mercoledì 28 dicembre 2011

"E' LA MIA VITA: IO NE SONO IL RESPONSABILE"

Approssimandosi la fine dell'anno, avevo postato su FB una nota relativa alle riflessioni che questa data può suscitare, sempre che ci sia il tempo nella ricerca affannosa del viaggio o della festa last minute (ammetto di detestare il Capodanno....) .
Il post era questo:

 Si avvicina il 31 dicembre. C'è gente che ha la brutta abitudine di fare un bilancio al giorno - cosa sbagliatissima ovviamente - altri che evitano accuratamente di farne mai. Io qualche riflessione a fine anno tendo a farla. Penso a cose - persone - che ho perso. a quelle nuove che ho trovato ( o "recuperato"...). Ripensando a ciò che non ho più , cerco di capire se era giusto, inevitabile o se ho sbagliato e se posso rimediare. Qualora faceste anche voi un esame del genere, non fate l'errore di girare il "faro" di luce sugli ALTRI (hanno fatto, hanno detto...). Tenetelo fisso so VOI stessi. Altrimenti, ve l'assicuro, inutile fare bilanci. Sono truccati. Tanto vale non farne proprio. In tanti campano lo stesso. Anzi, MEGLIO;)

Varie adesioni e qualche commento. Il primo è stato di Aladino, nuovo e piacevolissimo amico del socialnetwork:
"Quanto e' vero Stefano, c'e'la brutta abitudine di adossare agli altri le cose che non vanno, come se noi fossimo esenti da qualsiasi colpa. Solo da una analisi seria sui nostri comportamenti, capendo quello che abbiamo fatto di buono o di sbagliato, puo' portarci a fare analisi serie, altrimenti, come hai detto tu, sono giudizi falsati."

Io ho voluto aggiungere, ed era francamente un atto (insolito vi assicuro) di umiltà, che a certe considerazioni ero giunto NON da solo e non da sempre, e avevo per questo scritto:

"Per non sembrare supponente Aladino, confesso che fino a poco meno di 10 anni orsono questo vizietto lo avevo anche io. Portato per l'analisi si, anche introspettiva. Però al momento delle valutazioni più personali, e quindi più importanti, sto faro "inquisitorio", fastidioso, ero bravo - come tutti - a scansarlo da me stesso. Meglio puntarlo sugli altri. Poi arrivò un uomo molto saggio che me lo spiegò bene: "non stia troppo a chiedersi perché qualcuno fa o dice certe cose. Si chieda piuttosto perché LEI reagisce come fa". IN fondo è semplice.....(invece NO, non lo è affatto, e infatti quasi nessuno LO FA :((("
A questo punto mi aspettavo una qualche contestazione che è puntualmente arrivata ma da dove NON Me l'attendevo. Non dico che si è trattato di un "fuoco amico" ma quasi. E si perché Stefania, mia compagna di banco nel lontano 1974 , liceo classico Augusto, è una delle poche donne che conosco che non si piange addosso. Almeno, con me non lo fa. Eppure stavolta ....:
"CONSIGLI per i BILANCI: fate attenzione a non esagerare nemmeno in senso TROPPO contrario a voi stessi.. gli effetti collaterali potrebbero divenire, col tempo, altrettanto devastanti... a volte non è stata SOLO e TUTTA COLPA VOSTRA... Se la pensate così sappiate che anche in questo caso il "Faro" non è ragionevolmente posizionato, vi illumina poco e male... Ma le giuste misure, si sa, sono le più difficili da scorgere chiaramente, nella penombra di una luce troppo fioca... da trovare principalmente... perché spesso quel raggio di penombra, non ci aiuta granché... IO ho smesso di pensare... che sia SEMPRE stato tutto per colpa MIA... le colpe degli altri esistono, a volte..."

