Erano gli anni dell'impegno civile, della demolizione e demonizzazione della società borghese, e molti giovani giudici pensarono che fosse un dovere anche della magistratura, uno dei poteri dello Stato, dare un contributo diretto e che le leggi "sbagliate", perché ritenute ostili ad un certo tipo di società e di classe, andassero disapplicate. Al contrario, quelle gradite, estese nella loro applicazione oltre ogni ragionevolezza (nasce lì l'imbarbarimento giurisprudenziale dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori, diventato totem della illicenziabilità qualunque cosa il lavoratore possa aver fatto).
Applicare la Legge non fu considerato più sufficiente, e certi procuratori pensarono che loro erano chiamati a fare GIUSTIZIA. La loro però....E sì perché l'ambizione ideale sarebbe anche bella , "fare giustizia", ma forse un po' presuntuosa....probabilmente per questo che più modestamente ma realisticamente sarebbe già oggetto di gratitudine assoluta che si limitassero a curare - loro in testa - l'osservanza della Legge.
Il risultato si vede quale sia. I cittadini non credono più nell'imparzialità dei Magistrati (roba che fino a 30 anni fa erano insieme al Capo dello Stato e all'Arma dei Carabinieri considerati l'istituzione più sana del paese...), e le sentenze sono giuste o sbagliate in funzione della "parte " che hanno soddisfatto.
Da qualche mese a questa parte Travaglio, che per anni era stato il paladino dei giudici contro l'"attacco" berlusconiano, è diventato il loro censore più virulento, roba che manco Ghedini e la Santanché messi insieme !! Per non parlare di quella povera maschera di Di Pietro.
Vani, negli anni, si sono rivelati gli appelli dei Primi Presidenti della CAssazione e del Presidente della Repubblica (che è anche presidente del CSM) perché i magistrati ricordassero che il loro diritto di cittadini, e quindi la loro libertà di espressione, andava conciliata con la delicatezza e il prestigio del loro ruolo, l'importanza che i cittadini potessero SEMPRE contare sulla imparzialità del giudice designato a giudicarli.
E quindi no alle apparizioni in tv, alla esposizione mediatica, alle polemiche...
Ora, c'è qualcuno che sano di mente avrebbe mai voluto come PM uno come Di Pietro, De Magistris (per fortuna passati alla politica, dove se non altro la gente può NON votarli) o oggi il Dr. Woodcook o , peggio, il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia ??
Facci dedica a quest'ultimo la sua quotidiana "filippica", che francamente mi sento di sottoscrivere integralmente.
Buona Lettura
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