I dubbi aumentano. Ai giudizi pieni di stima, talora di ammirazione e di palese incredulità per l'accusa che lo ha colpito, ora si aggiungono le parole della moglie separata del Professor Giordano, ultima ma non ultima in ordine di rilevanza, la quale si dice del tutto incredula delle accuse mosse all'ex conige.
Ora uno può anche condurre una vita specchiata, onesta a 300 gradi e si scopre che nei 65 che mancano c'è una crepa, e anche brutta.
Però lo devi scoprire con CERTEZZA.
Altrimenti 57 anni di vita sono la carta d'identità della personalità di un essere umano e nessuno si può permettere di ignorarla cone se non esistesse,
E qui invece man mano che passano i giorni la cosa si fa sempre meno chiara. Intanto, non si riesce a capire che caspita di età avrebbero avuto le "vittime", consenzienti ma minorenni, del professore. E sì perchè qui c'è da capire su che ipotesi di reato stanno indagando i campioni della nostra giustizia. Denunce sembra non ce ne siano, quindi si proceda d'ufficio, e va bene, l'ipotesi di reato - coinvolgendo un insegnante del minore - lo consente.
Una ragazza, una delle coinvolte, avrebbe rivelato che lei era innamorata del professore, e questo non è infrequente (meno che vadano poi a letto insieme...). Le avrebbero spiegato per bene che potrebbe costituirsi parte civile (una manna, per un'accusa che inizia a boccheggiare, sepolta da così tanti attestati di stima per l'insegnante), ma lei ha detto che proprio non ci pensa. E mica so tutte zoccole in vendita come certa bella gente che bazzica i tribunali di Milano ! Tornando all'età, l'art. 609 quater del codice penale raffigura il reato di atti sessuali con minorenni nel caso il minore, al momento del fatto :
1) non ha compiuto gli anni QUATTORDICI
2) non ha compiuto gli anni SEDICI, quando il colpevole sia l'ascendente, il genitore, anche adottivo o di lui convivente, il tutore, ovvero altra persona che per ragioni di cura, educazione, istruzione, vigilanza, custodia....
Quindi, siccome nessuno ha denunciato di avere subito una violenza, il professore dovrebbe avere avuto questi rapporti quando le sue allieve (dicono siano state due, una ormai ex) non avevano ancora sedici anni, vale a dire nel primo biennio delle superiori... Ma questo spiega Dante, e al Classico Inferno, Purgatorio e Paradiso si fanno nei tre anni successivi...
Forse l'accusa è di violenza sessuale intendendo per tale l'abuso di autorità..., il pactum sceleris....tu mi metti un buon voto e io te la dò...
A tale proposito per i Carabinieri un sei del primo quadrimestre che si trasforma in 7 è una prova...
E qui giustamente c'è una levata di scudi del corpo insegnante che spiega a soggetti forse troppo lontani per età o mai molto avezzi ai banchi di scuola che recuperare e migliorare non è così anomalo. Anzi, è il compito degli studenti sollecitati adeguatamente da bravi professori.
Ma qui stiamo al commento delle cronache di giornale, quanto di più labile possa esserci.
Intanto però il professore è in carcere, in custodia cautelare.
Perché mai ? Cosa si teme ? Poi biasimano Amanda che non torna in Italia per il nuovo processo d'appello....
Si attendono risposte
Nel mentre, ecco l'articolo de LA STAMPA on line
“Il mio professore? Ero innamorata
di lui, non sarò parte civile”
Nessuna allieva ha voluto denunciare il professore. Una
delle due ragazze coinvolte avrebbe detto che «non c’è stata alcuna
violenza o costrizione. Ero innamorata». Le hanno spiegato che in caso
di processo potrà costituirsi parte civile: ha risposto che no, non lo
farà.
Più si va avanti a raccontare la storia di Saluzzo, del docente più amato che andava a letto con le sue alunne, sembra di affondare dentro ad altre storie private, a meccanismi segreti e imperscrutabili che appartengono più agli animi delle persone, ai loro misteri inviolabili e alle loro intricate relazioni, che alla cronaca, perché la cronaca è fatta di miserie e di ingiustizie, e qui forse c’è più errore e c’è più dolore. Una delle studentesse del professor Giordano ci ha detto che è persino impossibile capire chi fossero le due compagne coinvolte nell’inchiesta, «perché in nessun senso c’era modo di pensarlo, né per il comportamento dell’insegnante né per quello delle ragazze».
