sabato 28 maggio 2011

GIORNALISTI VERI

E' stato faticoso staccarsi da Repubblica che seguivo da 30anni....a parte l'apprezzamento comunque tuttora vivo per alcuni giornalisti come Diamanti, Pirani, Turani, Viola, Mura , mi ci ero proprio "legato". Però ora che da un paio di mesi leggo il Corriere della Sera sono contento. Certo è un giornale meno "frizzante", probabilmente perché più serio. E non si serve di giornalisti "militanti" che rappresentato lo scheletro portante di pressoché tutti i quotidiani italiani.
Oggi sul Corriere c'erano tre articoli assolutamente ben scritti , sobri, e "arricchenti". Ora io definisco un articolo arricchente quando mi suggerisce spunti di riflessione, NON quando trovo trascritto il mio pensiero !. Magari si tratta di idee confuse che mi ballano nella testa, e l'autore riesce a schiarirmele. Ancora meglio se mi offre un angolo di vista non preso in considerazione, tralasciato.
Fatta questa premessa cito brevemente due dei tre articoli e autori (a l terzo voglio dedicare un post a sé perché argomento a cui tengo di più)  che mi hanno decisamente impressionato oggi.
Il primo è l'editoriale di Angelo Panebianco (giornalista che Scalfari vede come il diavolo perché il suo opposto per stile e pacatezza, e parimenti intelligente e preparato), ed è dedicato al declino di Berlusconi.
In buona sostanza la prima penna del Corriere evidenzia :
1) L'Italia è un paese dove la coalizione di centro destra è addirittura più eterogenea di quella di sinistra. L'anima veramente liberale, che si voleva liberare dal compromesso -storico che aveva dominato gli ultimi 20 anni, quella che ha creduto alla "rivoluzione liberale" propugnata (propagandata ) da Berlusconi nel 1994, non crede più all'"uomo del fare". Ha fatto anche, dice Panebianco, ricordando la riforma dell'Università   , che con i suoi limiti si muove in una direzione positiva rispetto alle due disastrose di sinistra di Berlinguer e Mussi ,(Panebianco arriva a dire che la scuola dovrebbe essere sempre retta da un ministro  di "destra" per arginare la deriva corporativista dei professori , capaci solo di lamentarsi dei "tagli" tacendo sempre sulle loro inefficienze ! ) i successi di politica interna di Maroni nella lotta alla criminalità organizzata, la lotta di Brunetta al malcostume del settore pubblico (però questa lotta bisogna dirlo è precedente....e non è certo finita !!!) . Ma indubbiamente il bilancio tra cose promesse e realizzate è negativo ed è quello che motiva la disaffezione di molti elettori che hanno votato il premier e ora non lo votano più. Non è la sinistra che aumenta, anzi, tutto sommato cala. Ma è Berlusconi che cala di più.
2) Il nostro è un paese dove il corporativismo domina. E le logge corporative non stanno solo a sinistra (rappresentate dai sindacati e da settori fidelizzati come gli insegnanti) ma anche a destra, contrapponendosi appunto all'anima VERAMENTE liberale di cui si diceva prima, alla fine minoritaria e perdente.  I cambiamenti sono invocati da TUTTI. Ma sempre e solo quelli degli ALTRI. Nel proprio settore si rema sempre contro le innovazioni per mantenere l'esistente. E' per questo che le riforme ogni volta annunciate poi non si realizzano, destra o sinistra che ci sia al governo. E le uniche che in Italia si riescono a fare, è Bruxelles a imporcele, buone o cattive che siano.
L'altro articolo è di Antonio POLITO, già parlamentare del PD la scorsa legislatura, già direttore del giornale moderato di sinistra IL RIFORMISTA (moderato quando c'era lui , ora non so).
Bene Polito si dedica alle elezioni di Napoli con vero scoramento. Non affetto dall'antiberlusconismo militante è afflitto dall'alternativa Lettieri, uomo del peggior sudismo clientelare e accattone, sempre con la mano tesa verso Roma intesa come Stato centrale, e De MAgistris, l'eterno MAsaniello di Napoli, l'uomo che mobilita la voglia di ribellione, il vendicatore con le mani pulite...Anche la Jervolino era quella dalle mani pulite, e Napoli non è stata mai peggio di come il sindaco uscente la sta lasciando....Il pugno di ferro che evoca De Magistris in realtà è bene accolto dalla Napoli bene più che da quella popolare (quella con la mano tesa....che aspetta la manna) , la stessa Napoli che votava MSI e stava per eleggere sindaco Alessandra Mussolini. "Tra richiesta di protezione e ansia di ribellione, vincerà il migliore, anzi il peggiore. Purché non si dica, lunedì sera, che è nata una nuova Napoli . Perché quella che si è vista in queste due settimane, Gigi D'Alessio e Roberto Saviano compresi, è maledettamente uguale a se stessa."  In altre parole, per i napoletani " le colpe sono sempre altrove"....

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