martedì 3 marzo 2015

BATTISTI ESPULSO DAL BRASILE. SAREBBE BELLO SE FOSSE VERO



La break news della serata è la notizia dell'espulsione di Cesare Battisti dal Brasile.
Sarebbe bello se accadesse veramente, ma contro il detto provvedimento Battisti potrà fare appello, e poi ricorrere ancora...Insomma, una cosa lunga, e temo che alla fine finirà come le altre volte. 
Nel 2011, per quello che valse - nulla - fui tra quelli che ne scrisse ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2011/06/il-brasile-cinsegna-la-giustizia.html ) e che si recò a piazza Navona per manifestare la propria riprovazione per la scelta dell'allora presidente Lula di mortificare le vittime di Battisti e tutta l'Italia col suo provvedimento di rifiuto dell'estradizione. Fu l'ultimo atto compiuto dal presidente brasiliano, per evitare che la patata bollente finisse nelle mani del suo successore. 
Ho sempre sperato che Lula pagasse in qualche modo questo suo gesto e mi piace pensare che così sia stato...
Quanto al terrorista omicida, come detto, non mi illudo. Alberto Torregiani, che vide uccidere suo padre da Battisti, lui stesso rimanendo ferito e poi per sempre paralizzato, temo non vedrà mai il suo carnefice finire laddove meriterebbe di stare, e cioè in prigione. 






Brasile, Cesare Battisti espulso dal Paese

Sentenza della Corte federale annulla lo status di rifugiato politico dell’ex terrorista: «É uno straniero irregolare sul nostro territorio»
Cesare Battisti


L’ex terrorista rosso Cesare Battisti sarà espulso dal Brasile. Lo annuncia il sito del giornale «Estadao», citando fonti giudiziarie. «Siamo stati informati della decisione, ma ancora non c’è una data», ha detto l’avvocato di Battisti, Igor Sant’Anna Tamasauskas.  
 
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Il Tribunale federale di San Paolo ha stabilito che Cesare Battisti, condannato in Italia per omicidio, venga espulso perchè «clandestino» sul territorio brasiliano.  
Nel gennaio 2009 il governo gli aveva concesso lo status di rifugiato politico e, nel suo ultimo giorno di mandato da Presidente,Il 31 dicembre 2010, Lula aveva annunciato il rifiuto dell’estradizione in Italia. Della questione fu investita la Corte costituzionale brasiliana, che l’8 giugno 2011 negò definitivamente l’estradizione.  
La sentenza del giudice federale però, ribalta la situazione: «Battisti è in realtà uno straniero senza documenti in Brasile, condannato in patria per un crimine» e quindi «non ha alcun diritto di rimanere qui, nè ha il diritto di ottenere un visto o un permesso di residenza. Sulla base di quanto sopra, dispongo l’avvio della procedura di espulsione». Per il giudice è infatti da considerarsi nullo l’atto con cui il Brasile gli ha concesso nel gennaio 2009 lo status di rifugiato.  
Membro dei Proletari Armati per il Battisti è stato condannato all’ergastolo in contumacia Italia per il coinvolgimento in quattro omicidi negli anni di piombo. La decisione del giudice federale Adverci Tariffe Mendes de Abreu, capo della 20 ° Corte del Distretto Federale, è stata presa dopo l’azione civile presentata dai procuratori federali, che metteva in dubbio la concessione del visto per Battisti. Il giudice ha ritenuto il visto «è illegale». «Siamo consapevoli che sentenza cerca di ribaltare la decisione della Corte Suprema e del Presidente - ha detto l’avvocato di Battisti -. Secondo il giudice, i procedimenti di espulsione e di estradizione non sono in contraddizione perché l’espulsione non implica un contrasto con la decisione del Presidente sulla non estradizione». 
Battisti potrebbe venire espulsone verso la Francia o il Messico, i Paesi attraverso i quali passò dopo la fuga in Italia e prima di arrivare in Brasile. La sentenza non è stata ancora pubblicata, ma, dopo la pubblicazione, sarà possibile presentare ricorso. 

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