giovedì 16 giugno 2011

BISOGNA SAPER PERDERE

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Alcide De GAsperi
Non è piacevole perdere. Mai. Però se si fa molto per riuscirci, un po' ce lo si dovrebbe aspettare ed essere preparati. Magari fa meno male. Poi resta una speranza, se tale si può definire : le elezioni politiche , i tempi della DC insegnano, sono cosa diversa da qualsiasi altra consultazione. I voti in "Libera uscita" come li definiva Andreotti, in genere rientrano. Ricordiamo che anche quando Prodi vinse, nel 1996 e nel 2006, tutta l'Unione, da Bertinotti alla Margherita, da Diliberto a MAstella, presero sempre meno voti del centro destra (ma meglio distribuiti , di qui la vittoria e il premio di maggioranza). Insomma io non credo che l'Italia sia diventata di "sinistra". Credo che ci sia delusione grande per le promesse non mantenute (ma fin qui....lo scetticismo italico aiuterebbe anche) e , soprattutto, insofferenza per una crisi economica che morde ormai da anni. Molti ceti popolari avevano guardato con fiducia al rinnovamento promesso da Berlusconi e dalla Lega . Erano il NUOVO. Dopo 17 anni nuovi non si è più. Contano i risultati e la fortuna. Sono mancati tutti e due no ?.
Quanto al buon Berlusconi,  ricordo a me stesso che De Gasperi, dopo aver comunque avuto la maggioranza relativa nelle elezioni del 1953 , siccome il paese non gli aveva dato i numeri da lui chiesti, si dimise. La stessa cosa fece De Gaulle dopo il referendum perso nel 1958. Altri uomini mi sa.   
charles de gaulle 

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