Altra caratteristica comune è il brutto carattere. Mentre il neo presidente francese appare in genere pacioso (anche se c'è chi giura che sia molto permaloso e anche vendicativo...), non così la prima moglie, e madre dei suoi quattro figli, e tanto meno la seconda.
Anzi, la Valerie, assai gelosa, anche retroattivamente evidentemente, ha finito, causa questo diffuso ma pur sempre poco nobile sentimento, per fare un autogol clamoroso: spedire via Twitter durante le ultime elezioni politiche francesi un messaggio in cui invitava i socialisti francesi a votare per il candidato rivale alla Segolene, che infatti è rimasta trombata (nel senso politico e deteriore del termine).
Apriti cielo!! Hollande si è molto risentito della cosa, i due pare che abbiano litigato di brutto, e certo non è intervenuta a migliorare le cose la decisione dei figli del presidente di chiudere ogni rapporto con la compagna del padre per la sua meschinità nei confronti della madre.
Io sto dalle parte dei ragazzi. E voi?
Ecco la notizia di cronaca
Perfetto l'inchino, perfetti gli abiti Dior
disegnati con paradossale sobrietà (e prima dei deliri antisemiti) da John
Galliano: il 26 marzo 2008, al castello di Windsor, Carla Bruni-Sarkozy era
stata una première dame perfetta, capace di incontrare Elisabetta II senza
mettere in imbarazzo - anzi, facendo inorgoglire - il marito presidente della
Repubblica Nicolas Sarkozy. Oggi il successore all'Eliseo François Hollande
attraversa la Manica per la sua prima visita di Stato in Gran Bretagna e alle
16 è atteso al castello di Windsor per il momento solenne del saluto alla
regina. Ma Valérie Trierweiler, la difficile e gelosissima compagna del
presidente, non lo accompagnerà: la première dame perfetta, stavolta, è colei
che resta casa.
Non è questione di
«presidenza normale» dopo gli eccessi glamour dei Sarkozy, e non si tratta
neppure di contenere la delegazione in tempi di tagli alle spese di
rappresentanza: il punto è che Valérie Trierweiler, dopo il catastrofico tweet
del 12 giugno, è pressoché sparita dalla scena pubblica. Quel giorno, la
signora litigò furiosamente con Hollande reo di sostenere alle elezioni
legislative Ségolène Royal (madre dei suoi quattro figli), e decise di far
vedere di che pasta fosse fatta scrivendo un messaggio di sostegno a Olivier
Falorni, avversario della Royal. Centoquaranta caratteri con i quali
Trierweiler si dimostrò donna forse indipendente e di carattere - questa doveva
essere l'intenzione -, ma anche gelosa e insicura, priva di rispetto per il
presidente, vendicativa e incapace di capire l'importanza e la delicatezza del
ruolo.
Seguirono cinque
giorni in cui i due non si rivolsero la parola, e settimane nelle quali la
giornalista di Paris Match è rimasta sempre a Parigi mentre il presidente ha
viaggiato negli Stati Uniti e in Messico, per due volte a Roma, e nelle più
vicine Bruxelles (per il vertice sull'euro) e Reims, domenica, per la cerimonia
dei 50 anni della riconciliazione franco-tedesca. In tutte queste importanti
occasioni diplomatiche all'estero, Trierweiler non si è mai vista. È apparsa
solo una volta, all'Eliseo, durante la visita di Aung San Suu Kyi: in disparte,
e senza accompagnare l'ospite fino al cortile come è d'uso.
SEGOLENE ROYAL |
Con crudele
coincidenza, in questi giorni è uscito un po' in sordina il libro François
Hollande presidente, 400 giorni dietro le quinte di una vittoria , con le
fotografie di Stéphane Ruet e le didascalie scritte dalla stessa Valérie
Trierweiler. Decine di immagini della campagna elettorale: Valérie in auto con
François, in aereo con François, assieme a François da candidato e poi da
presidente, a Parigi, a Tulle in Corrèze, a Cluny, negli angoli più sperduti della
Francia. La differenza con la distanza di oggi balza agli occhi. Non manca
un'immagine del meeting di Rennes, quando Hollande e Royal salirono assieme sul
palco, con questo testo di accompagnamento: «Sì, l'uomo che amo ha avuto una
donna prima di me. E si dà il caso che sia stata candidata all'elezione
presidenziale. Me ne faccio una ragione». Mica tanto, visto che la sera della
vittoria, sul palco della Bastiglia in festa, Hollande baciò affettuosamente
sulla guancia tutti gli alti esponenti della gauche, Ségolène compresa, e pochi
istanti dopo Valérie gli ordinò «adesso baciami sulla bocca».
Dopo il tweet, i
figli di Hollande hanno rotto i rapporti con la nuova compagna del padre. Il
presidente potrebbe per la prima volta parlare ai francesi di quel che accade
nelle private stanze dell'Eliseo nell'intervista televisiva di sabato 14
luglio, giorno della Festa nazionale. A riprova che, presente o assente,
Trierweiler è ormai un affare di Stato.
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