martedì 11 settembre 2012

VOTATE INGROIA . FATELO PER IL BENE DELLA GIUSTIZIA

Antonino Di Matteo, Antonio Ingroia e Gian Carlo Caselli alla festa del «Fatto quotidiano» (foto Stefanini)

Sono preoccupato. Siamo a settembre, si avvicinano le elezioni, che molti dicono anticipate a marzo , di poco rispetto alla scadenza di aprile - maggio 2013, e Ingroia ancora non scende in campo.
Va ovunque, facendo apparentemente dannare  tutti quei magistrati più o meno titolati che esortano alla sobrietà, alla non sovraesposizione dei giudici, in nome di un'immagine che richiami la terzietà e l'imparzialità di colui che è chiamato ad essere la parola della legge. Ingroia potrebbe rispondere che lui non fa il giudice, ma il PM, cioè è PARTE. Verissimo, infatti siamo in tanti (nel 2000 oltre 9.200.000 ) a invocare che sta cosa venga bella che formalizzata una volta per tutte e che i Giudice e i PM vengano finalmente divisi non occasionalmente ma definitivamente.
Riporto testualmente :
"Purtroppo, a volte, taluni magistrati dimenticano che mentre giudicano sono giudicati : dalle parti private, dai difensori, dall'opinione pubblica. E sovente l'esito di questo secondo giudizio è sconfortante". "uno dei doveri del magistrato è quello del riserbo. Orbene, non sempre ad esso i magistrati , e soprattutto taluni, si attengono " ...(chissà come saranno fischiate le orecchie a quel fazioso di Bruti Liberati e i suoi adepti ) "si vuole solo segnalare la necessità di riserbo, equilibrio e prudenza ai quali deve essere improntato il comportamento dei magistrati anche fuori dall'esercizio delle loro funzioni" chi non lo fa "non si rende probabilmente conto che una notizia o un giudizio da lui riferita o espresso, data la funzione svolta, assume una rilevanza tutt'affatto diversa da quelli provenienti dalla generalità dei cittadini". la giustizia non ha bisogno di audience ma di fiducioso rispetto e desta perplessità la partecipazione a talk show dove si ricostruiscono delitti alla ricerca di una verità mediatica diversa da quella processuale. Il Diritto non si applica nel dibattito sui media"
.....ma chi è questo fascista ?????? chi è questo berlusconiano di m....???? caspita Pè....è il Procuratore Generale della Corte di CAssazione !....nel discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario 2011...
Ma Ingroia era occupato a indagare e intercettare, gli deve essere sfuggito...
E quindi eccolo che rilascia interviste da tutte le parti, va a Venezia, va alla Festa del Fatto Quotidiano (????) . Bagni di folla che mi fanno sperare , però il tempo passa e l'annuncio non arriva...Forse aspetta che Bersani faccia fuori Renzi e l'alleanza con Sel venga confermata per poi ottenere il solito seggio blindato ed entrare finalmente laddove è tempo che vada : in PARLAMENTO.
E' un politico ?, fa il politico ? bene, si tolga finalmente la toga e vada a Montecitorio o a Palazzo MAdama, se preferisce. Basta che smetta di fare danni alla Magistratura contribuendo grandemente a quell' immagine di parzialità e di faziosità politica che gli ultimi 20 anni hanno cucito addosso al terzo potere dello Stato 
Dopo l'ultima performance a Lucca, rock star davanti ad un popolo delirante, Ingroia dixit :
«La posta in gioco è questa: le stragi del biennio 1992-93 sono il modo in cui la mafia contrattò un patto con il vecchio e il nuovo che avanzava. Abbiamo bisogno del vostro sostegno - ha detto rivolto al pubblico -, che i riflettori siano sempre accesi. In queste condizioni della politica, con il Parlamento delle leggi ad personam e del disastro legislativo, la nostra indagine è il massimo risultato realizzabile. Non è ancora emersa tutta la verità»
E già così, come comizio, non c'è male. Il meglio è venuto alla fine, come sempre : "Tocca a voi - ha detto - non essere tifosi e spettatori. Dovete cambiare questa classe dirigente e questo ceto politico. Il futuro è nelle vostre mani».
A questo punto anche l'Associazione Nazionale Magistrati ha pensato che qualcosa bisognava dirla per sembrare equanime e così il suo nuovo Presidente , Rodolfo Sabelli (non se ne poteva più di Palamara !!) con immaginabile sofferenza, ha dettato all'Ansa :

  «Tutti i magistrati, e soprattutto quelli che svolgono indagini delicatissime devono astenersi da comportamenti che possono offuscare la loro immagine di imparzialità, cioè da comportamenti politici». E con il suo invito a cambiare la classe dirigente del Paese, «Ingroia si è spinto a fare un'affermazione che ha oggettivamente un contenuto politico»; con il rischio così di «appannare» la sua immagine di «imparzialita». Ingroia ha anche sbagliato, come pure Di Matteo, ad assistere in silenzio alla «manifestazione plateale di dissenso nei confronti del capo dello Stato», che c'è stata domenica alla Festa del Fatto quotidiano: «In una situazione così un magistrato deve dissociarsi e allontanarsi», aggiunge Sabelli, che invita tutti i magistrati «a evitare sovraesposizioni» e a «non mostrarsi sensibili al consenso della piazza». 

 Ingroia , che notoriamente non sbaglia mai, salvo quando prende per buone per anni le parole di un pentito fasullo come Scarantino, ha subito replicato che   «Il presidente dell'Anm non conosce tutto il mio intervento, si è limitato a criticare una frase estrapolata. Mi sono limitato a un'analisi sociologica, a una valutazione che si può definire politica o storica o sociologica. E da esperto di mafia, di questi argomenti posso capire più di Sabelli, con tutto il rispetto»
E ci mancherebbe !
Io non amo Cicchitto, nemmeno un po', e se la destra avesse un rottamatore il capogruppo alla camera del PDL sarebbe il primo da sottoporre al trattamento. Però la replica al PM mi sembra impeccabile, e quindi darò retta al buon Luca Sofri che scrisse in un suo bel libro ( Un Grande Paese) che le cose giuste bisogna ascoltarle, e non badare troppo a chi le dice . Non sono del tutto d'accordo , ma per stavolta sono con lui :
«Stando alle dichiarazioni di domenica si prospetta una situazione singolare e cioè che gli elementi fondamentali della futura relazione dell'antimafia sono suggeriti e ispirati dal dottor Ingroia, che peraltro si lamenta del ritardo temporale» .... «d'altra parte non ci risulta che ci sia la benché minima reciprocità e cioè che noi possiamo influenzare o suggerire le strategie giudiziarie al dottor Ingroia». «L'autonomia della politica va garantita non solo rispetto ai banchieri ma anche rispetto ai magistrati. La tragedia è che oggi essa è schiacciata da entrambi questi poteri».
Detto ciò, votate Ingroia, con chiunque si candidi, ovunque si presenti. Fatelo, per il bene della Giustizia !

2 commenti:

  1. Maurizio Ballone

    Che aggiungere ?!

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  2. "DI CHIACCHIERE ; SON GIA' PIEN LE FOSSE."
    IN ITALIA MANCA UN CAPO ... IO HO PRONTO UN BASTONE ED OLIO DI RICINO...

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