lunedì 10 ottobre 2011

SINISTRA: AVANTI IN ORDINE SPARSO (E CONFUSO)

Battista accennava oggi sul Corsera dei problemi della destra, e dell'assenza di respiro politico dell'azione di Scajola e Pisanu a meno che tale non si voglia considerare la volontà di abbandonare la barca che affonda. In questo caso , trattandosi di politici di bassa levatura ma di lunghissimo corso, i soggetti in questione non si limitano a prepararsi al salto su altra imbarcazione ma per essere meglio "graditi" , cercano anche di portare come dono la testa del governo....
Ma di questo ne abbiamo parlato nel Post "SCAJOLA il Giuda Comodo".
Prendendo spunto da un altro notista del Corriere, Antonio Polito, vediamo come se Sparta piange, Atene ride molto poco....
Polito, ma mica solo lui, pone una domanda ai corifei di sinistra che ormai ossessivamente, qualunque cosa accada non solo in Italia ma nel mondo, ripetono "Berlusconi deve andarsene", concetto a cui fa eco dal centro "Berlusconi faccia un passo indietro".
Ok, scrive Polito, delenda Chartago.....tutti i giorni, senza pause, senza domeniche, come faceva Catone 2000 anni fa.....(ma almeno lui era UNO!!!!) .
Facciamo un passo avanti, Cartagine è stata distrutta, Berlusconi è caduto.
Che si fa? Il governissimo? Con chi? Per cosa?
Per fare la nuova legge elettorale, ma soprattutto, diciamoci la verità, per regolare anche i conti nei vari schieramenti, per cercare di correggere gli attuali rapporti di forza e le alleanze oggi date per decise.
E così nel PD c'è Bersani che ormai  vuole le elezioni in primavera 2012, pensando che non ci sia tempo per le primarie "interne" e quindi di giocarsela come segretario del PD con gli altri due, Di Pietro e Vendola. Col secondo se la rischia, ma almeno non verrebbe impallinato dal fuoco "amico" del suo stesso partito. Poi c'è Veltroni che pare pensi a Matteo Renzi , appoggiato anche dai cattolici che non amano certo un PD così sbilanciato a sinistra ( a parte la Bindi che potrebbe benissimo scavalcare Bertinotti ormai).  Ma la scusa principale per questo governissimo sarebbe essenzialmente quella di fare la riforma elettorale....e anche su questo tema la confusione è tanta. Tutti d'accordo ad abolire il porcellum.....ma nessuno vuole tornare sic et simpliciter al precedente sistema, unica possibile conseguenza dell'eventuale referendum. E allora?
Non si sa.
Ma diciamo che in un modo o in un altro si formi questo governo senza  Berlusconi.
Cosa fa?
E Polito prende in esame le tre formazioni oggi capisaldo del centro sinistra (ancorché una fuori del Parlamento, la SEL di Vendola) e ne mette a nudo le differenze come forze di GOVERNO.
1) Iniziamo dalla materia che costò le dimissioni del primo governo Prodi : la politica estera.
PD in linea con Napolitano. Tutte le missioni all'estero vanno mantenute (Libano e Afghanistan), andava bene anche la Libia....mentre IDV e soprattutto SEL hanno una posizione di disimpegno pacifista senza mezzi termini.
2) Economia. Vabbé....che ne parliamo a fa'.....L'Europa come soggetto critico del governo andava benissimo finché non sono venute alla luce le ricette "suggerite" a Berlusconi in agosto : tagli alla spesa pubblica, iniziando dal pubblico impiego, liberalizzazioni e PRIVATIZZAZIONI (lo ricordate il plebiscito sull'acqua? ebbene QUELLO per la UE NON va bene), via l'art. 18 dello statuto dei lavoratori (non hanno scritto così ma l'obiettivo è quello).....ora tutto questo che ci "azzecca", per dirla come il nostro buon DI Pietro, con le ricette della sinistra? Si e no possono andare bene ai CENTRISTI del PD, i pochi che sono rimasti...e quindi Letta per citarne uno che si è espresso esplicitamente e favorevolmente  su questo. ma TUTTI gli altri? L'unica politica economica che si capisce è fatta di PATRIMONIALE e LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE. Il resto resta com'è.....Poi vediamo se ci mollano a noi stessi...
3) Temi sensibili all'elettorato cattolico. Fecondazione assistita, fine vita, coppie di fatto, coppie omosessuali. Polito ricordava che scomparsi i TEODEM alla Binetti, transfughi evidentemente da un PD ormai solo sinistra e niente più centro, è comparsa una formazione rigorosamente cattolica in questo campo nell'IDV (i "teoleg" del senatore Pedica). E i mal di pancia degli altri? I soliti Fioroni, Gentiloni, Castagnetti, Follini?
Sulle tre questioni dove si procede in ordine sparso (leadership , riforma elettorale, elezioni subito o nel 2013 con un governo di transizione) abbiamo detto all'inizio.
"tutte queste divisioni non sono frutto del caso ma del modo in cui è stata condotta l'opposizione in questi anni . Come nella legislatura 2001-2006 , si è pensato solo a colpire Berlusconi anche sotto la cinta , per incassare consenso ; non allenandosi al governo ma educando l'elettorato all'idea che rimosso lui, i problemi dell'Italia si sarebbero facilmente risolti...."
E la prospettiva, come nel 1996 e poi nel 2006, per la sinistra è si, di poter vincere, ma senza poi saper-poter governare.

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