martedì 21 giugno 2011

PADRE OGGI

Causa di separazione moderna...Intanto, come capita sempre più spesso, i due non sono sposati. Hanno vissuto insieme quasi tre lustri, fatto  tre figli. Lei non ha lavorato (magari in questo meno moderna) , in una più tradizionale suddivisione di ruoli : lui lavora e "porta i soldi a casa", lei cura la prole.
Può andar bene, se non ci si separa però.
Questi invece lo fanno. Ed è lei quella determinata. Non ce la fa più, alla soglia dei 50 anni, a vedersi solo madre - peraltro di figli ancora piuttosto piccoli, dai 9 agli 11 anni - e rimprovera al compagno di non averla sostenuta abbastanza come genitore. Questo avrebbe portato lei ad avere grosse difficoltà nella relazione coi bambini, ad un crescente risentimento verso di lui, senso di colpa ( ma anche rabbia) verso di loro....Un bel casino.
Il mio cliente è lui.
Siccome è anche mio amico (divento spesso amico dei miei clienti, mi sa che sbaglio qualcosa...) , il discorso si allarga. Lui si trova in un bel guaio : da una parte infatti deve provvedere economicamente a TUTTO per quanto riguarda i figli (lei non lavora ricordate ?) e quindi alla casa dove loro restano a vivere con la madre (la regola) , a tutte le spese che li riguardano (scuola, salute, sport, vacanze, giochi...tutto). In più deve corrispondere un assegno a lei per le spese di quando loro vivono con la mamma (che non ha reddito). E trovarsi un'altra casa.
A costi così maggiorati, corrisponde una capacità lavorativa diminuita. E si perché il padre tiene con sé  i bambini circa la metà del tempo. Non solo i fine settimana alternati - dal venerdì, non dal sabato - ma , due giorni infrasettimanali...insomma una più o meno equa divisione del tempo di accudimento dei figli. Giusto. Però resta sempre uno solo che lavora. Mica perché la madre non voglia, ma benedetta donna, una che non ha curriculum, a quasi 50 anni....quante possibilità di lavoro ha ? e che tipo di lavoro ? Insomma, so cartacce....
Quindi lei cercherà lavoro, mentre lui il suo ha meno tempo per farlo. In compenso ha più costi da sostenere. Dite la verità, da una parte penserete "poveraccio", e dall'altra stanotte andrete a letto sollevati....fanno questo effetto le disgrazie altrui ( a meno che non si stia nello stesso guaio).
Riflettendo sul terremoto che lo aveva investito il mio amico cliente osservava come il nostro "sistema" non fosse giusto, e che il fallimento di una unione finiva per gravare quasi interamente su una parte sola. Non è esattamente così, anche se ci assomiglia... Resta il fatto che se Sparta piange (lui), Atene ha poco da ridere, senza lavoro, a 50 anni, e senza assegno per lei . Già perché non dovete dare retta alle panzane che ogni tanto leggete sui giornali. Tuttora, in Italia, non c'è assegno per la "parte debole" in caso di separazione tra conviventi . Quando sentite amici e conoscenti  dire "convivo, che differenza c'è? " non date retta...c'è eccome. Quindi anche la signora bene non sta.
Si è rivelata perdente la scelta iniziale , quella tradizionale, uomo che lavora, donna che pensa alla famiglia.
Ragionando tra noi  io ho commentato " noi non siamo come i nostri nonni, non siamo stati educati a caricarci l'intero peso di una famiglia, ci aspettiamo che la donna sia indipendente economicamente e quando questo non accade, o non a sufficienza, sentiamo il peso di una responsabilità che ci sembra eccessiva". Lui ha ascoltato, assentendo di massima, ma poi mi ha detto "si, sicuramente siamo stati educati diversamente, però loro dovevano fare "solo" i capi famiglia", mica anche i "mammi" ".  Ci ho pensato un attimo e gli ho dato ragione. Questi patriarchi di un tempo è vero che avevano intera la responsabilità economica della famiglia. ma in casa ci stavano piuttosto poco e certo quando c'erano non è che assomigliavano a certi volenterosi papà di oggi. Attenzione, il post si intitola "padre oggi", non stiamo quindi facendo una COMPARAZIONE tra uomo e donna. Stiamo parlando solo dell'uomo. E delle sue difficoltà accresciute.  Da una parte deve cercare di garantire un tenore di vita ai figli che è assolutamente , esponenzialmente cresciuto . Dall'altra deve cercare di stare con loro, seguirli nelle loro attività e quando crescono favorirli nei contatti sociali, finendo a fargli da tassista per feste e cene. Un tempo ai figli bisognava assicurare cibo, salute e istruzione, ed eri un gran genitore a far bene queste tre cose. Oggi questo non è nemmeno il minimo sindacale. E vale per entrambi : madre e padre.
Finché si sta insieme, una mano bene o male ce la si dà , ma divisi è dura, veramente dura.
Un vecchio avvocato diceva ai novizi del divorzio, tutti entusiasti all'idea della prospettiva del ritorno alla libertà e poi mogi di fronte alla prospettazione dei "costi", "signori miei, il divorzio è cosa per ricchi".
Gli italiani si sa, a sta cosa che solo i ricchi lo possono fa' non si piegano mai volentieri e quindi anche i poveri e i normali si separano.

Però quanto è tosta....

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