e quindi non mi abbonai.  Mi sono dunque perso le migliori stagioni di quello che in moltissimi, anche tra coloro che hanno conosciuto campionissimi del passato, e altamente spettacolari, come McEnroe, Edberg, Becker, ovviamente Sampras,, non esitano a indicare come il più grande tennista di tutti i tempi.
Non so se sia vero - sempre difficile fare paragoni col passato, anche perché si deve tenere conto dell'impressionante evoluzione dei materiali - ma due cose sono sicure :
1) il gioco dello  svizzero è di una completezza ( dritto, rovescio, volo, servizio, tocco, potenza) e di una spettacolarità impressionanti. Magico.
2) diretta conseguenza di 1), l'unanimità del consenso a suo favore.
Djokovic si era un po' lamentato per il tifo degli americani a NY, ma non è che ieri a Londra sia stato diverso. In realtà, chiunque gioca contro il re, ha il pubblico contro. E' l'unico giocatore per il quale la gente, pur di vederlo vincere, non tifa per "la partita" ( e quindi per quello che sta sotto, confidando nell'allungamento del match e dello spettacolo).
Lo avevo rilevato già in un'altra occasione. In passato le tifoserie si spaccavano in grandi dualismi, a volte triangoli. Ricordo Borg Connors e McEnroe, poi Edberg e Beker (curioso, oggi sono i due coach di Roger e Nole), da ultimo Sampras e Agassi.
Con Federer no. Per tutti, o quasi, lui era ed è il Re.
Non hanno avuto importanza i trionfi di Nadal (ora molto "normalizzato"...) e da un po' quelli di Djokovic che oggi appare imbattibile. Sicuramente Nole ha una marea di fan, come tutti i numeri 1, ma Federer è un'altra cosa.
Il Tennis ha bisogno che lui continui, nella speranza che sorga all'orizzonte un suo successore. Djokovic, col suo gioco di regolare (stra)potenza, sia  tennistica che fisica e mentale, ma poca fantasia, non fa sognare.
Scherzando, ma un pochino pensandolo davvero, ho immaginato i grandi capi e organizzatori del tennis mondiale che vanno dal serbo e gli dicono : "caro Nole, sei un grandissimo, ma purtroppo non sei toccato dalla grazia. Se tu vinci sempre, per il nostro sport, e i soldi che girano intorno, che pure a te piacciono assai, è un guaio. Per cui, facci e fatti un piacere : ogni tanto PERDI. Decidilo tu quando, ma perdi. Se lo fai con Roger, meglio..."
Io Dubai e Cincinnati li spiego anche così...e scusatemi del pensiero blasfemo.






Federer non molla: «Il tennis mi dà ancora piacere».

Nonostante le sconfitte brucianti con Djokovic a Wimbledon, New York e al Masters è soddisfatto del 2015 e dopo le vacanze tornerà ad allenarsi in vista degli Australian Open. Non si pone traguardi, ma ha già firmato contratti anche per il 2017
 
LAPRESSE
stefano semeraro
 
Djokovic è l'indiscusso re del tennis e la finale del Masters non ha fatto che confermare una realtà già scolpita da 3 titoli dello Slam su 4 e 11 tornei complessivi. Ma Federer, che prima di arrendersi in finale a Londra era riuscito battere Nole nella fase girone, e che pur incassando dal Joker batoste pesanti nei suoi ex feudi più prestigiosi (Wimbledon e New York) comunque quest'anno l'ha stoppato complessivamente tre volte, non si arrende. Non abbassa le braccia.  
 
«Ho due rimpianti per la finale – spiega – avrei potuto servire e soprattutto rispondere meglio sulla sua seconda palla. Ma a volte ho avuto troppa fretta, altre ho aspettato troppo. Ora però ho la testa più alle vacanze che al tennis. Poi riprenderò gli allenamenti». L'obiettivo è sempre quello – essere competitivo, vincere qualche trofeo che conta - anche se nel 2016 per lui scatterà il 35 esimo compleanno, un'età alla quale non è facile resistere all'assoluto vertice delle classifiche, appena dietro Djokovic e a un soffio dal n.2 Andy Murray. 
 
«Quest'anno sono stato molto soddisfatto del mio gioco a rete e del mio servizio, ma la cosa importante è restare in forma e correre veloci sul campo», ammette il Genio che a Londra nell'ultimo match è sembrato sempre un po' in ritardo rispetto alle giocate supersoniche dell'avversario. «Novak è l'esempio perfetto: il gioco di gambe non è tutto, ma è quello che lo aiuta a uscire dalle situazioni più difficili. Per l'anno prossimo non direi che le Olimpiadi sono il mio obiettivo n.1. L'Australia è alle porte, arriverà in fretta (a gennaio, ndr), dopo vedremo.... Non mi sono posto un obiettivo preciso, tornare n.1 o n.2, restare n.3. Sfortunatamente ho perso tutte le tre finali più importanti, a Wimbledon, a New York e qui, ma il 2015 lo considerò un anno molto buono. E' stato Novak a giocare bene quando gli serviva, bisogna fargli i complimenti, ma sono felice di come ho giocato in quelle occasioni. La qualità del gioco che sono riuscito a produrre però mi ha fatto piacere. E il piacere è molto importante, alla mia età...».  
 
Federer ha firmato fra l'altro un contratto con il torneo di Stoccarda per giocare sia nel 2016 sia nel 2017 sull'erba tedesca, quindi almeno per altri due il piacere – nostro – di vederlo in campo, dovrebbe essere assicurato.  

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