Dopo aver letto per settimane che i mercati si accanivano con l'Italia a causa di Berlusconi, che le sue dimissioni, da sole, valevano una discesa di 100 punti di spread (Enrico Letta) che il prof. Buttiglione (madonna quanto ha ragione Renzi!!!! Ci stanno ancora loro!!!) si allargava e raddoppiava a 200. Dopo aver visto esperti ed economisti avallare questa tesi, senza timore di sputtanarsi (si sa, per i politici è la regola, per loro la propaganda è il "sale della vita" , ma per un cd. "esperto "??).
Dopo aver visto i duemila connazionali ebbri di gioia per il loro "25 aprile".
Dopo tutto questo eccolo lì: Borse giù, Spread su, oltre quota 500, ritenuta la linea dell'Armageddon (linea ovviamente prontamente spostata in avanti: ora "la fine del mondo" è a quota 600).
E la frase del Cardinale Rivarola mi è rivenuta in mente...
Dario di Vico, sobrio commentatore del Corsera, non può fare a meno di annotare come i telefoni dei famosi esperti sopra citati siano oggi STACCATI, per non dover rispondere i proprietari delle loro imbarazzanti profezie. "L'effetto Caimano" scrive di Vico "non c'è stato" .
Questi i numeri riportati sul Corriere.it
TITOLI DI STATO: LIVELLI RECORD DEI DIFFERENZIALI ANCHE PER FRANCIA, AUSTRIA, OLANDA E BELGIO
Piazza Affari negativa, peggiore in Europa
Spread da spavento: oltre quota 530
Spread da spavento: oltre quota 530
Milano in deciso calo, male anche le altre piazze europee. I rendimenti dei Btp decennali superano ancora il 7% prima di rallentare dopo il via libera al nuovo governo
MILANO - I mercati si aspettano interventi strutturali decisi. In materia economica e non solo. E ogni ora che passa senza che ci si avvicini alla soluzione dei problemi che affliggono l'Italia, continuano a mandare segnali di sfiducia. Non più solo ormai solo verso l'Italia in particolare, ma verso tutta l'Eurozona in generale. Lo spread tra Btp decennali e i Bund equivalenti torna a superare ampiamente la soglia dei 500 punti base. Ma anche quella tra titoli di Stato che un tempo sembravano sicurissimi come quelli di Austria, Olanda, Belgio e Francia fanno segnare livelli record. Il differenziale di rendimento tra titoli di stato italiani e tedeschi si attesta in apertura di contrattazioni a 506 punti e arriva a toccare nella prima ora di contrattazioni quota 516 punti pari ad un rendimento del 6,9%. Poi un ulteriore accelerazione a quota 531,9 punti pari ad un rendimento del 7,03%. Solo dopo
le parole del segretario del Pdl Angelino Alfano, che annunciava il via libera al nuovo governo di Mario Monti, lo spread si attenuava ed ora veleggia intorno a quota 523. Inevitabili comunque le conseguenze sui Cds (credit default swap) italiani a cinque anni che hanno toccato il massimo storico a 600 punti base. I Cds, di fatto accordi tra compratore e venditore in cui si paga un premio in cambio della protezione rispetto ad un evento (ad esempio il default del debitore), sono spesso utilizzati con la funzione di polizza assicurativa o copertura per chi sottoscrive obbligazioni o, in questo caso, titoli di stato.
BORSE - Brutte notizie anche da Piazza Affari, dove l'apertura di seduta è in ribasso, con l'indice Ftse Mib che cede l'1,18%, a 15.281 punti e l'All Share a -1,06%. Poi la situazione è continuata a peggiorare: attualmente l'indice Ftse Mib è in calo del 2,04% dopo aver toccato anche -3%. Male anche le altre principali piazze europee. In questo momento Parigi cede l'1,84%, Francoforte l'1,69% e Londra l0 0,69%. Sul fronte valutario anche l'euro si indebolisce finendo sotto 1,36 dollari, a quota 1,3565.
