E la prevenzione , come in alcuni ambienti è purtroppo di gran moda, non è strumentale e organizzativa , ma giudiziaria e repressiva. Un po' come quei dementi de "intercettateci tutti!". Per avere un paese cd. ETICO, sono pronti a rinunciare e a farci togliere le libertà fondamentali, INVIOLABILI (art. 15 della Costituzione: ripassare prego), come appunto è il diritto alla riservatezza della corrispondenza e delle comunicazioni
Io sono piuttosto d'accordo nel pensare che in un paese dittatoriale ci sia più ordine e meno crimini. Il riconoscimento dei diritti individuali (oltreché politici), con tutti i loro orpelli di garanzie, sono una gran scocciatura e uno stato di polizia ha sicuramente dei vantaggi sul lato della sicurezza (della corruzione non direi, nell'URSS i boiardi di Stato erano corrotti fino al midollo, notoriamente, però ci si consolava che fossero in fondo pochi, rispetto ad una popolazione di centinaia di milioni di sudditi).
Noi italiani del resto, una certa attitudine ai regimi ce l'abbiamo...siamo stati gli inventori del fascismo, e negli anni '30 il consenso al Duce era pressoché unanime. Poi si è persa la guerra, e allora trovare un fascista, delle decine di milioni, è stata un'impresa...
E così Sartori parla di "arresti preventivi" dei soggetti che si sospetta incendiari....
Caro Maestro, la cosa triste è che se andassimo a fare una verifica, scopriremmo che la maggioranza sta con Sartori !! Nell'ottica mercatista (quello delle verdure, non quello delle borse finanziarie) del "male non fare, paura non avere", qualunque norma liberticida viene approvata. La gente pensa che tanto, non toccherà mai a lei subire le conseguenze..."e che sono un piromane io?". Non accorgendosi che in questo modo, accetta un principio che si estenderà a ogni campo della vita sociale.
Ne parlerò altrove, ne accenno qui. Ieri sera, su RAI2 (quindi non nei canali mediaset, sospettati di essere schierati per volere del "padrone" contro la magistratura), va in onda da un po' una istruttiva trasmissione. Ne ho già scritto. Si titola "PRESUNTO COLPEVOLE". Parla di errori giudiziari, e solo ieri ne sono stati raccontati TRE. Tre persone che si sono fatti mesi se non anni di prigione preventiva, per essere poi assolti per non aver commesso il fatto. Saranno risarciti dallo Stato (cioè da NOI!!), non da coloro che li hanno inquisiti ma soprattutto ARRESTATI, prima del processo, di una condanna definitiva.
Quelle tre persone erano un commerciante, un geometra, un pensionato.
Gente come NOI.
Pensateci qualche volta.
Ed ecco la nota del Maestro
Ogni anno, almeno da quando io sono nato, l'estate è più calda dell'inverno.
E con il caldo
dell'estate puntuali arrivano gli incendi "estivi".
E con gli incendi
"estivi" con altrettanta puntualità i quotidiani, esauriti gli
argomenti dell'afa , dell'esodo e del controesodo, della riforma della legge
elettorale, dell'aumento dei prezzi e della crisi psicologica da rientro dalle
vacanze, afforntano il problema della EMERGENZA e della necessità di
intervenire per giustamente punire chi distrugge ettari ed ettari del
territorio.
Ma trattandosi di
EMERGENZA l'approccio mediatico è sempre e non può che essere irrazionale: a
leggere certi articoli lo sprovveduto è portato a credere che in Italia si
possa liberamente appiccare fuochi e distruggere boschi e che, per questo, vi
sarebbe urgenza di interventi legislativi repressivi.
Poco importa che le
leggi già esistono e sono state già modificate : l'importante è solleticare
l'istinto forcaiolo del (famoso nella giurisprudenza ex art. 595 c.p.) lettore
medio.
Alcune estati fa ci
fu perfino un buontempone che , per far cessare l'EMERGENZA incendi, invocò non
l'acquisto dei Canadair , ma l'immediata riapertura del parlamento.
In questo clima
poteva passare insosservato e finire nel mucchio delle lettura da spiaggia,
l'ennesimo editoriale di invocazione di misure urgenti, se non fosse accaduto
che a scrivere nella pagina principale del Corriere della Sera , con richiamo
in prima pagina, fosse un autorevole studioso, quale certamente è il Prof.
Giovanni Sartori.
Il quale quando
scrive di Porcellum e di argomenti analoghi appare certamente meritevole di
attenzione e di rispetto, al di là della condivisione o meno delle sue opinioni
(anche se - obiettivamente - è un pò stucchevole la reiterata espressione
autoincensante "come avevo detto e previsto io").
Ma quando il Nostro
si avventura in temi di riforma del codice penale o del codice di procedura
penale , continua sicuramente a meritare rispetto , come si conviene ai
professori ed alle persone anziane. Ma deve anche essere aspramente censurato
per le sue idee degne di un paese dittatoriale.
Quando "c'era
lui", avrà ricordato il politologo prof. Sartori, in occasione di
ricorrenze o di manifestazioni, si procedeva all'arresto preventivo dei
"sospetti" e/o potenziali avversari (ricordate l'episodio di
Amarcord?) . Finita l'EMERGENZA i malcapitati potevano tornare a casa , magari
dopo una bevuta di un pò di oilo di ricino: utile secondo i gerarchi come
umiliazione del dissidente e come "prevenzione".
Come dunque evitare
gli incendi ? Ipse dixit: tolto l'olio di ricino , che sa troppo di camicia
nera, l'arresto preventivo del sospetto o del potenziale fuochista per la
durata del periodo estivo sembra la soluzione migliore.
Non è uno scherzo:
copio ed incollo le testuali parole della chiusa dell'editoriale odierno dle
Prof. Sartori:
"Oggi abbiamo
in carica un governo tecnico che può decidere, se vuole, ponendo la fiducia. E
quindi chieda e ottenga un commissario ad hoc per la Protezione civile in materia
di incendi e una legislazione che consente le perquisizioni dei sospetti anche
senza flagranza e che, per esempio, preveda gli ARRESTI DOMICILIARI ESTIVI (e
forse basta che siano soltanto notturni) dei sospetti incendiari. Il COSTO di
questa prevenzione sarebbe minimo, e una drastica diminuzione degli incendi
dimostrerebbe che è stata una prevenzione azzeccata"
Arresti domiciliari
estivi (presumo dal 21 giugno al 21 settembre) per i "sospetti" .
Il
"costo", secondo Sartori, "sarebbe minimo": perchè ANCHE
questo Professore ha in mente i "costi" pensando ai mercati , alle
banche ed al denaro e non ai "costi" in tema di privazione della
libertà e di caducazione dei diritti fondamentali.
Professore , per
cortesia, torni a fare il politologo ed a proporci soluzioni per la riforma
della legge elettorale ! Lasci da parte illiberali "rigurgiti" dei
quali sinceramente non abbiamo bisogno, nè sentiamo la necessità.
A meno che non si
voglia usare il grimaldello della EMERGENZA incendi per avviare, ad esperimento
"azzeccato" , una "prevenzione" generalizzata mediante
arresti preventivi di massa per i reati che potrebbero essere commessi dai
"sospetti" . Quali reati? In questa logica perversa TUTTI.
Cominciamo ad
attrezzare gli stadi, per non trovare la logistica impreparata come accadde in
Cile o in Argentina?
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