La Fico (una vocale diversa e altro che Nomen Omen !!!) si lamenta di Balottelli, che si rivela un padre indifferente alla piccola Pia ( certo , un nome così per la figlia di simil coppia...) .
Sorge spontanea la domanda : ma che si aspettava mai ?
A parte che il concetto di responsabilità, preteso nei confronti di uno che è famoso per essere un "bad boy", è anche difficile da dire da una che disse ad una rivista : « Metto all'asta la mia verginità per un milione di euro. Voglio proprio vedere se c'è qualcuno che tira fuori questa somma per avermi. Non so che cosa significhi fare sesso e se qualcuno pagherà un milione di euro per me, sarò di certo imbarazzata, ma con questi soldi potrò realizzare i miei sogni, ovvero comprarmi una casa a Roma e pagarmi un corso di recitazione. »
Insomma, forse è propria la genitorialità che era prematura signora Fico, al di là dell'azzardo del padre prescelto...
Ecco l'articolo sul Corriere del Mezzogiorno. Un po' da ridere viene.
L'INTERVISTA IN ESCLUSIVA SU «CHI»
Missing papà Balotelli, la Fico si sfoga:
«Irresponsabile, non si cura della bimba»
Raffaella Fico e Mario Balotelli un tempo felici
Missing papà Mario Balotelli, la neomamma Raffaella Fico si sfoga. «Mario per me è un irresponsabile. A un certo punto non si è più interessato di niente, né di me, né di nostra figlia. Fino a prova contraria lui con me si doveva sposare. Questo era il nostro progetto, la nostra volontà. All'improvviso è crollato tutto e non so perché». La Fico lo racconta in esclusiva ad Alfonso Signorini, affidando alle pagine di «Chi», in edicola domani, la prima intervista a pochi giorni dalla nascita della figlia Pia, con la quale posa per la prima volta in un servizio esclusivo.
BALOTELLI NON HA INCONTRATO SUA FIGLIA - Mario Balotelli non ha ancora voluto incontrare la piccina venuta alla luce a Napoli. Intanto la mamma ne ricostruisce la nascita. «Ho iniziato a sentire le prime contrazioni alle tre del pomeriggio, ma abbiamo chiamato il mio ginecologo solo alle sei. Lui si era raccomandato di chiamarlo solo quando ero sicura di non farcela più, per sfruttare al massimo la tranquillità di casa mia. Alle sei non ho resistito e mi sono precipitata in clinica».
«IN SALA PARTO CON MIO FRATELLO» - Il racconto di Raffaella entra nel dettaglio. «Avevo scelto il parto pilotato tramite l'epidurale, ma, quando sono arrivata in ospedale, ero già pronta a partorire. Il tempo di salire in camera e mi hanno portato in sala parto: dopo un quarto d'ora Pia è nata. Al parto hanno assistito mia mamma e mio fratello, che ha ripreso tutto con la telecamera. Gliel'ho chiesto io».
LUI: «HAI PARTORITO? A ME NON INTERESSA» - «A Mario - continua Raffaella - ho mandato messaggi dalle 15, quando sono iniziate le prime contrazioni, fino alle 18,30, quando sono entrata in sala parto. Sono uscita e gli ho rimandato i messaggi, subito dopo che Pia era nata». «Solo a mezzanotte e mezza suona il mio telefono. Mario? 'Eh?' Mi dice. Io ho partorito. 'Ah, ok. A me non interessa'. E ha riappeso. È stata l'ultima volta che l'ho sentito».
18 dicembre 2012
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