Ieri avevo pubblicato un articolo di Pierluigi Battista dedicato alla notizia della condanna di Giuseppe Caldarola, senatore del PD e giornalista, che aveva criticato causticamente la vignetta satirica di VAURO su Fiamma Nirenstein e per questo querelato.
I fatto sono del 2008, la sentenza di questi giorni (e fin qui, tutto normale, più di tre anni per una sentenza di primo grado ci stanno tutti).
Ed è una sentenza di CONDANNA.
La motivazione della sentenza ancora non si conosce (o almeno non sono ancora riuscito a trovarla, ma ci riuscirò!) e quindi i giudizi devono essere sospesi.
Per ora diciamo che l'accusa di Vauro di essere stato calunniato/diffamato per antisemitismo è stata ritenuta fondata.
In attesa del parto del giudice, delle perplessità sulla vicenda ci sono già.
1) Vauro si difende dalla sanguinosità di certe sue vignette utilizzando lo scudo del diritto di SATIRA.
2) Uno degli strumenti più criticati e odiati da giornalisti , specie quelli satirici, è la QUERELA per Calunnia e/o diffamazione
3) Vauro, che con la sua satira offende SEMPRE, si risente per la critica satirica che viene fatta alla sua vignetta da Caldarola, e QUERELA. Come a dire ...io SI, gli altri NO
4) Alla fine del processo il Pubblico Ministero chiede l'assoluzione per Caldarola. Succede ASSAI raramente. Ma il Giudice non accoglie la richiesta della Pubblica Accusa (è nei suoi poteri per carità) e Caldarola viene condannato
Allora, siccome i diritti di esprimere il proprio pensiero e di critica sono tutelati dalla nostra Costituzione, all'articolo 21 (e infatti Vuro se ne giova, calcando anche la mano perché LUI è uno che fa SATIRA....), e la Pubblica Accusa aveva ritenuto che non si fossero varcati i confini che delimitano questi diritti, siamo tutti ben curiosi di conoscere le motivazioni del Giudice.
Nel frattempo Caldarola scrive la sua che di seguito leggiamo:
Ho criticato Vauro e un giudice mi ha condannato
Sono stato condannato per aver criticato Vauro. In questa vicenda vi sono più aspetti singolari. Innanzitutto il processo. Vauro è un disegnatore satirico che va giù con la mano pesante e che rivendica il diritto di farlo. È capitato però che di fronte a un articolo satirico a lui in parte dedicato abbia ritenuto opportuno querelare. Ricordo i numerosi casi, ad esempio la querela di D’Alema a Forattini, in cui si sollevò scandalo contro chi intendeva rivalersi in sede giudiziaria di una rappresentazione satirica. Si disse che era la negazione del diritto di satira. Vale in un senso solo.
Veniamo al fatto. Vauro dedica una vignetta a Fiamma Nirenstein, una giornalista che si batte con passione contro l’antisemitismo e per Israele, disegnandola con il naso adunco e la stella di Davide cucita, proprio cucita come nelle terribili immagini che conosciamo e di cui si parlerà nel giorno della memoria, sul petto. Il titolo è “Fiamma Frankenstein”. La vignetta crea stupore e dolore nel mondo ebraico. Da tutto il mondo vengono proteste. Per una buona ragione. Il naso adunco è la tipica rappresentazione che si dà degli ebrei. Ricordo solo che il primo numero della “Difesa della razza”, il periodico fascista con l’obiettivo indicato nel titolo della testata, si apre, per esaltare le differenze razziali, con una sovrapposizione di tre foto: una persona ariana, un nero e un bianco con il naso adunco. È l’ebreo. La stella di Davide cucita sui vestiti è il simbolo della malvagità nazista.
Perché Fiamma si merita questa attenzione particolare? Perché si è presentata in lista alle politiche con il PdL. Cioè con un partito opposto a quello che io voto. In quella lista figurano la Mussolini e Ciarrapico, mi oppone durante il processo l’avvocata di Vauro, come può un ebrea essere in lista con loro. E mi chiede: che cosa dicono le comunità ebraiche di fronte a questo fatto? Spiego che le comunità ebraiche organizzano e difendono, a giudicare da questo processo il loro compito è sempre più difficile, i cittadini di religione ebraica che restano ovviamente liberi di scegliere politicamente dove stare. Un ebreo è innanzitutto un cittadino uguale agli altri che ha di diverso solo una religione e una tradizione culturale. Invece no.