Lui, Valter Giordano, 57 anni, è in carcere da più di una settimana per i rapporti sessuali con due minorenni e per detenzione di materiale pedopornografico per una foto con una di loro. Le ragazze ora hanno più di 18 anni. A testimoniare le relazioni amorose ci sono alcuni messaggi: «Sono tanto innamorata di te» è un testo che i carabinieri hanno trovato durante le perquisizioni, insieme a «Oggi è il nostro anniversario». E quest’ultimo sarebbe stato utilizzato dagli investigatori per risalire alla minore età di una delle allieve al momento dell’inizio del flirt. Il prof, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe invitato le due amanti a usare frasi e nomi in codice. Queste sarebbero le prove contenute nel fascicolo per accertare le relazioni sentimentali del docente che al mattino in classe spiegava Dante «meglio di chiunque altro» e fuori dalla scuola diventava un amante.
La debolezza, in un adulto, molte volte è un errore, grave come la colpa. Ma quale ne è il suo limite, dov’è il suo confine, dentro ai nostri peccati, che rende l’atto non solo deplorevole ma anche un reato? In ogni caso, quello a cui nei corridoi del liceo socio-pedagogico e linguistico «Soleri» nessuno vuole credere è che Giordano abbia utilizzato il ricatto dei voti per portare a letto le ragazze. Stando a quanto contenuto nel fascicolo della Procura di Saluzzo (le indagini sono coordinate dalla pm Cristina Bianconi) i carabinieri avrebbero indirizzato l’attenzione sulla pagella di una studentessa che nel primo quadrimestre aveva il 6 sia in Italiano che Storia, le due materie di competenze del prof, per passare poi ad un 7 e 8 nel secondo quadrimestre.
La prima ad escludere «categoricamente» questa possibilità è la preside, Alessandra Tugnoli: «Qui i ragazzi vengono a protestare per qualsiasi cretinata, figurarsi se ci fosse stato qualche voto regalato, soprattutto da un professore così amato dai ragazzi..». E una collega di Giordano, che chiede di conservare l’anonimato, conferma la sicurezza della preside. «Lo escludo nel modo più assoluto. In questi giorni ci siamo ritrovati a scuola: il miglioramento del rendimento scolastico tra la prima e la seconda parte dell’anno è assolutamente normale per la maggior parte degli allievi».
I carabinieri hanno trovato a casa del prof-amante pagelle e tabelloni delle sue classi in cui c’erano le studentesse con cui aveva una relazione, oltre a diari e lettere. «Era molto meticoloso – prosegue la docente – e teneva tutta la documentazione dei suoi studenti. Questo da sempre. Non solo negli ultimi anni quando si dice siano successi i rapporti sessuali. Se gli inquirenti stanno seguendo questa pista, ritengo che non li porterà a nulla. I voti dei ragazzi vanno considerati nel complesso, non solo prendendo due materie specifiche». Conferma anche il figlio Erich: «Ho avuto modo di leggere i verbali e non ho trovato traccia di coercizione, ricatti o obblighi di alcun tipo». La collega di Giordano ricorda bene come a scuola «tutti i suoi rapporti con gli alunni fossero improntati al massimo rispetto. Lui aveva particolare sensibilità e capacità di dialogo ed era, come è già stato detto, il professore che tutti volevano. Averne di docenti così preparati e così appassionati.
Non riesco a ricordare di possibili rapporti “diversi” o speciali. Non mi viene in mente nessuna alunna che poteva far supporre questo epilogo. Credo che si tratti di ragazze che hanno visto nel prof un padre prima che un amante ed un amico, uno con cui confrontarsi, farsi comprendere, avere un dialogo». Non che per questo, uno sia disposto a fare sconti: «Se ci sono stati rapporti sessuali con alunne, di certo ha sbagliato in pieno. In ogni caso, io sospendo il giudizio sulla sua vita extrascolastica. Molti allievi mi hanno cercato in questi giorni. Dico loro di conservare l’immagine del prof Giordano che avevano in precedenza. Poi la Giustizia farà il suo corso, speriamo in fretta e bene».
