giovedì 28 luglio 2011

LO DICONO MA POI...

L'intervista che riporto è gradevole. Lo dico senza facile ironia sulla prospettiva della partenza di un leader di sinistra ( un romano di destra direbbe subito "te ce porto io all'aeroporto !!!) .
Dipinge un uomo non fissato con la politica, che immagina per sé anche altro (D'Alema potrebbe morire per esempio, non credo che qualche crociera con IKARUS gli basterebbe) e che addirittura parla bene di Berlusconi....chissà cosa gli diranno i suoi ...
Certo, mi viene in mente un altro leader sempre di sinistra che aveva annunciato trasferimenti esistenziali.
IN Africa lo stanno ancora aspettando.....

Vendola e la politica: «Se lo scontro continua così faccio la valigia e parto»
In un'intervista a «Panorama» il leader di Sel annuncia l'intenzione di sfilarsi dal dibattito: «Meglio partire»
Nichi Vendola (Ansa/abbate)
MILANO - Un cambio di vita radicale. In giro per il mondo. Magari New York e il Brasile, per imparare, studiare, scrivere. Potrebbe anche uscire dalla politica Nichi Vendola, se il dibattito in Italia finisse per non appassionarlo più. Il leader di Sel rivela le sue intenzioni in un'intervista a Panorama, nel numero in uscita giovedì 28 luglio. Il governatore della Puglia annuncia il suo ritiro dalla vita pubblica se, nei prossimi mesi, «la lotta politica continuerà mettendosi la maglietta di riformista o radicale». «L'idea di una fuoriuscita dalla politica è un fatto sincero - aggiunge Vendola -. Non sono un uomo in carriera. E non voglio immaginare di fare per sempre la stessa cosa».
IL PD - Cosa fare in seguito non lo preoccupa troppo. In fondo desidera quello che molti italiani vorrebbero. «Voglio girare il mondo. Passare un anno a New York. Un altro a Salvador de Bahia. E poi vorrei scrivere libri, imparare altre cose, studiare», spiega. E il destino della sinistra? Sull'alleanza con il Pd, Vendola dice: «Non si può discutere di me come di un'ipotesi», aggiungendo che le primarie del centrosinistra «non è possibile evitarle».
BERLUSCONI - Nell'intervista il governatore parla anche del suo rapporto con Silvio Berlusconi: «Ãˆ sempre stato affettuoso nei miei confronti. Quando è morto mio padre, mi è stato davvero vicino. Ricordo una lunghissima telefonata: ha detto parole molto profonde, che mi hanno colpito davvero. L'idea che per cambiare un ciclo si debba coltivare odio verso chi incarna il potere non funziona più». Infine dà il suo giudizio sul nuovo leader del Pdl, Angelino Alfano: «Ha una certa freschezza e affabilità: una persona gradevole per tanti versi. È sbagliato considerare gli avversari brutti, sporchi e cattivi».

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