Mesi dopo la vignetta scrivo un corsivo sul “Riformista” sotto il titolo di questa stessa rubrica di oggi, “Mambo”, in cui ironizzo sulla sinistra radical e metto una frase di critica contro la vignetta di Vauro sostenendo che è come se avesse scritto “sporca ebrea”. Da qui la condanna. Se le cose hanno una logica, in questo caso essa è questa: si può rappresentare legittimamente un cittadina italiana indicandone la religione attraverso la propria trasfigurazione con il naso adunco e la stella di Davide, non si può criticare questa vignetta con un testo ironico che interpreta il giudizio di Vauro. L’ebreo di destra è interpretabile e rappresentabile razzialmente, malgrado non abbia il naso adunco né giri con la Stella di Davide, non si può dire che tutto ciò porta alla mente l’anatema sugli ”sporchi ebrei”.
Da oggi quindi si può connotare razzialmente un cittadino italiano di razza ebraica se non si condividono le sue opinione politiche ma non si può criticare questa rappresentazione abnorme con una critica che usa lo stesso paradigma della semplificazione polemica. La sentenza investe due diritti, conculcandoli. Il primo riguarda gli ebrei e dice loro: siate politicamente corretti (rispetto a chi e a che cosa?) altrimenti è giusto che vi raffigurino come una razza. Il secondo dice che la satira va bene ma la satira della satira no. L’Italia di oggi è tutta qui. La condanna non mi fermerà nel combattere gli stereotipi contro gli ebrei a destra come a sinistra ( a proposito se l’avesse fatta Casa Pound quella vignetta che cosa avrebbero detto i miei amici e compagni di sinistra ?). Resta l’amarezza per un paese in cui la satira scrive giustamente quello che gli pare, i politici si insultano con scarsa dignità fra di loro, e vengo condannato io perchè di fronte a un naso adunco e a una stella di Davide ho scritto un frase che Vauro contesta.
Vorrei solo segnalare di quella vignetta il dato politico culturale che dovrebbe far riflettere. È l’associazione che c’è nella vignetta della stella di Davide con il fascio littorio. Cioè il rovesciarsi dell’ebraismo nel suo contrario. E’ la stessa tesi di quelli che sostengono che Israele sia la negazione delle ragioni per cui è nata in quanto è uno diventato uno Stato oppressore e di tipo nazista. La giurisprudenza sembra dar ragione a questa tesi. Fiamma Nirenstein che vive scortata per le minacce mortali ricevute può essere insultata tranquillamente. Gli ebrei sanno che da oggi hanno tutti loro il naso adunco e quella stella di Davide gli può essere cucita addosso se non si comportano politicamente bene. Contro questa cultura io mi batterò, nella sinistra contro una certa sinistra. Da molti anni, nella mutevolezza delle opinioni, è questa la mia stella polare. Ora io e Polito, all’epoca direttore del “Riformista”, siamo stati condannati. Ad una pena pecuniaria. Preferisco il carcere. E lo chiederò.
Questo l'articolo, che in gran parte condivido, fermo restando che desidero leggere personalmente le motivazioni di questo giudice.....
Riporto di seguito alcuni commenti che sono stati postati sull'articolo in questione...
"Capisco che Caldirola voglia crearsi crediti presso la lobby più potente al mondo, ma il suo commento non ci stava proprio, poichè utilizza sempre lo stesso "trucchetto" che gli ebrei vittimisti usano, ovvero tacciare di antisemitismo coloro che criticano Israele o un ebreo. Quest'ultimo è scorretto e CAldirola dovrebbe imparare l'onestà intellettuale e non i sofismi per tacitare chi non la pensa come lui.
Insomma, una volta tanto, il giudice ha ragione (ed in Italia è assai raro!)"
Insomma, una volta tanto, il giudice ha ragione (ed in Italia è assai raro!)"
" ecco vai in carcere, penso che Israele e l'essere di confessione ebraica siano 2 cose differenti.Abbiamo presente l'operazione Piombo fuso, la striscia di Gaza.
Io mi schiero.. sto con Vauro"
"Il senso della vignetta è chiaro: se ci si scaglia contro il supposto antisemitismo dei filo-palestinesi e ci si candida coi fascisti si è degli ipocriti."
"Le marchette si pagano ah ah ah ah"..........
Bello no ?
Una voce saggia, sia pure piuttosto isolata, si è però levata e voglio chiudere con questa, come motto di speranza...
"Ricordo ai lettori che il punto di fondo è che Caldarola è stato condannato da un tribunale per aver criticato. Condannato da un giudice.
Vi piacciono le sentenze contro la libertà di opinione ed espressione?"
C'è anche un commento che sostiene che quello di Vauro non è antisemitismo perché la Nirenstein avrebbe effettivamente il naso adunco (e linka una foto). Come dire... "non sono io antisemita, è lei che è ebrea!"
RispondiEliminaSi vede che chi scrive non ha letto mezza pagina nè seguito 5 minuti del dibattimento. La signora Nirenstein ha infatti affermato una cosa falsa, che Vauro era stato punito dall'ordine dei giornalisti per la vignetta, cosa non vera. così come era non vero che che Vauro abbia mai detto di alcuno "sporca ebrea", come invece Caldarola voleva far credere. Ragion per cui gli è stato imposto di pagare a Vauro ben 25.000 euro!