Più si va avanti a raccontare la storia di Saluzzo, del docente più amato che andava a letto con le sue alunne, sembra di affondare dentro ad altre storie private, a meccanismi segreti e imperscrutabili che appartengono più agli animi delle persone, ai loro misteri inviolabili e alle loro intricate relazioni, che alla cronaca, perché la cronaca è fatta di miserie e di ingiustizie, e qui forse c’è più errore e c’è più dolore. Una delle studentesse del professor Giordano ci ha detto che è persino impossibile capire chi fossero le due compagne coinvolte nell’inchiesta, «perché in nessun senso c’era modo di pensarlo, né per il comportamento dell’insegnante né per quello delle ragazze».
Lui, Valter Giordano, 57 anni, è in carcere da più di una settimana per i rapporti sessuali con due minorenni e per detenzione di materiale pedopornografico per una foto con una di loro. Le ragazze ora hanno più di 18 anni. A testimoniare le relazioni amorose ci sono alcuni messaggi: «Sono tanto innamorata di te» è un testo che i carabinieri hanno trovato durante le perquisizioni, insieme a «Oggi è il nostro anniversario». E quest’ultimo sarebbe stato utilizzato dagli investigatori per risalire alla minore età di una delle allieve al momento dell’inizio del flirt. Il prof, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe invitato le due amanti a usare frasi e nomi in codice. Queste sarebbero le prove contenute nel fascicolo per accertare le relazioni sentimentali del docente che al mattino in classe spiegava Dante «meglio di chiunque altro» e fuori dalla scuola diventava un amante.
La debolezza, in un adulto, molte volte è un errore, grave come la colpa. Ma quale ne è il suo limite, dov’è il suo confine, dentro ai nostri peccati, che rende l’atto non solo deplorevole ma anche un reato? In ogni caso, quello a cui nei corridoi del liceo socio-pedagogico e linguistico «Soleri» nessuno vuole credere è che Giordano abbia utilizzato il ricatto dei voti per portare a letto le ragazze. Stando a quanto contenuto nel fascicolo della Procura di Saluzzo (le indagini sono coordinate dalla pm Cristina Bianconi) i carabinieri avrebbero indirizzato l’attenzione sulla pagella di una studentessa che nel primo quadrimestre aveva il 6 sia in Italiano che Storia, le due materie di competenze del prof, per passare poi ad un 7 e 8 nel secondo quadrimestre.
La prima ad escludere «categoricamente» questa possibilità è la preside, Alessandra Tugnoli: «Qui i ragazzi vengono a protestare per qualsiasi cretinata, figurarsi se ci fosse stato qualche voto regalato, soprattutto da un professore così amato dai ragazzi..». E una collega di Giordano, che chiede di conservare l’anonimato, conferma la sicurezza della preside. «Lo escludo nel modo più assoluto. In questi giorni ci siamo ritrovati a scuola: il miglioramento del rendimento scolastico tra la prima e la seconda parte dell’anno è assolutamente normale per la maggior parte degli allievi».
I carabinieri hanno trovato a casa del prof-amante pagelle e tabelloni delle sue classi in cui c’erano le studentesse con cui aveva una relazione, oltre a diari e lettere. «Era molto meticoloso – prosegue la docente – e teneva tutta la documentazione dei suoi studenti. Questo da sempre. Non solo negli ultimi anni quando si dice siano successi i rapporti sessuali. Se gli inquirenti stanno seguendo questa pista, ritengo che non li porterà a nulla. I voti dei ragazzi vanno considerati nel complesso, non solo prendendo due materie specifiche». Conferma anche il figlio Erich: «Ho avuto modo di leggere i verbali e non ho trovato traccia di coercizione, ricatti o obblighi di alcun tipo». La collega di Giordano ricorda bene come a scuola «tutti i suoi rapporti con gli alunni fossero improntati al massimo rispetto. Lui aveva particolare sensibilità e capacità di dialogo ed era, come è già stato detto, il professore che tutti volevano. Averne di docenti così preparati e così appassionati.
Non riesco a ricordare di possibili rapporti “diversi” o speciali. Non mi viene in mente nessuna alunna che poteva far supporre questo epilogo. Credo che si tratti di ragazze che hanno visto nel prof un padre prima che un amante ed un amico, uno con cui confrontarsi, farsi comprendere, avere un dialogo». Non che per questo, uno sia disposto a fare sconti: «Se ci sono stati rapporti sessuali con alunne, di certo ha sbagliato in pieno. In ogni caso, io sospendo il giudizio sulla sua vita extrascolastica. Molti allievi mi hanno cercato in questi giorni. Dico loro di conservare l’immagine del prof Giordano che avevano in precedenza. Poi la Giustizia farà il suo corso, speriamo in fretta e bene».
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