sabato 22 ottobre 2011

MI CHIAMO MATTEO RENZI. ROTTAMATORE 4^ e ultima puntata

Con questo ultimo pezzo termino la rassegna del libro di Matteo Renzi "FUORI !".
- BERLUSCONI Gianburrasca parla della sua colpa fondamentale agli occhi della sinistra : NON ODIARE il caimano. SIlvio Renzi, viene ribattezzato. Così risponde il "nostro" : Non sottovalutiamo il bisogno del nemico : spesso è l'unico collante dello stare insieme....c'è un'intera generazione di dirigenti politici di sinistra letteralmente ossessionata dal Cavaliere ".
Renzi cerca di spiegare un concetto semplice. A chi è convenuto il derby ? L'ottica di Guelfi contro Ghibellini ? Chi ha vinto 3 elezioni su 5 e una quarta l'ha praticamente pareggiata partendo da 10 punti sotto ? (precedente che rappresenta l'INCUBO tuttora di quelli che nonostante i sondaggi temono un altro 2006, dove si vinse solo col premio di maggioranza alla Camera, senza averne una VERA al Senato, con conseguente sostanziale ingovernabilità e ritorno al voto dopo appena due anni). "una coalizione più simile a un'accozzaglia indecorosa che non un'alleanza degna di questo nome", così Renzi descrive l'UNIONE di Prodi del 2006... Da Mastella a Bertinotti, passando per Rutelli (Binetti compresa) a D'Alema e Veltroni (Bindi inclusa). Non è che le prossime alleanze promettano meglio...
"In tanti mi dicono che dovrei essere più antiberlusconiano. Ma io non riesco a odiare Berlusconi. Non ce la faccio. Non è solo un fattore di età - anche - ma soprattutto la reazione ad un atteggiamento di antiberlusconismo viscerale che giudico dannoso più che utile. E poi, è giusto dirlo, c'è anche il rispetto per una personalità oggettivamente incredibile, fuori dalla madia. In tutti i sensi." 
Quanti nemici di Renzi copieranno e incolleranno questa frase per inchiodarcelo sopra ?
E non basterà quello che lui scrive di seguito, sottolineando come le sue idee siano sideralmente, strutturalmente diverse da quelle di Berlusconi.  Il Premier è l'uomo del "ghe pensi mi"...Renci cita Don Milani : "Mi sono accorto che il tuo problema è uguale al mio. Sortirne da solo è avarizia, sortirne insieme è la politica". 
MA volenti o nolenti, ricorda Renzi, "quest'uomo passerà alla storia del nostro Paese... e non solo per aver impedito alla sinistra di realizzare i propri sogni, non solo per essere stato l'oggettivo protagonista di quasi un ventennio di vita repubblicana. Ma perché ha saputo cogliere in profondità alcune qualità e molti difetti dell'Italia. " .  In ordine alla contestatissima visita ad Arcore, per parlare di Firenze, Renzi ricorda a chi ha poca memoria : "pur di fare le riforme andrei ad Arcore anche a piedi". NON lo aveva detto lui - lui lo ripeterà , per gli interessi della sua città - ma sei mesi prima PIERLUIGI BERSANI. Ma si sa, Bersani è quello che Ministro del governo Prodi spiegava alle sezioni PD le ragioni di affidare ai PRIVATI la GESTIONE della distribuzione dell'acqua, e che nel 2011 ha cavalcato l'onda populista e demagogica del referendum che quell'idea di privatizzazione l'ha abrogata.
Tornando alle Grandi alleanze contro il Caimano, Renzi ricorda l'ovvio, dopo le esperienze di questi anni : funzionano , quando funzionano, lo spazio di un mattino. "occorre un'idea condivisa per stare insieme, non solo un avversario da sconfiggere". Come se due si sposassero dopo essersi conosciuti in vacanza dove non hanno fatto che trombare come ricci...Ok, bello, ma ammesso che duri negli anni ( e l'è dura ragassuoli...) per il resto del tempo che si fa ??
Alle elezioni di Firenze Diliberto espulse i membri della sezione locale dei Comunisti Italiani perché avevano deciso di appoggiare Renzi (credo al ballottaggio !!).  Pensa Gianburrasca che siano cambiati ?
- Renzi è un ammiratore di Blair, uno di sinistra, ma moderna, che ha VINTO e GOVERNATO per 10 anni. Certo non la sinistra di Vendola, di Fassina, della Bindi. I due si incontrarono durante una vacanza in Toscana del politico inglese. Renzi gli domandò cosa occorrerebbe alla sinistra in Italia per vincere, Blair rispose : "Innovazione, sviluppo economico, legge e ordine". LEGGE e ORDINE. Renzi un po' stupito gli domandò se davvero pensasse che quelle erano le carte più importanti per il centro sinistra italiano. Blair rispose "Non mi hai chiesto quali sono i valori più significativi. Mi hai chiesto cosa fare per vincere. E se non risolvete questi nodi non vincerete mai".
E se lo fate, aggiungo io, grazie alla grandi ammucchiate  che manco sul lettone di Putin, durate poco.
Bellissima la risposta che Renzi dà a Pierluigi Celli, rettore della Luiss, che scrisse una lettera aperta al figlio in cui lo esortava ad andare via dall'Italia. " se tu  sei un manager come Celli , e hai guidato aziende significative, tra cui la RAI !, e infine sei a capo di una università importante e dici che questa Italia non ti piace, non devi invitare tuo figlio alla fuga. Devi andartene tu, al massimo. Sei tu che hai fallito."
E questa considerazione ovviamente Renzi la estende a tutta la classe dirigente attempata del suo partito e dintorni.
"Avete fallito voi ? Succede. Adesso spostatevi. tocca a noi".
Renzi non si stupisce che D'Alema, Bindi , Bersani, non facciano spazio :
" Forse è anche giusto che non lo facciano e che tocchi a noi cacciarli. Noi siamo esattamente quelli che stiamo aspettando. Non ci sono alibi, non ci sono motivazioni per fuggire. quando tocca a noi tocca a noi."
Chiudo questa "chiacchierata" col mio "futuro Leader"... con una frase di Dag Hammarskjold (politico svedese, segretario per due mandati delle NAzioni Unite, Nobel per la pace) :
"AL PASSATO GRAZIE, AL FUTURO SI"


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