venerdì 21 ottobre 2011

MI CHIAMO MATTEO RENZI. ROTTAMATORE 3^ puntata

Terza puntata sull'auspicato , da noi - e già per questo impossibile - futuro leader del PD : Matteo Renzi.
Nella seconda puntata lo avevamo lasciato alle prese della scuola. Ricominciamo da lì.
- "in Italia sono cresciuti in modo inaccettabile i corsi, le università, le cattedre, le facoltà. Ma gli studenti NON crescono con la stessa intensità,anzi....le attuali settanta università italiana andrebbero dimezzate (come si fa la ola da lettori ??? ) d'imperio. Bisognerebbe da subito abolire il valore legale del titolo di studio...facoltà on line, laureifici che puntano sulla comprensibile ambizione personale per offrire scorciatoie moralmente indecenti"
Renzi, in preda al Chianti, non si ferma e prosegue : " La lobby dei docenti condiziona spesso molte delle nostre scelte...Penso alla riforma Gelmini...Da uomo di centrosinistra l'avrei attaccata non perché puntava a cambiare l'Università, ma perché non lo faceva a sufficienza....come è possibile assicurarci il domani se non riusciamo oggi a garantire il merito, la qualità, la formazione permanente ?" 
Renzi non lo dice, allora lo dico io : gli studenti sono i servi sciocchi, gli utili idioti di chi vuole mantenere le cose come sono, un sistema dove sapremo sempre "in partenza chi viene messo in cattedra prima ancora che i concorsi si bandiscano". E chissene frega se questo crea un "insostenibile deficit di credibilità e autorevolezza, per non inflazionare l'espressione moralità".
Bravo Renzi, altro che bunga bunga...queste sono le cose IMMORALI. Centinaia (migliaia ?) di docenti universitari che si spartiscono le cattedre , oggi il mio pupillo, domani la tua protetta, in un sistema clientelistico e nepotistico che nemmeno i Faraoni d'Egitto.....E le masse di precari lì, a servire i baroni, sperando che , strisciando e servendo, arriverà spazio anche per loro...." I precari di oggi non devono diventare i baroni di domani".
C'è da stupirsi se uno di questi ( tra l'altro tra i meno incanagliti nel sistema) mi dice, in una conversazione amichevole, che D'Alema è l'unico vero politico italiano e al nome di Renzi storce la bocca e scuote la testa ??
No, e infatti non mi sono stupito.
E parlando di istruzione, di scuola e di università, roccaforti nel nostro paese della sinistra dal 68 a oggi, non si poteva non toccare il concetto di UGUAGLIANZA. Che per Renzi NON è il fatto che tutti vadano a scuola e basta....ma piuttosto che si deve dare la possibilità a TUTTI di farlo ma poi sono i migliori , quelli che veramente hanno voglia e capacità di studiare ad andare avanti. Non ci credete ? Ecco qui :
" Uguaglianza non significa cancellare il merito. Uguaglianza significa dare a tutti le stesse opportunità sulla linea di partenza, Ma poi ognuno se le deve giocare. Considero un tradimento dell'uguaglianza una certa cultura che nel corso del dopoguerra ha voluto cancellare l'eccellenza, la qualità e il merito in nome dell'egualitarismo sciocco e miope". 
Posso sbagliare ma mi pare che fu Bobbio a scrivere : l'Utopia liberale è l'uguaglianza dei punti di partenza, quella socialista è l'uguaglianza dei punti di arrivo.
Io ho sempre scelto la prima, irraggiungibile ovvio, ma rincorribile . La seconda, irraggiungibile altrettanto, la reputo del tutto ingiusta (ricordate il becero " da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni" ? Ecco perché sono sempre stato anti comunista. E nel 1989 ho vinto ( almeno credevo...).
Ovviamente Gianburrasca non perde l'occasione per prendersela con i Vip scalatori di monumenti in cerca di visibilità perduta (pensava forse a Di Pietro e Bersani ???) e commenta "spesso il primo a salire sul tetto è l'ultimo a scendere nel merito dei problemi".
- Sull'Università Renzi dà, per me, il meglio di sé. Ma anche nell'attaccare il florilegio e la burocrazia non scherza. " Ci sono chilometri di leggi inutili e centinaia di tranelli burocratici che ti spingono all'inerzia.....quando in politica vi dicono < facciamo una commissione>, preoccupatevi. Se da questo si passa al <facciamo un tavolo> , allora è finita. ....Bisognerebbe entrare nella giungla di norme e regolamenti con il decespugliatore e con il diserbante".
E' roba che Sergio Rizzo, il fustigatore della Casta, l'altro giorno sul Corriere si lamentava che quest'anno il Parlamento aveva fatto solo 14 leggi.....A Rizzo non gli bastano le decine di migliaia che già ci sono !?!?!?!
