lunedì 10 settembre 2012

"GERMANIA FUORI DALL'EURO!". L'AVEVA DETTO BERLUSCONI E GIù PERNACCHIE. ORA LO DICE SOROS...

Ho segnalato già diverse volte il supplemento settimanale del Corriere della Sera che esce la domenica, titolato LA LETTURA. Lo trovo curato bene, con approfondimenti e anche stimoli, a volte direi "provocazioni", interessanti.
Quello di questa settimana in particolare, dove ho trovato almeno 4 articoli su cui riflettere. Il primo è quello di cui mi occupo in questo post : l'analisi che non ti aspetti da parte di uno dei Re degli speculatori mondiali, George Soros, secondo alcuni l'ispiratore dell'indimenticabile Gordon Gekko, squalo di Wall Street interpretato da un bravissimo Michael Douglas.
Soros è anziano, se è ammessa questa parola almeno per chi è nato negli anni 30 ("diversamente giovane " fa più ridere che piangere...), nato in Ungheria, di origini semite, e per questo costretto alla fuga dall' Europa nazista. Forse anche per questo non è istintivamente favorevole ad una Germania egemone nel continente.
Stramiliardario, famoso per le sue critiche al sistema capitalistico che lo ha fatto ricchissimo, per iniziative filantropiche che si alternano ad attacchi speculativi micidiali che negli anni 80 e 90 misero in ginocchio prima la sterlina e poi la lira. Quando si legge e si pensa agli speculatori che si arricchiscono scommettendo sulle crisi finanziarie, incuranti dei danni che esse provocano sulla gente comune (oggi addirittura  popolazioni!),   la mente corre a gente come lui.
Sorprendente appare quindi l'analisi, (che potrete leggere nella sua, lunga, versione integrale nel post http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/09/soros-lo-speculatore-e-lanalisi-sulleuro.html), un vero e proprio piccolo studio, che Soros dedica alla crisi dell'Unione Europea e dell'Euro, usando toni pacati, riflessivi e anche dispiaciuti. L'Europa così com'è non può andare, e lui si rammarica di questo (però ci si arricchisce.. e sarà la sua natura !). Ripercorre sinteticamente ( non troppo, come chi vorrà potrà constatare leggendo l'integrale versione del documento che riporto in altro post) la storia dell'Euro, gli errori commessi che oggi tutti riconoscono ma che allora furono in pochi a prevedere (e trattati come delle Cassandre, profeti di sventura, mentre in realtà Cassandra era dotata del dono della preveggenza ma maledetta da Apollo  e condannata a non essere creduta). 
Anche Soros conferma dunque che fu un errore costituire una moneta unica, una banca centrale PRIMA che l' Europa progredisse parallelamente sul piano dell'unione politica e fiscale. Il fatto che gli Stati continuassero a fare politiche di bilancio autonome senza più poter contare sulla propria banca centrale, e quindi, da ultimo, sulla possibilità che la stessa pagasse il debito nazionale immettendo moneta (stampata nella propria zecca) , è stato folle ma per un po' è andato bene perché i mercati non si sono resi subito conto che , nel nuovo stato di cose, anche gli Stati potevano FALLIRE, non essere in grado di rimborsare i soldi chiesti in prestito. Così è iniziata la crisi dei debiti sovrani, con i mercati non più disposti, se non a interessi elevatissimi e nemmeno in quel caso, a finanziare Stati con economie e bilanci deboli (se non disastrosi), non fidandosi della restituzione. La crisi ha svelato che il RE, l' Unione Europea, è NUDO. Finché l'Euro ha garantito tassi di interesse bassi, perché considerato solido come il Marco, è andato tutto bene, con la corsa ad entrare anche a costo di truccare i conti per superare l'esame di ammissione (e le commissioni un po' troppo "distratte" a quanto pare). Ora che la verità è uscita fuori, e che in troppi vivevano sui debiti, ecco che le cose sono cambiate e chi NON è nella zona euro non fa più così a botte per entrarvi (vedi i paesi dell'Est, mentre chi non c'è mai entrato è ben contento di non averlo fatto).
Soros evidenzia come quello che si è creato non sia alla lunga sostenibile : paesi creditori e paesi debitori, con uno spread che punisce i secondi in un modo che di fatto ostacolerà sempre la ripresa di un circuito virtuoso, che solo dalla ripresa della crescita può essere portato.
Inseguire i numeri, il pareggio di bilancio, a tutti i costi, non ha senso per Soros. Alzare le tasse, per consentite comunque il pareggio di bilancio, mentre l'economia ristagna o peggio decresce, sistema i conti (fino a quando) ma non certo i paesi.
