venerdì 21 ottobre 2011

MI CHIAMO MATTEO RENZI. ROTTAMATORE 2^ puntata

Proseguo nella passeggiata letteraria del libro di Matteo Renzi...che personalmente sogno possa  essere il leader di un nuovo PD...
- Nel parlare delle primarie, il nostro attacca subito : "Quali sono le primarie fatte bene ? Quelle in cui NON si sa già prima chi vince". 
E guarda un po' che ti accade ? Appena i competitors diventano VERI e non di FACCIATA, i candidati della segreteria non vincono più !  Renzi spietato prosegue : "Le primarie fatte bene sono un antidoto al tristismo", lo chiama proprio così, della sinistra. TRISTISMO....sul vocabolario non c'è eppure è fulminante come immagine....pensando a tanti leader invecchiati....
- anche il linguaggio dei politici è invecchiato...le loro interviste, scrive il nostro gianburrasca "riescono nel capolavoro di far rivalutare gli interventi dei calciatori".  Pensate a dischi rotti come "Berlusconi dimettiti" " Berlusconi deve fare un passo indietro". MA che è un mantra ??? Ok, è quello che pensi, è il tuo obiettivo, adoperati per raggiungerlo, possibilmente in modo DEMOCRATICO (senza aiutini giudiziari o scandalistici di pessima lega).
- nel PD, fatti fuori quelli della Margherita, prosegue stucchevole il derby tra dalemiani e veltroniani dal post Occhetto, cioè dal 1994, anno della sorprendente sconfitta della "gioiosa macchina da guerra",  E quando spunta qualcuno che si vuol porre fuori dal coro .... Telefonata di D'Alema a Renzi : "Complimenti. Leggo che qualcuno ti definisce l'astro nascente della sinistra. Auguri, ma ti suggerisco prudenza e cautela. L'ultimo astro nascente della sinistra è stato appena maciullato. SI chiamava Renato Soru". Le agenzie di stampa stavano appunto battendo la notizia della sconfitta di Soru alle regionali in Sardegna...Roba che manco Vito Don Corleone.... Gianburrasca non si intimorisce, va avanti e vince le primarie. Lo chiama un affettuoso militante comunista : "O nanni, ma icché t'hai combinato ? Io ti avevo detto di correre, mica di vincere !!! ".
- Matteo Renzi è cattolico. Praticante. Giustamente è fiero del suo credo, ancorché ricordi giustamente che proprio nel Vangelo sta scritta la famosa esortazione : "Dare a Cesare quel che è di Cesare".  E quindi il principio della laicità dello stato. Però ricorda anche come certi ideali solidaristici, certa idea del NOI, anziché dell'IO, del fare INSIEME, lui dentro di sé li ha formati anche tramite il suo essere cattolico. E anche lo scoutismo è stato importante nella sua formazione ideale e politica, per la sua predilezione del decidere ai fini del fare. Lo chiama, giustamente, pragmatismo.  Anche se nel nostro paese il destino dei pragmatici è la frustrazione.  Quella che ti viene dal dover lottare continuamente contro le scartoffie burocratiche, le polemiche dei comitati, le dispute ideologiche. E le menzogne.
Renzi parla del progetto del termovalorizzatore che la Provincia intendeva realizzare nella periferia di Firenze... Un genitore gli telefonò accusandolo di aver causato il tumore a un bambino, suo figlio.
Era sincero il padre, era convinto. Chi non era sincero, anzi vergognosamente falso, era chi aveva montato la propaganda anti, tale da convincere le persone ingenue (anche un po' , come dire,..."sciocche" ? ) che ciò che era ancora in fase progettuale era stato invece realizzato e produceva danni letali !.
Il Termovalorizzatore, colpevole della malattia del bimbo, semplicemente tuttora a Firenze NON C'E'.
- "Trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può realizzare" Renzi cita Calamandrei. Personalmente sono d'accordo, aggiungendo che è vero anche il contrario : la scuola è un buono strumento per lasciare che i sudditi restino tali......
Renzi sulla scuola, e sull'Università ha le idee chiare, e non credo siano idee che piacciano ai più della sua parte. Usa parole piuttosto tabù...come "qualità" e "merito".  Di cambiare la scuola parlano tutti, ma poi lo si fa poco e MALE, per lo più. Specie la sinistra, dove la demagogia al riguardo si spreca a vagoni. Ed ecco invece cosa ti scrive Gianburrasca : " Dovremmo avere il coraggio di dire che la visione della sinistra sull'istruzione va desindacalizzata. La scuola è importante per quello che i giovani imparano, non per il numero di persone che riusciamo a cacciarvi dentro, magari senza più controllarne l'attività dopo. L'educazione delle nuove generazioni non può essere condizionata al numero di assunzioni da fare, considerandole un ammortizzatore sociale". 
Ma davvero Renzi pensa di poter diventare leader dell'attuale PD con queste idee ??
CONTINUA

1 commento:

  1. SONIA ha scritto 21.10

    In attesa della terza puntata faccio un applauso al camerlengo che delinea i profili dei personaggi sempre con estrema chiarezza e lucidità. E al Renzi che ha il coraggio di dire (ma non solo dire) cose spesso scomode. Speriamo solo che non soccomba a logiche terze in un possibile auspicabile futuro...

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