- Giustizia. Chiunque ha a che fare con la giustizia italiana si lamenta, perché troppo lenta. Siccome questo è il dato eclatante, non si accorgono che sta diventando anche SCADENTE. Renzi si limita qui a evidenziare, da amministratore, come l'INgiustizia crei anche un deciso danno economico. Per esempio, le imprese straniere sono reticenti a investire da noi. Al Sud c'è in più la criminalità, ma in tutto il resto d'Italia se qualcuno non rispetta un contratto quando lo fai pagare ?? Non parliamo poi della giustizia penale...Renzi si limita a dire che "l'abuso della carcerazione preventiva costituisce uno dei problemi irrisolti del nostro sistema giudiziario. E rende ancora più grave il problema delle carceri."  E bravo Renzi, con questa piccola nota, ci siamo giocati anche il voto delle toghe rosse e dei forcaioli al loro seguito....
- Economia. Anche qui caro Renzi, non ci siamo. La cassa integrazione non va più bene...le pensioni...vanno toccate !!! se vogliamo minimamente immaginare che anche i lavoratori di OGGI e quelli di DOMANI potranno almeno sfiorarla ANCHE LORO sta pensione...Renzi Renzi...ma che ti sei messo in testa ?!?!
Hai preso pure le parti di Marchionne nel contenzioso CGIL FIOM !!!! Hai detto che l'accordo di Mirafiori non ti sembrava poi questo attentato ai diritti dei lavoratori, che le norme contro l'assenteismo erano meno severe di quelle approvate dal governo spagnolo di Zapatero (non un capitalista suvvia) nel 2010 .
Questo non significa stare dalla parte della grande industria, quella brava a "capitalizzare i profitti e pubblicizzare le perdite (con la cassa integrazione)" in cui la Fiat , ma non solo lei, è maestra.  I sindacati....troppo arroccati al passato, orfani della fabbrica fordista, tesi a proteggere la propria potente perché numerosa corporazione, quella dei pensionati, da tempo iscritti in numero superiore ai lavoratori attivi.
A quei sindacati Renzi  vorrebbe parlare e ricordare che mentre si contrastano le norme sull'assenteismo, perché liberticide, c'è gente che no la pausa pranzo, ma proprio l'assenza per malattia si deve scordare perché altrimenti perde TUTTO.  E ci sono aziende di 100 dipendenti dove i sindacati non riescono ad entrare perché sono gli operai a NON volerli...
Renzi, ma si possono dire queste cose ??
Ma lui imperterrito continua  La Fiat non può ricattarci...vero. Ma forse è vero quello che scrive Gianburrasca : " è il mondo che cambia a ricattarci ! Nei prossimi 20 anni l'Europa dimezzerà la propria forza nella suddivisione della torta della ricchezza mondiale." Aggiungo io, come si fa a pensare che quello che avevamo da commensali privilegiati potremo continuare ad averlo in una tavola più affollata dove non siamo nemmeno più i padroni di casa ?
Renzi scrive che tanti imprenditori (i "padroni" ancora per certa sinistra) sono da elogiare.
Passa poi a parlare degli impiegati della pubblica amministrazione. Lo zoccolo duro ormai del PD, visto che gli operai sono diminuiti e molti votano Lega (al nord) quando non PDL. Proprio per questo, perché si tocca il proprio serbatoio elettorale, è difficile proporre cambiamenti in un settore dove per decenni il patto è stato : posto fisso, stipendio basso ma sicuro, lavoro poco o niente. Eppure mettere mano si deve. E lo si sta facendo, obiettivamente, io lo vedo. Prima nei palazzi di giustizia a fare il lavoro di 1 persona erano 4, e se lo rimpallavano !!! Adesso no....diciamo che il rapporto è di 3 dipendenti dove ne servirebbero due , che però sgobbino !....Una rivoluzione, ma per arrivare al rapporto 1 posto 1 dipendente ancora ci vorrà....
Perché nel campo del pubblico impiego il concetto economico di "produttività" è un altro tabù.
- Infine, per chiudere questa terza puntata, vediamo cosa Renzi dice delle tasse. Prima cosa : non sono bellissime. Sta stronzata la disse Padoa Schioppa, ministro del Tesoro di Prodi, per "provocare". Mal gliene incolse. Retto e meritevole servitore dello stato, sarà ricordato solo per questa cazzata che gli è sfuggita.
Non è che in questo campo Gianburrasca dia il meglio di sé....non si capisce bene cosa farebbe lui....Diciamo che fotografa il presente, con una tassazione ECCESSIVA a cui NON corrispondono affatto servizi adeguati. Fa l'esempio di un ristorante tra i più cari al mondo  dove alcune portate sono buone e altre decisamente indecenti, dove il locale è ormai vetusto ancorché ampio, e i camerieri per lo più scadenti anche se qualcuno volenteroso c'è....Ah, non sbraita contro l'evasione fiscale, problema si ma il cui utopistico abbattimento  NON comporterebbe d'incanto la soluzione degli altri.
Almeno questo.
CONTINUA

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