giovedì 18 ottobre 2012

VIA POMA . LA PROCURA VA IN CASSAZIONE AL GRIDO : O BUSCO O MORTE !



Via Poma, la storia infinita. La povera Simonetta , uccisa 22 anni fa, deve trovare il suo assassino. Siccome non si sa più a quale santo votarsi, DEVE essere BUSCO, l' ex fidanzato.
In fondo, una Corte lo aveva condannato no ? Vabbè poi è stato assolto in secondo grado, con formula piena (non aver commesso il fatto) ma possono essersi sbagliati ! Quindi ecco un bel ricorso in Cassazione che sicuramente correggerà quel somaro di D'Andria ( il presidente della Corte D'Assise d'Appello ) , che ci ha pure un po' stufato col suo garantismo. La Cassazione accoglierà l'impugnazione, e rimetterà ad una diversa Corte per rifare bene bene la perizia e così vedrete che Busco sarà inchiodato !
Si, certo, quello poi a sua volta farà ricorso in Cassazione....passeranno un altro po' di anni...però alla fine ne verremo a capo. In fondo, con Adriano Sofri, alla fine ci siamo riusciti a condannarlo in via definitiva per l'omicidio Calabresi !
In Italia, dopo tutto quel crocevia di sentenze contrastanti, una pure "suicida" ( non lo sapete ? il giudice estensore era contrario a quanto deciso dal resto dei componenti la Corte e scrisse, in piena scienza e coscienza, delle motivazioni palesemente contraddittorie,  proprio perché fossero cassate dalla Suprema Corte ) , nessuna persona in buona fede crede che Sofri sia stato il mandante di quell'omicidio. Moltissimi sono certi che sia innocente, molti altri, come me, semplicemente dicono che  "non lo sanno", ma certo  i processi non hanno fatto chiarezza. D'Ambrosio , l'attuale senatore PD, allora accusatore, è uno dei pochi convinto. Meglio per lui. Almeno la notte dorme.
La stessa cosa sarà per Busco. Dopo 22 anni, che diventeranno magari 30, con tutti gli errori già fatti (Busco è il TERZO imputato di quell'omicidio, Vanacore e Federico Valle furono accusati prima di lui e poi scagionati ) , con un'assoluzione "per non aver commesso il fatto", chi potrà non avere il DUBBIO, anche nel caso che si arrivi in futuro ad una condanna definitiva, che veramente sia colpevole ?
Ma la povera Simonetta mica si è uccisa da sola !! Me lo dice sempre la verduraia di mia madre...E qualcuno DEVE pagare per questa morte. No, NON qualcuno, ma il COLPEVOLE.
E siccome dopo 22 anni non siamo stati capaci di trovarlo, forse dovremmo rassegnarci, invece di continuare a perseguitare un innocente (oggi ) e che colpevole "al di là di ogni ragionevole dubbio" non sarà mai.
Certo, parlo per chi ha una coscienza, cosa per molti, ma non proprio per tutti.
Una nota lieta...Alla notizia di cronaca, stranamente non ho visto scatenarsi i forcaioli di professione (non ancora almeno ) e invece ho letto dubbi, perplessità.
E addirittura uno che ha domandato : "ma se il PG sbaglia, e il ricorso viene rigettato, paga lui le spese di questo ulteriore processo ?".
Ovviamente no, ma non credo si sia trattato di una domanda retorica, provocatoria ...
Veramente qualcuno , tra la gente semplice, non assuefatta ai riti e alle ingiustizie del sistema giustizia, se lo inizia a chiedere con più frequenza...
E questo mi fa sorgere un lumicino flebile di speranza...Piccola eh !
Ecco la notizia sul Corriere On line ( sul processo di via Poma, chi vuole può trovare qui il pensiero del Camerlengo : http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/04/busco-non-colpevole-periodo-nero-per-i.html )


22 ANNI DOPO IL DELITTO
  
 

video.corriere.it
Il processo in appello - H24. Guarda adesso il video "Via Poma, Busco assolto" su Corriere TV!


ROMA - Un tormento senza fine, così gli amici di Raniero Busco commentano la decisione del sostituto procuratore generale Alberto Cozzella di presentare ricorso in Cassazione contro la sentenza con la quale il 27 aprile scorso la I Corte d'assise d'Appello di Roma ha assolto l'ex fidanzato di Simonetta Cesaroni dall'accusa di aver ucciso la ragazza in via Poma il 7 agosto 1990. Simonetta fu uccisa con 29 coltellate. L'ex fidanzato era stato assolto, in Corte d'Assise d'Appello dopo un lungo processo, «per non aver commesso il fatto». 

DI NUOVO MOSTRO - La sentenza di secondo grado, giunta per Busco dopo una condanna a 24 anni in primo grado, aveva riaperto il giallo sull'omicidio di via Poma. E la verità su quel fatto di sangue che 22 anni fa scosse la Capitale e l'Italia è ancora lontana. «Da oggi ricomincio a vivere - aveva detto Busco quel giorno -. Quando è uscita la Corte, in un attimo, ho rivisto tutta la mia vita». Ora però, potrebbe essere di nuovo additato come il «mostro» che assassinò la giovane romana.
LACRIME E SORRISI - Eppure la prima sezione della Corte d'Assise d'Appello del Tribunale di Roma, dopo due ore e mezza aveva decretato: Busco non è colpevole. La sentenza era stata accolta da urla di sollievo, dall'abbraccio tra Raniero e la moglie, dalle lacrime e dai sorrisi degli amici dell'imputato. E anche la famiglia di Simonetta Cesaroni si sta muovendo.

RICORDO DEI CESARONI - Anche la famiglia di Simonetta Cesaroni si appresta a ricorrere in Cassazione contro la sentenza con la quale la I Corte d'assise d'appello di Roma ha assolto Raniero Busco dall'accusa di aver ucciso l'ex fidanzata il 7 agosto 1990 nell'ufficio dell'Associazione degli Ostelli della gioventù in via Poma. «Anche noi, nell'interesse della famiglia», ha detto l'avvocato Massimo Lauro «stiamo redigendo il ricorso e lo depositeremo entro il termine ultimo di fine ottobre. Posso anticipare che impugneremo anche le ordinanze con le quali la Corte d'assise d'appello non ha consentito l'esame dei nostri consulenti, nonchè l'ordinanza con la quale non ha disposto l'effettuazione di una nuova perizia, visto che quella fatta a nostro avviso presentava contraddizioni».

 


1 commento:

  1. ALESSANDRA STEFàNO

    Complimenti Stefano. Purtroppo i Pm o Pg credono che per coerenza (!)devono sempre impugnare un'assoluzione in un processo in cui avevano chiesto la condanna, soprattutto quando trattasi di processi anche 'mediatici'. Oppure lo fanno perchè si innamorano di un'idea, quella di aver scovatoil colpevole. Ma l'innamoramenyo, si sa, obnubila la mente... E allora? E allora Pecorella! Almeno per sentenza assolutoria pronunciata in appello o, addirittura, doppia conforme. Così, almeno, NON POSSONO più infierire. Io sono con te. Non so se Busco sia o meno responsabile (e come potrei mai?), e mi dispiace per i familiari di Simonetta. Ma se in 22 anni non sono stati capaci di trovarlo, che senso ha infierire? Ma un PM se lo chiede mai: e se fosse innocente?

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