giovedì 15 settembre 2011

TORNA BALLARO' : NON C'ERA MANCATO

GIOVANNI FLORIS 
Ballarò non mi piace, nel suo riprendere il clima da arena di Anno Zero. Certo li la clac era unilaterale, qui ciascuno dei due schieramenti ha alle spalle la sua . Da Santoro l'invitato dell' "altra parte" era una sorta di avvocato difensore accerchiato da giacobini , qui Floris usa la bilancia, tanti di qui tanti di là. Ma la conduzione è assolutamente faziosa tanto quanto, anzi peggio. Perché Santoro era SCOPERTO. Lo diceva : sono di parte e me ne vanto. Floris vuol presentarsi per quello che assolutamente NON è : imparziale.
Caso strano, l'ironia , le frecciatine, sono tutte da una parte, e i servizi , gli esperti invitati, pure. Anche il comico di turno , Crozza, sappiamo da che parte sta (già meglio Corrado Guzzanti, anche perché infinitamente più bravo). Ciò detto, Ballarò un po' lo guardo mentre Anno Zero era proprio bandito dal mio zapping  (e vedere Santoro che gira ramengo senza più tribuna mi dà gioia : a La 7 si sono guardati bene dal prendersi una rogna simile ! ).
L'altra sera in una trasmissione a commento della manovra, con un Bersani sempre meno sereno rispetto al modello crozziano, un Polito tristemente fedele alla poltrona assegnatagli (quando scrive appare molto più "centrato" ) , un Alfano ovviamente in difficoltà, la figura migliore l'ha fatta Abete, ex presidente di Confindustria e che aveva il coraggio di dire le cose che pensa da persona ormai fuori dalla mischia , coi suoi 64 anni, le sue onorificenze e un benessere difficilmente scalfibile. Cosa ha detto Abete ? Che la madre di tutte le riforme è quella FISCALE, con determinazione di una tassa sui patrimoni standard  (un esempio è l'ICI, evidentemente da reintrodurre sulla prima casa, almeno da certi redditi in su , e poi i soliti beni di lusso ) , l'eliminazione dell'IRAP (imposta regionale sulle attività produttive, una sovrattassa sulle imprese che già pagano l'IRPEG ) , l'utilizzo del ricavato della lotta all'evasione per DIMINUIRE le aliquote ( e NON per alimentare la spesa pubblica) e quindi rendere verosimile il facile e allo stato demenziale slogan pagare tutti per pagare meno...oggi NON è e NON sarebbe così : pagare tutti per continuare con sprechi e ruberie. In Europa ormai solo Danimarca e Svezia hanno una tassazione superiore alla nostra, in una forma di stato che molti di noi (io tra questi) non apprezza (illiberale per quanto riguarda l'individuo, assolutamente subordinato all'idea della collettività) ) . Però obiettivamente, li veramente dalla culla alla tomba sei protetto ! Poi a me piacerebbe proteggermi anche da solo , avere l'illusione di essere anche libero. Però li lo scambio c'è : Da noi vale la battuta banale ma purtroppo fondata per cui paghiamo tasse scandinave (quasi) per servizi africani ( quasi).
Altra cosa saggia sottolineata dell'unico non partigiano della trasmissione (sempre Abete) è che queste riforme (oltre quella fiscale citata , menzionava inevitabilmente anche quella previdenziale ) vanno fatte INSIEME, per renderle accettabili. Il camerlengo lo scriveva tempo addietro : evitiamo il giochetto dello scaricabarile, le storture del sistema riguardano TUTTI. Ogni settore ha la sua area di privilegio regalata scelleratamente negli anni 70-80 e oggi non più mantenibile. Quindi ognuno metta il suo, per disegnare un'Italia diversa, meno "ricca" (grazie ai debiti !) ma più vera e soprattutto più SERIA.

BERSANI E ALFANO A BALLARO'

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