RispondiEliminapreciso: la signora, sentita dal giudice, disse, "mi sembra sia stato sospeso" la sanzione più grave per un giornalista. ma la circostanza era palesemente smentita dai fatti. attendiamo comunque le motivazioni!
RispondiEliminaChi scrive, aspetta. FOrse anche chi commenta potrebbe farlo. Ne riparleremo poi. Caldarola ha spiegato lo "sporca ebrea" cosa fosse : quello che la vignetta poteva evocare. Ironicamente ha "sottotitolato" la vignetta stessa. A me pare plausibile. La vignetta ha offeso la Nirenstein, e tantissime persone della sua razza. Questo è un fatto. Vauro dice che può farlo perché la sua è SATIRA. E va bene. Criticarlo, facendo della contro satira, no. Vedremo perché. Io sul processo non sono entrato, proprio perché non l'ho seguito. E in tante parti dell'articolo c'è scritto : aspettiamo.
RispondiEliminaPerò bisognerebbe saper leggere.
e sempre aspettando la sentenza per esteso, qualcuno che s'incazza c'è....
RispondiElimina"Il presidente del Congresso Ebraico Mondiale (Wjc), Ronald S. Lauder, ha espresso oggi 'sdegno' per la condanna di Peppino Caldarola per un articolo in cui criticava la vignetta dal titolo 'Fiamma Frankenstein' che ritraeva la parlamentare Fiamma Nirenstein con naso adunco, fascio littorio e Stella di David. Vauro, l'autore della caricatura pubblicata sul Manifesto il 13 marzo 2008, durante la campagna elettorale, e' stato assolto dallo stesso tribunale dall'accusa di antisemitismo, e Lauder definisce la sentenza 'una farsa e un insulto'.
'Mentre l'uomo che difende una donna ebrea viene multato, l'autore di questa vignetta sfacciatamente antisemita viene assolto e riceve via libera dalla corte per continuare a iniettare veleno nel dibattito politico in Italia', dichiara il presidente del Wjc. 'Nirenstein - dice ancora Lauder nella sua reazione - e' un eccellente legislatore che non si ritrae dal fare battaglie politiche. Sebbene chiunque abbia il diritto di essere in disaccordo con le sue idee, nessuno puo' usare contro di lei il fatto di essere ebrea e di impegnarsi per il benessere di Israele. Le caricature antisemite o razziste non hanno nulla a che fare con la satira, ne sono ben lontane; sono semplicemente spregevoli'.
Lauder definisce 'molto preoccupante' che il giudice abbia sostenuto il diritto di insultare un ebreo usando la vecchia iconografia antisemita ma negando il diritto di un giornalista di accusare il vignettista di essere antisemita. (ANSA)."
grazie Camerlengo per la tua discussione su questa notizia. Personalmente provo orrore per questa ingiustizia ma soprattutto perchè questi eventi portano alla luce l'odio indiscriminato, camuffato da una o da un'altra ragione che si annida fra di noi. Il rapporto sull'antisemitismo segnala proprio questo: 40% degli intervistati hanno espresso sentimenti ostili al popolo ebraico. questo significa 4 persone su 10. si ha paura, in queste condizioni. fiamma nirenstein ha tutto il mio appoggio. Caldarola, la mia massima ammirazione.
RispondiEliminaProbabilmente tra le motivazioni che immagino aspetterai con ansia per vedere se "c'hai ragione te", ci sarà il fatto che Caldarola ha lasciato intendere che la sua interpretazione "N. disegnata così è una sporca ebrea" fosse in realtà intenzione e affermazione esplicita di Vauro. Chissà, abbi pazienza e vedremo se è così...
RispondiEliminaE' un dato di fatto che certa sinistra da un po' di tempo soffia sul fuoco dell'antisemitismo, e ci sono mille modi di farlo. Una cosa vile,inutile scantonare, ed hanno ragione gli ebrei ad indignarsi ed allarmarsi, la viltà si porta dietro pericoli e stupidità. Questa maledetta passione italiana di tifare, tanto utile per chi volesse trarre profitto da certe situazioni, impareremo mai, capiremo mai che la politica di un Paese prescinde dalla gente comune che ne fa parte? Ed arriveremo mai a capire che gli Ebrei Italiani, SONO ITALIANI. Punto. E' tanto difficile capirlo? Siamo nati tutti , cresciuti, vissuti qui in questo Paese, ma niente impedisce che gli ebrei possano amare anche Israele, le loro tradizioni,ricordare la loro terribile storia. Con che coraggio, dico io si arriva da un po di tempo in qua a tanto astio stupido ed inutile da usare a piene mani nella contrapposizione politica? Trovo la cosa estremamente spaventosa , robaccia da secoli bui.
RispondiEliminaMarista Urru