giovedì 30 giugno 2016

IL VIGLIACCO DI ISTANBUL

Risultati immagini per poliziotto non uccide terrorista a istanbul

Sono rimasto impressionato, come moltissimi immagino, dalle immagini catturate dalle telecamere presenti all'interno dell'aeroporto Ataturk di Istanbul, dove si vedono i drammatici momenti che conducono ad una delle esplosioni che hanno devastato lo scalo turco, causando decine di morti e centinaia di feriti.
Sicuramente, tra le cose che hanno colpito tanti, la scena del poliziotto che riesce a ferire un terrorista e che, accortosi che l'uomo a terra, invece di arrendersi, cerca di azionare la cintura esplosiva che ha addosso, scappa.
Lo so, bisogna starci in quei momenti.
E però io prego Dio che se mai avessi la disgrazia di viverne uno, non mi comporterò come quel poliziotto. Non sarò così vile.
Non so che fine ha fatto quell'agente. Probabilmente è morto, ché non credo che i pochi secondi usati per provare a mettersi in salvo gli siano bastati. Se così non fosse, non vorrei essere nei suoi panni.  Sia perché non credo che lo Stato di Erdogan gliela farà passare liscia, sia perché lo aspetta una vita di rimorsi.
Le scene mostrano come tra il momento in cui il poliziotto, che ha ferito il terrorista, gli intima di arrendersi, quello in cui si avvede della cintura esplosiva e decide di scappare e infine l'esplosione, passano dei secondi lunghissimi.
Il tempo sufficiente per uccidere l'attentatore che non si arrendeva. In Israele sono allenati, e sarà bene che impariamo anche noialtri.
Ma a prescindere dal senno di poi, che mostra come il tempo per neutralizzare l'uomo, uccidendolo, ed evitare l'esplosione, probabilmente c'era, è ammissibile la fuga di un uomo che è lì per proteggere gli altri ? Che ha scelto di fare questo nella vita ?
No, io penso proprio di no.
Si dice che l'uomo che vive nella paura muore ogni giorno.
Io credo sia vero.

Risultati immagini per l'uomo che vive nella paura

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