mercoledì 10 agosto 2011

INIZIATA LA SERIE DI NIET

 
Non ci si poteva sbagliare. La Banca Europea ha mantenuto la parola e ottenuto l'impegno italiano ad accelerare la manovra e ad anticipare il pareggio di bilancio al 2013 anzichè al 2014 ha  provveduto a contrastare la vendita di bond nazionali acquistandoli. In questo modo il divario con i bond tedeschi è diminuito e la nostra Borsa lunedì è andata meno male delle altre e oggi ha rivisto un segno positivo.
Adesso toccherebbe a noi.
Pareggio del bilancio. Come si fa ?
Da qualche parte si è iniziato a suggerire di mettere mano in modo più incisivo sulle pensioni, elevando subito l'età pensionabile delle donne a 65 anni, abbassando le quote di reversibilità a intervenendo pesantemente su quelle di anzianità.
Ora che il sistema previdenziale sia qualcosa di estremanete costoso questo è noto a tutti. Nei mitici anni 70 si iniziò un'evoluzione del paradiso pensionistico che nel suo culmine sancì che si andava in pensione con quasi l'intero ultimo stipendio. Bellissimo, infatti la corsa ai prepensionamenti, allora facili, divenne forsennata. Poi si è cominciato a capire che non era sostenibile, anche perché si era scoperta una brutta cosa : non morivamo più.
Oddio la cosa in sé molti l'apprezzano pure, ma per i conti INPS e dintorni è stato un disastro. Dell'altro giorno la notizia di una signora che riuscì ad andare in pensione a 50 anni (allora si poteva eccome ) e, beata lei, è vissuta fino a 104....64 anni di stipendi incassati senza lavorare !!!! Certo è un caso limite, però è utile per evidenziare il problema. Un tempo l'aspettativa di vita in pensione non arrivava a 10 anni, adesso li supera abbondantemente . Non solo, i pensionati diventano di più, la popolazione invecchia e mentre prima c'erano 4 giovani a sostenere il peso di un pensionato oggi sono ridotti a due. Tra un po' il rapporto sarà di 1 a 1 e saranno veramente c..zi amarissimi.
Bene tutto questo è noto, quindi quando si decide di fare sul serio sulla riduzione delle spese è pressoché inevitabile guardare ANCHE - non solo ! - da quel lato.
Ed ecco che la "triplice" ritrova tutta la sua compattezza :: CISL UIL E CGIL come un sol uomo si ergono  e dichiarano : le pensioni non si toccano !.
E siccome come detto l'Italia è un paese che sta invecchiando, gli elettori stanno li e ai partiti non conviene contrariarli per cui non solo l'opposizione si unisce al coro ma anche il buon Bossi.
Badate, non è che io ce l'abbia coi pensionati di per sè. C'è tanta gente che ha lavorato per 40 anni o meno ma facendo VERAMENTE lavori usuranti ed è giusto che queste persone che hanno versato parte delle loro retribuzioni per la pensione poi se la vedono corrisposta e possano condurre una vita dignitosa.
Ma non ci sono solo loro.....ci sono le centinaia di migliaia di persone che denunciando poco o nulla hanno versato contributi irrisori e comunque godono del trattamento pensionistico. Certo pensioni basse ( se ne lamentano lor signori...) ma moltiplicate per decine e decine di migliaia di unità. Poi ovviamente ci sono le migliaia di pensioni per falsi o non così bisognosi  invalidi ...insomma ce ne sono di cose da sistemare ancora in quel settore a prescindere dal discorso, più doloroso ma ormai necessario, di ridurre comunque i trattamente previdenziali per problemi di cassa.
E invece no. questi 20 miliardi di euro in più (da aggiungere ai  50.già previsit) vanno presi da " evasione fiscale, tassazione delle rendite finanziarie e patrimoniale sui ricchi ". Tutto qui la politica economica di certa sinistra.
Ora io vorrei sapere come mai queste voci, che in parte - le prime due - sono senz'altro nell'agenda del governo, non sono tra i MUST che l'EUROPA ci chiede per risanare il nostro bilancio ?
Ma sindacati e sinistra se lo domandano ? Nel programma "suggerito" al nostro governo al primo posto c'è il taglio ulteriore della spesa pubblica, le liberalizzazioni e le privatizzazioni (con dismisisone anche del patrimonio statale), la RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO (e quindi mettere anche mano all'art. 18).  POI arriva il discorso fiscale.
Queste ricette vengono dalla Germania cioè da un paese che 1) è l'unico in Europa ad avere una discreta crescita economica dal 2008 a oggi 2) non è un paese a capitalismo selvaggio e tiene a conservare un livello decente di welfare, ma facendo i conti con la REALTA'. DIciamolo subito onestamente che GRAN merito di questo discreto (ottimo se paragonato al resto dell'occidente) risultato economico  dei tedeschi va probabilmente più attribuito al precedente cancelliere, il socialdemocratico Schroeder che comprese che certi livelli di stato sociale erano FINITI e si mise a fare riforme volte a ridurlo pur di SALVARLO. Per poterle fare ruppe con la sinistra più radicale tedesca e quando alle successive elezioni politiche del 2005 le stesse si conclusero quasi con un pareggio, Scroeder preferì rinunciare alla cancelleria - assegnata alla MErkel - e consentire una grosse koalition tra il suo partito e la CDU avversaria piuttosto che fare una maggioranza con la sinistra "dura e pura", la LINKE, da cui sarebbe stato costantemente ricattato.
SI chiamano statisti.
Pare che non ce ne siano  molti in giro nel mondo....
In Italia possiamo dire tranquillamente nessuno tra quanti seduti in parlamento oggi.


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