IL finanziere,  nel descrivere la situazione attuale, punta il dito contro la Germania. Descrive le ragioni storiche della rigidità tedesca, l'ossessione di una politica monetaria che faccia esplodere l'inflazione, il male che distrusse la repubblica di Weimar e favorì l'avvento del nazismo. Vero, però Soros dimentica  le difficoltà tedesche degli anni '20, causate anche dalla miopia europea, che volle punire gli sconfitti , richiedendo loro cifre di risarcimento che strangolavano popoli ugualmente provati dal lungo e sanguinoso conflitto). 
Sia come sia, la vulgata vuole che Mitterand, per non mettersi di traverso alla riunificazione tedesca, che pure aveva bisogno dell'aiuto europeo, pretese che Kohl rinunciasse al totem germanico, IL MARCO.
I tedeschi accondiscesero, a patto però che l'Euro si dovesse ispirare alla virtù della moneta tedesca, e quindi la Banca Centrale, che non a caso ha sede a Francoforte e non a Bruxelles, avesse come priorità assoluta la solidità monetaria, l'obiettivo di tenere l'inflazione bassa. Come poi è stato.
Per questo osteggiano tutto quello che suona come strumento per ripianare a piè di lista i debiti degli stati deboli che può essere fatto o coi soldi dei paesi forti, e quindi i LORO, oppure stampando moneta, come fanno a rotta di collo USA, GB e , quando serve, il Giappone.
Ci sarebbe da osservare che nei paesi citati, che in effetti hanno abbondato in immissione di liquidità nelle vene dell'economia, questo incendio inflazionistico non si è prodotto. 
Soros comunque arriva ad una conclusione condivisa da molti. L'Unione Europea, così com'è SALTA.
Draghi e la sua coraggiosa iniziativa ha dato TEMPO per provare a sistemare le cose, ma la sua non è una soluzione, ma una medicina che, a lungo andare, può risultare letale, come tutti i farmaci somministrati per troppo tempo : o assuefanno, e quindi diventano inefficaci, oppure avvelenano il paziente.
La soluzione passa per la Germania, il paese dichiaratamente egemone in Europa. O i tedeschi accettano di abbracciare una politica Europea Vera, e quindi assumono una posizione solidale, considerando i paesi deboli alla stregua della Germania Est da rimettere in piedi , con grandi sacrifici, dopo il 1989, oppure meglio che siano LORO a uscire dall'Euro.
Ecco, questa è la cosa veramente originale e sorprendente dell'analisi di Soros : l'auspicio, se le cose restano così, che sia la Germania a uscire, riprendersi il marco, e lasciare l'Euro agli europei.
L'uscita di un solo paese sarebbe meno traumatica dell'effetto domino che probabilmente s'innescherebbe  all'uscita della Grecia (che di per sé, date le dimensioni dell'economia del paese, non sarebbe esiziale). Portogallo e Irlanda potrebbero seguire, e ancora l'impatto sarebbe psicologico più che economico, , ma poi  toccherebbe alla Spagna e infine all'Italia. Troppo grandi per fallire...Infatti fallirebbe l'EURO.
Viceversa, sostiene Soros, l'uscita del gendarme tedesco consentirebbe che le economie più deboli non fossero più schiacciate dalle esigenze di eccessivo rigore, e tornare ad una graduale crescita favorita da prezzi subito più favorevoli rispetto proprio a quelli tedeschi, con le aziende germaniche che non potrebbero più finanziarsi a prezzi assai inferiori rispetto ai loro competitori. Insomma una svalutazione dell'Euro ( e non delle singole monete dei vari stati ) , che favorirebbe l'export mentre la Germania farebbe i conti col suo SuperMarco. 
La Banca Europea potrebbe diventare quello che non è, per l'opposizione dei tedeschi , e cioè il garante ultimo dei debiti statali. E il percorso per una unione politica, tra paesi meno diversi, potrebbe essere più semplice.
Insomma , mi pare di capire, se in classe ho una sorta di "genio", non posso pretendere che tutti si adeguino a lui e imporre un programma di altissima selezione. Meglio farlo uscire dalla classe, per conservare omogeneità e armonia.
Come detto all'inizio, a Soros non dispiacerebbe questa soluzione, e un pochino in questo magari c'è anche una congenita, comprensibile ostilità "familiare" alla gente che parla tedesco. Però ufficialmente non è questa la soluzione che ritiene migliore. La strada maestra per salvare l'Europa è l'unione politica, con una Germania solidale nel tempo necessario che questa si realizzi.
Ma se questa strada non è percorribile ( e già il 12 settembre, con la pronuncia della Corte Costituzionale tedesca, ne potremo avere un segno importante se non decisivo ), allora sia la Germania a uscire.
Pensate, lo disse anche Berlusconi...diversi mesi fa, e lo presero per pazzo....
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