Ecco prendo spunto da questo per spiegarmi meglio, se riesco. Il guardare dentro se stessi NON è un esame necessariamente autocritico, teso alla "colpevolizzazione"!!! Il senso di colpa, oltre una certa soglia di giusta autocoscienza se si è fatto qualcosa di male, è una nevrosi, mica un BENE!!!.
La parola è diversa ed è CONSAPEVOLEZZA, con conseguente ACCETTAZIONE.
La COLPA non c'entra nulla. Il mio saggio maestro cercava di indurmi a CAPIRE perché se certe cose non mi stavano bene , nelle persone, nelle relazioni, io, invece di prendere atto , dopo confronti, discussioni, anche SCONTRI aspri, della IMMODIFICABILITA' della situazione, invece di fare la cosa più sensata, e cioè ANDARMENE, RESTASSI.
Non mi voleva colpevolizzare per questo!!! MA farmi semplicemente capire che QUELLA ERA LA DOMANDA!!!! SOLO QUELLA. 
Il perché il nostro amico, amante, parente. socio, direttore,mister fa o non fa quello che noi vorremmo purtroppo, oltre un certo punto, è inutile continuare a sviscerarlo. Alla fine, bisogna prendere atto e decidere NOI che fare, visto che la situazione è questa e non sarà mai un'altra. 
Ecco, qui scatta il BLOCCO. NON CI RIUSCIAMO. NON DECIDIAMO. E RESTIAMO FERMI. A sperare in un miracolo. CHE SIA L'ALTRO A CAMBIARE!!! Che poi perché lo dovrebbe fare non è dato sapere.....visto che noi, che stiamo MALE in quella situazione, non riusciamo a fare un millimetro (a meno che FARE non sia LAMENTARSI, perché allora avoglia che si fa!!!).
Non c'è COLPA in questo, ma un DISAGIO EMOTIVO si. Assolutamente. E sperare che ce lo risolva chi NON ne è causa (come pensiamo) ma sicuramente megafono, è piuttosto penoso.
Il mio saggio maestro mi rammentava il racconto che Edipo fa della sua tragedia. Lui che spiega come fosse stato il FATO a farlo sopravvivere al padre che lo voleva morto, ancora  il FATO ad armarlo contro il padre e sempre  il FATO a farlo giacere con la madre ..Alla inevitabile domanda : "Ma se tutto questo è accaduto perché era il FATO che lo aveva stabilito, perché ti sei punito accecandoti e condannandoti all' esilio?".
Ed Edipo risponde:
PERCHE' E' LA MIA VITA E IO NE SONO IL RESPONSABILE .

2 commenti:

  1. Complimenti, un esame ed un ragionamento adulto.
    Non è un giudizio sulla tua personalità che dal blog, dalla tua cultura, dalle tue numerosissime letture, dalla tua professione, ecc. segnala moltissimi altri segni di maturità, è solo la MIA sensibilità ad avvertirlo come tale.
    La mia scarsa dimestichezza con il mezzo non mi ha ancora consentito di iscrivermi tra i followers del Camerlengo ma prima o poi ci riuscirò. Nel frattempo in due giorni (ho saputo dell'esistenza del blog solo tre giorni fa) ho letto quasi tutto l'arretrato (escluse le rubriche Calcio e Sport).
    Commento con me stesso e non (ancora) un giudizio: Bravo 'sto ex ragazzo, sempre un po' narciso ma bravo, complimenti!!! D'ora in poi sarai tra le mie "poche" letture.
    Una domanda, giustificata dalla mia inguaribile e, nella vita molto scomoda e dannosa, tendenza a ricercare ed essere stimolato da chi non la pensa come me piuttosto che da quelli che concordano e approvano; perchè tra le "Reazioni" non c'è una casella del tipo "scarso" o "noioso"? Preciso che leggendo tutto quello che ho già letto nel blog non avrei, fino ad ora, mai segnato una casella del genere ma se fossi io l'autore del blog sarei interessato soprattutto a quelle caselle. Per ora un sorriso ed un plauso.

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  2. Il bel commento che leggo sopra credo sia di mio zio Claudio, fratello di mia madre, giovanotto di cui da bambino e fino alla prima adolescenza subii il fascino. Poi divenni più "critico"... Sapendo la sua predisposizione a sinistra, sono vieppiù meravigliato e contento della buona impressione del "Camerlengo" . Quanto all'impostazione del Blog, da quel pochissimo che ne so (il mio administrator è la Zarina, al secolo Emanuela D'Amico, che me lo ha "creato", e me lo "corregge" e sorveglia ! :))) ) si tratta di scegliere tra format sostanzialmente già predisposti, sui quali le possibilità di intervento sono assai limitate. Detto questo, aggiungere un "Non mi piace" (che manco su FB c'è...) io lo farei, però il problema resterebbe : non avrei un giudizio critico "costruttivo", stimolante, sul quale riflettere. Questo viene dai "commenti", e infatti quelli sono apprezzatissimi ( e ne ho avuti di severi e documentati). Meno quelli troppo di pancia, che comunque sono sempre stati conservati e ai quali ho provato anche a rispondere. L'unica censura riguarda l'educazione. SU quella evidentemente non si può transigere, e i , rarissimi devo dire, commenti sboccati e livorosi sono stati cancellati.

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