mercoledì 10 maggio 2017

SCONCERTI SCONCERTA : NELLA JUVE RONALDO FAREBBE LA RISERVA !! BOOM !!

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Stavolta Mario Sconcerti l'ha sparata grossa : Cristiano Ronaldo, l'uomo che ha vinto 4 palloni d'oro, tre Champions, coppe del mondo per club, cha ha segnato, finora oltre 500 gol, di cui 100 in Champions !,  pure una coppa Europa con la nazionale portoghese (che insomma, non è tra le primissime del continente), nella Juve farebbe il tornante, se non addirittura la riserva...BOOM
Ora, con tutto il bene che voglio al Pipita, non bestemmiamo.
Ancorché il giovanotto abbia 32 anni - e comunque Gonzalo ne fa 30 quest'anno, non un ragazzino - il cambio io lo farei di corsa.
Il nostro centravanti è forte, molto, Ronaldo è un fenomeno.
Ciò posto, e quindi sconcertato da Sconcerti per una sbrasata che uno non si aspetta da un decano del giornalismo , sia pure sportivo e, peggio, calcistico, trovo più interessanti le altre considerazioni che leggo nel suo articolo odierno.
Condivido per esempio l'accostamento Mandzukic - Pogba.  Anche secondo me con la mossa di arretrare il croato in mezzo al campo, sfruttando la sua corsa e forza fisica, Allegri ha risolto il buco, in centimetri e peso, che la squadra aveva accusato con la partenza del polpo francese. Certo, quando in serata, Pogba aveva ed ha altra tecnica propositiva, però a livello di quantità e sostanza in mezzo al campo, la supplenza si è rivelata azzeccatissima.
Alla fine il direttore spende il suo pronostico e tra Juve e Real, a Cardiff, a scanso di miracoli dell'Atletico, vede favorita la prima, nonostante la storia assai diversa delle due società nella Champions, con 11 coppe contro due, loro col record assoluto di vittorie, noi di sconfitte in finale, sei . 
Proprio questo triste primato mi fa essere oltremodo prudente, ma anche sereno.
Le sconfitte contro l'Amburgo e il Borussia Dortmund, dove eravamo strafavoriti, mi hanno segnato per sempre nei confronti della Champions : la vedo come cosa "non per noi".
Ovviamente sono felice quando mi sbaglio, ma sono tranquillo, dopo la delusione, feroce, che provai soprattutto dopo la prima. Ancora ricordo quel ragazzo incredulo e triste cui toccava pure sentire i caroselli di auto di romanisti inneggianti alla sconfitta bianconera. Grazie Amburgo e Grazie Magath infestarono i muri di Roma per mesi. Ora magari capite alcune cose sul mio rapporto con la AS Roma, e certi suoi tifosi.
Da allora, la Champions la vivo con pensiero positivo : più andiamo avanti e più sono contento, ma vincere la coppa non mi ossessiona.
In campionato è diverso, perché lì invece sono stato abituato bene, nella mia vita di supporter "ho vinto" 20 scudetti (più i due discutibilmente sottratti) e due stelle, e quest'anno poi c'è la possibilità - ormai certezza, a scanso di meteoriti sul pullman - di vincere il sesto consecutivo, record assoluto che si va ad aggiungere ad altri pure prestigiosi come quello dei punti (102), o delle partite in casa vinte in una stagione (19, en plein), o dell'imbattibilità per l'intero campionato ( il primo scudetto di Conte).
Oltretutto, mi davano fastidio gli interisti che, con lo scudetto di cartone, aggiunto agli altri quattro vinti anche e soprattutto (almeno i primi due) grazie all'azzeramento della Juve causa calciopoli, si vantavano di detenere anche loro il record del filotto maggiore : cinque, come la Juve degli anni 30 e il Grande Torino.
Ecco, ora il problema è risolto, il primato è solo nostro.
Di qui una maggiore tensione nel seguire le cose del campionato.
C'è anche un'altra ragione, ma non sto qui a ripeterla, gli amici del Camerlengo la conoscono.
Ciò posto, bravo ad Allegri (oltre che ai giocatori, ovviamente).
Io, e molti amici bianconeri me lo rimproverano, non amo il suo gioco (ancorché ieri, nel primo tempo, abbia visto una mezz'ora di gran spolvero !) , che trovo troppo "sparagnino". E' un italianista moderno, diciamo, molto bravo a curare la fase difensiva, meno brillante, di solito, in avanti.
Però quest'anno ha azzeccato tante cose non da poco.
Di Mandzukic abbiamo detto, ma anche Dybala libero di giocare tra le linee e di arretrare fino a metà campo per dare qualità all'impostazione, l'alternanza sulle fasce, l'avanzamento, se opportuno, di Dani Alves (un mostro in Champion nell'ultimo mese!) , la rotazione dei difensori.
Non so se, oltre al prestigioso sesto scudetto, Allegri si aggiudicherà anche le due finali raggiunte, Coppa Italia e, soprattutto, ovviamente, Champions.
Se ci sarà il famoso Triplete.
Posso dire che il mio bravo, come tattico, non cambierà, e questa sua stagione sarà, comunque, prestigiosa.
Che poi io preferisca altri Mister, non ha poi rilevanza.