ALLARME IN EUROPA - Lo spread in aumento, come detto, spaventa anche le altre piazze europee. Alta pressione sui titoli francesi, con uno spread ai massimi dalla creazione dell'euro a 183 punti. Il Portogallo viaggia a 963, la Grecia a 2669, la Spagna a 452. Ma la tensione sui titoli di Stato attraversa tutta l'Eurozona. La forbice Austria-Germania si divarica di 12 punti a 176, anche in questo caso il livello massimo dalla nascita dell'euro come quello che si registra rispetto ai titoli di Olanda e Germania, che sale a 62 punti e quello Belgio-Germania che vola a 302 punti, anche in questo caso valore record. «Il fatto che i rendimenti in crescita siano un problema che sta toccando anche Olanda e Austria, Paesi fino a poco tempo fa su livelli di rendimento simili alla Germania, è uno sviluppo particolarmente preoccupante» commenta d Nick Stamenkovic, strategist sui tassi per Ria Capital Markets. «Gli investitori cercano titoli tedeschi a causa di timori che non riguardano più soltanto Italia o Spagna ma il futuro della zona euro nel suo insieme» aggiunge Stamenkovic.
ATTESA UE PER MONTI - Da Bruxelles intanto si spera in una rapida soluzione della crisi italiana: «Aspettiamo di lavorare con Mario Monti e con il governo che formerà», dal momento che «le sfide da affrontare sono grandi», ha detto il portavoce del commissario agli Affari economici Olli Rehn, spiegando che ora «la palla è nel campo dell'Italia e sta a Monti calciarla». «Monitoreremo l'Italia molto, molto da vicino, perché i problemi di un paese sono i problemi di tutta l'eurozona», ha sottolineato poco dopo il presidente del Consiglio europeo Hermann Van Rompuy. C'è chi però, da Berlino mostra maggiore preoccupazione sul futuro dell'Italia. La situazione del debito italiana «sta diventando davvero seria, credo che ci stiamo avvicinando ad una sorta di crisi sistemica che ricorda il 2008» sottolinea invece Peter Bofinger, uno dei consulenti del cancelliere tedesco Angela Merkel, in un'intervista a Bloomberg Television.
ASIA - Traino negativo anche dai mercati internazionali. La chiusura di Tokyo, ad esempio, è stata negativa e l'indice Nikkei ha perso lo 0,72% a 8.541,93 punti, 61,77 punti in meno rispetto alla chiusura di lunedì.
Davide Giacalone lo scrive da MESI su Libero che confondere i problemi dell'Italia - veri e da risolvere - con quello che sta accadendo nel MONDO è , nella migliore delle ipotesi , idiozia.
Nella peggiore autentica, strumentale, malafede.
Che c'è? Non ridete più ?
Quello che sta accadendo in questi giorni allo spread,in attesa di un nuovo governo credibile(si spera entro il 18-11-2011),è un esempio di ciò che potrebbe accadere nei due o tre mesi necessari a formare un governo con regolari elezioni.Altro che 530 !!!!
RispondiEliminaMa ti sei chiesto chi ci ha portato in questo fallimento? DIMMELO.E VEDRAI CHE RIDO ANCORA:
RispondiEliminaLa polemica, a chi fosse sfuggito, s'incentra su un nodo semplice : la tempesta finanziaria si è calmata con le semplici dimissioni di Berlusconi ? Evidentemente NO. Quindi chi ha sostenuto il contrario, vaneggiando di diminuzione degli spread e di euforie della borsa SOLO per l'"effetto caduta Caimano" ha avuto TORTO. E questo lo dicono i numeri. Scrivere che sarebbe andata peggio...può darsi...ma non è PROVATO. Mentre il contrario SI. Doveva IMMEDIATAMENTE GIRARE IL VENTO. E così non è stato. Al secondo commentatore, non saprei cosa rispondere ? Chi governa ? Probabile, quindi Zapatero in Spagna, Papandreu in Grecia, Sarkozy in Francia...non conosco i nomi di tutti i premier, ma l'elenco potrebbe continuare. Siccome sono leader sia di sinistra che di destra, a me viene il dubbio che sia un SISTEMA, quello basato sul DEBITO, ad aver fallito.
RispondiEliminavolete vedere che se rimaneva quel clown come presidente del consiglio il divario tra i titoli almeno si dimezzava chissà con le sue barzellette che a pochi facevano ridere a molti invece facevano piangere a proposito mi fate sapere quando parte per antigua
RispondiEliminaMa non avete letto la parola d'ordine dei capi ? Ezio MAuro su Repubblica ? Ve dovete dà na calmata :D Bisogna fare governare Monti....
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