lunedì 9 maggio 2016

SICCOME LE LEGGI INUTILI MANCAVANO, ECCO QUELLA SUL NEGAZIONISMO

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Finalmente renzino svela al popolo di sinistra una verità palese ma pervicacemente negata : la questione morale esiste anche nella loro metà del cielo.  UN colpo, immagino, ancorché si sia ai livelli del bambino che a voce alta finalmente dice quello che vedono tutti : "il re è nudo".
Ottima cosa, a patto che serva per affrontare il problema con realismo e non con inutili muscolarismi etico retorici, più spesso  dannosi.
Perché questo per lo più avviene quando si smania per mostrarsi oltremodo severi con i violatori di ciò che riteniamo etico.
Prendiamo il recente caso della legge approvata dal Senato che sanziona penalmente il cosiddetto "negazionismo".
Chi sostiene che la Shoa, l'Olocausto, sia una invenzione degli ebrei, sarà perseguito penalmente.
Classico reato di opinione, repellente, anche nei casi, come quello di specie, in cui è l'opinione a disgustare per prima.
Come spiega bene Pierlugi Battista, giornalista e scrittore in prima linea contro l'antisemitismo, si tratta di una legge sbagliata e sinteticamente ne illustra qualche valido perché.




 
Perché è liberticida la legge sul negazionismo

di Pierluigi Battista
 

Pur animate dalle migliori intenzioni, le leggi che fanno diventare reato il negazionismo sulla Shoah hanno una duplice valenza negativa: sono liberticide e sono pure inutili. Perciò speriamo che la Camera ribalti il recente voto del Senato facendo prevalere un punto di vista liberale. Quando si trattò di contrastare i cialtroni che consideravano Auschwitz una menzogna, il grande storico Pierre Vidal-Naquet non si appellò ai tribunali ma smontò una dopo l’altra le fandonie costruite dagli «assassini della memoria» e ne dimostrò tutta l’inconsistenza, la disonestà, la spudorata smania manipolatoria. I negazionisti come Faurisson e seguaci persero ogni credibilità «scientifica», esposti al mondo per quello che erano: una combriccola di falsari.
Così si combatte l’offensiva antisemita, non con la polizia.

   Leggi inutili. In Francia, dove da anni vige una legge anti-negazionista, il morbo antisemita non solo non è arretrato ma ha pericolosamente guadagnato posizioni, e gli ebrei francesi si sentono sempre più insicuri, bersaglio permanente del fanatismo antisionista e perciò antisemita.

Leggi liberticide perché introducono un elemento di arbitrio affidato alla magistratura che dovrebbe stabilire cosa è perseguibile come reato e cosa no. Leggi liberticide, perché la censura è un mostro insaziabile: sposta continuamente i suoi confini sempre più in là, ingloba nell’universo del censurabile un numero sempre maggiore di opinioni bollate come reato, e che invece possono essere disgustose, ma non sono un reato.

Leggi liberticide perché qualunque magistrato può considerarsi autorizzato a scorgere una notitia criminis in un libro, in un articolo, in un discorso: basti pensare che Oriana Fallaci in Francia, grazie a una legislazione restrittiva che trasforma un’opinione in un reato, è stata messa sul banco degli imputati per istigazione all’odio razziale: che sciocchezza colossale.

Leggi liberticide, perché affidano alla dimensione giudiziaria, a quella penale, ciò che non sai combattere con le armi di Vidal-Naquet.

 Leggi ipocrite, visto che si srotolano tappeti rossi a potenze economiche e geopolitiche come l’Iran in cui il negazionismo antisemita è diffusissimo e in cui ogni anno si celebra una mostra per la migliore vignetta negazionista sull’Olocausto.

Speriamo che la Camera ci ripensi, e che la legge sul negazionismo sia bloccata. Con le migliori intenzioni, si possono partorire i peggiori risultati.

 

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