Juventus, squadra completa che ha più calcio del Real Madrid

I bianconeri hanno i migliori attaccanti d'Europa: Cristiano Ronaldo a Torino farebbe la riserva oppure il tornante. Mandzukic alla Pogba la vera invenzione

(LaPresse) (LaPresse)
 
Non c’è partita col Monaco nemmeno nel ritorno. È quasi imbarazzante la differenza per questi livelli. Il Monaco ha piccole accelerazioni che portano a qualche distrazione juventina, ma la Juventus arriva sei-sette volte davanti al portiere con semplici rimesse da centrocampo. Ha molto talento la squadra del principe, ma non ancora la cubatura per queste profondità.
La Juve ha dominato quasi solo con il suo carisma. È per altro importante notare l’infortunio nei primi minuti di Khedira. L’intera struttura di Allegri si basa da sempre su Khedira, l’uomo per il quale non è mai esistito turn over. Come una piccola provvidenza, l’infortunio ha mostrato che la Juve è completa anche senza di lui.
 

Gli uomini che spiegano questo cambio di faccia della Juve (appena un anno fa giocavano Evra, Hernanes, Asamoah, Sturaro, Morata, Zaza) sono i tre attaccanti. La Juve ha i migliori d’Europa, temo che Cristiano Ronaldo a Torino farebbe o il tornante o la riserva. Dybala è un giocatore che non esiste altrove, capiremo poi se stare fra le linee sia un vantaggio esistenziale o tecnico, ma nessuno oggi al mondo gioca a calcio come lui. Ma la vera invenzione è Mandzukic schierato alla Pogba, potenza per potenza, solo con più umiltà.
Questo è il modello di Allegri, avere un equilibrio di squadra molto chiaro ma non unico. I portoghesi tre secoli fa chiamavano queste idee barroco, erano pietre con facce regolari e percorsi tortuosi, un insieme audace di stili che disorientava. Credo che alla vigilia della finale sia giusto scoprirlo: il calcio di Allegri è barocco in quello stesso senso originale. Metà elementare e metà impossibile. Non melodrammatico, ma virile, con ampi tratti neoclassici.
Ci sono tante cose nuove in questa Juve, una modernità voluta e rischiata. Sarri gioca meglio ma non deve anche vincere, quello è il barocco italiano, il Bernini pieno di curve e fanciulli con gli occhi sempre al cielo. La Juve oggi è terragna come il Real, non ha niente in meno e niente in più se non il senso di Allegri per il risultato. Il Real mi ha stupito per la velocità umile a cui riesce a correre, per un professionismo quasi atavico. Ma la Juve ha più calcio nel suo linguaggio. Gioca bene e come serve. Per me parte favorita.

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