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Diminuiti quelli, la gente si rivolta, usando, almeno per il momento, il voto.
Qui qualcuno ci dovrebbe spiegare se hanno ragione gli economisti, che dicono che il welfare europeo non è più sostenibile, causa anche la concorrenza globale dei paesi che manco sanno che vuol dire quella parola (Cina, India, Brasile, Russia, Sud Africa) nonché la crisi energetica, con costi sempre maggiori per accendere le nostre cosucce (auto, case, industrie) e quella demografica, determinata non dalla natalità ma dall'invecchiamento.
Insomma, non esportiamo più nel mondo come prima, a casa nostra i prodotti nazionali soffrono la concorrenza di quelli esteri, tutto costa di più e la gente muore troppo tardi. Suona brutale ma la sostanza è questa.
Pertanto, non essendo più ricchi come prima (anzi, qualcuno è tornato povero) dobbiamo ridimensionarci.
E NESSUNO lo vuole fare, e quindi vota contro chiunque gli fa questo discorso.
Allora c'è da sperare che abbiano ragione gli altri, che dicono che tutto questo rigore non è necessario, che bisogna piuttosto pensare alla crescita: torniamo a produrre di più, a vendere quello che produciamo (che se no è tutto un cavolo), le maggiori entrate faranno salire naturalmente anche quelle dell'erario e vivremo tutti felici e contenti.
Bellissimo. Perché non si fa? Perché per vendere di più bisogna essere competitivi e concorrenziali, e noi, con il costo del lavoro e il livello di imposizione fiscale che grava sulle imprese, NON Lo siamo. Non certo con economie che viaggiano con una zavorra (che tale è per la competitività il duo malefico citato) che i BRICS (le iniziali dei cinque paesi che si stanno impadronendo dei mercati mondiali) non hanno.
Ma sta concorrenza è proprio obbligatoria? Operare coi dazi per i prodotti non europei? mmmmm, una guerra siffatta dove porterebbe Non so rispondere. Stampare carta moneta all'infinito? Aumentando gli stipendi, le retribuzioni, le assunzioni, tanto poi si paga con il denaro stampato? Pare che così facendo il denaro diventi carta straccia. Accadde a Weimar negli anni 30, dove per una pagnotta di pane dovevi portarti appresso una carriola di marchi. Infatti arrivò il Nazismo. Per questo i tedeschi hanno l'incubo dell'inflazione (il fenomeno descritto) e rompono così tanto con i conti in regola.
Però anche a loro piace poco stringere la cinghia, anche se meno di noialtri, e così punirono Schroeder , che ebbe il coraggio (Lui sì caro Bersani...a fatti, NON a parole) di varare una riforma del lavoro che ridusse le agevolazioni cui i tedeschi erano abituati ma gli consentì di reggere meglio alla tempesta della crisi attuale. E allo stesso modo oggi puniscono la Merkel, che perde tutte le elezioni amministrative che si stanno presentando, in attesa di quelle politiche dell'anno prossimo.
In Francia, i candidati NON di sinistra alle presidenziali hanno totalizzato oltre il 45% dei consensi mentre la sinistra, socialisti e "comunisti" insieme, hanno sfiorato il 40% . Vedremo tra un mese, alle politiche, se questo andamento sarà confermato, con un Hollande che si potrebbe ritrovare, come Obama, con un Parlamento NON amico.
Per il momento, più che vincere la sinistra, ha sicuramente perso Sarkozy, e a noi italiani, di ogni colore e bandiera, NON dispiace.
In Grecia, non ne parliamo nemmeno. I partiti tradizionali, che dal ritorno della democrazia post colonnelli, hanno sempre superato - sommati - l'80% del voto elettorale, oggi non arrivano al 35!!! (19 i conservatori - moderati, 13 il Pasok, i socialisti). Ma il voto è frastagliato, con un 40% di non votanti, e con gli altri quattro partiti entrati in parlamento che hanno come unica cosa comune il NO all'Europa...
In Spagna i socialisti del post Zapatero hanno preso un calcio al sedere che ancora fa male. Ma se si rivotasse DOMANI, perderebbe anche il partito popolare, per le stesse identiche ragioni.
La riprova in GB, dove Cameron ha vinto le politiche due anni fa e oggi ha perso le amministrative.
CHI GOVERNA PERDE.
Perché la gente vuole continuare a vivere come ha fatto negli ultimi decenni.
O gli si dà questo, o puniranno TUTTI coloro che gli diranno che "non si può più fare".
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