domenica 6 gennaio 2013

IL REDDITOMETRO. I RAPINATORI HANNO PIU' ETICA. RUBANDO RISCHIANO LA GALERA



Partiamo da qui : «Questa del redditometro è una vera rivoluzione - commenta Enrico Zanetti, direttore del centro studi Eutekne - è come applicare gli studi di settore alle famiglie». Con quali vantaggi? «Per il Fisco significa poter utilizzare questo strumento anche su chi fino a ieri sfuggiva totalmente all'anagrafe tributaria: insomma, se costui fino a ieri per i 26 beni per cui vale la presunzione indicava una spesa zero, oggi il Fisco gli contrappone un valore medio e ne desume un reddito minimo presunto». E per il contribuente? «Non vedo vantaggi: in un Paese che non ha applicato il quoziente familiare per salvaguardare i nuclei più ampi, utilizzare un meccanismo di presunzione fino a prova contraria mi pare francamente aberrante".
Sono d'accordo sull'aggettivo usato dal Direttore, e certo non solo per il fatto specifico che evidenzia,   il concetto di presunzione, il fatto statistico che inverte l'onere della prova e addirittura può prevalere sulla documentazione di spesa...
Ragazzi appena laureati in legge e neo avvocati : buttatevi sul diritto tributario ! E' noioso e e anche nevrotico, con il suo florilegio di leggi, norme e circolari, anche contraddittorie, ma ci saranno da fare soldi a palate perché i ricorsi si estenderanno dal Lavoro alle Famiglie.....Prevedo un boom mai visto.
Altro elemento aberrante, anzi, in una difficile classifica, forse quello che più palesemente dimostra come tutte queste cose servano a rimediare denaro in ogni modo, facendo strame di principi generali del Diritto quale la irretroattività delle norme fiscali (principio che è anche Legge dello Stato, contenuta nel cd. Statuto del Contribuente, una delle più ignorate della Repubblica ). , è che il redditometro non prenderà in considerazioni le spese dell'anno 2013, visto che adesso entra in vigore, ma parte dal 2009 !!!!!!
E chi gli scontrini e le fatture di quell'anno non le ha conservate, non pensando a questa bella trovata di Befera e compagni ??? E questo vale per il 2010, il 2011, il 2012......
Uno Stato LADRO. Questo è il nostro. Alla stregua dei Sovrani feudali ma anche delle monarchi assolute che hanno imperato fino al XIX secolo, quando qualche rivoluzione inizio a migliorare parzialmente le cose.
Che poi, se non ho capito male, il Fisco in base al redditometro fa questo discorso ; hai una macchina, quindi per manutenerla devi spendere, secondo la media Istat, 1000 euro l'anno. Tu documenti che invece ne hai spesi 500, perché sei amico del meccanico o anche perché non hai cambiato mai le gomme....
Sei imprudente, la usi poco, rimandi la spesa ad un altro momento, hai deciso che l'anno prossimo la venderai e ti limiti all'essenziale, e non ti attini alla "media".
Vale ?????? Pare di no.
Senza parlare, discorso già toccato, di tutte quelle spese importanti per le quali magari sono anni che risparmi, e che invece il fisco pensa tu debba per forza guadagnare SOLO nell'anno dell'acquisto !!
Ma Befera vive negli USA ? Paese notoriamente cresciuto nel culto del DEBITO ? Prima si acquista e poi si paga ? In Italia, popolo contadino fino al 1960, c'è la cultura del RISPARMIO. Sicuramente di molto ridottasi negli ultimi decenni, ma ancora sono tanti quelli che prima di acquistare una cosa costosa, si sono messi i soldi da parte. Dunque ? Basteranno estratti conto dove per anni non ci sono uscite importanti a tacitare il Santo Inquisitore ?
E l'aiuto della famiglie ? Insieme alla Cassa Integrazione, vero ammortizzatore sociale che ha tenuto in qualche modo in piedi il paese in questi due anni orribili ? Da domani i 200 euro per la spesa che magari il padre dà al figlio/figlia per aiutarli devono passare per bonifico ? Ok, e per i 3 anni passati come si fa ? Si presume che i figli a part time hanno evaso ?
Ah, naturalmente il redditometro, così come congegnato, siamo gli unici al mondo ad averlo...
Magari ce lo copieranno...
Ecco il commento di Piero Ostellino all'ennesimo sopruso fiscale pubblicato sul Corriere della Sera di oggi




  •  Corriere della Sera 
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  • Il redditometro del dottor Stranamore
  •  

    STATO ESATTORE
    Il redditometro del dottor Stranamore
    Fiori, animali, pentole: perché respingo l'invasione del Fisco

    Se non servirà al Fisco per scovare redditi non denunciati, il nuovo redditometro pare, comunque, utile a far capire agli italiani da chi siamo amministrati e governati. Chi le paga ora sa che le sue tasse servono (anche) a mantenere una burocrazia che della propria funzione ha un'idea feudale. La democrazia liberale si sostanzia (anche) nella «società dei consumi». Ma la società che vuole chi governa è composta da famiglie che: vivono in case popolari; mangiano poco e male; comprano un capo d'abbigliamento ogni venti, trent'anni; viaggiano su un fac-simile della Trabant (l'auto dell'ex Germania comunista). Il redditometro, infatti, insegna che: a) la nostra burocrazia non è quella della «società dei consumi», ma è (ancora) quella del regime economicamente autarchico e politicamente autoritario sconfitto nel '45; b) il regime ideale di chi governa è una via di mezzo fra autoritarismo e totalitarismo.

    Sotto il profilo amministrativo, i burocrati che hanno pensato e redatto il redditometro offrono di sé - spiace dirlo - l'immagine di una di queste tre tipologie (se non di tutte e tre assieme): 1) sono dei «dottor Stranamore», paranoidi e mitomani; 2) sono ex poliziotti dell'Ovra (la polizia politica fascista) che non si sono accorti che «credono, ubbidiscono, combattono», come facevano sotto il Duce, ora contro la democrazia liberale e il benessere ; 3) sono ex funzionari della Stasi (la polizia politica della defunta Germania comunista), prestati a Monti, per riconoscenza, dalla signora Merkel, che non sapeva come impiegarli nella ricca Germania democratica.

    Leggere per credere. Nel redditometro sono finiti : le spese per mangiare, abitare, vestirsi, per le bollette di luce e gas, per il veterinario - se si ha un animale domestico, anch'esso catalogato come simbolo di ricchezza - per la riparazione degli elettrodomestici; per la biancheria - l'italiano che paga le tasse dovrà cambiare le mutande solo una volta al mese per non incorrere nel sospetto di evasione? - le pentole, le borse, il barbiere, il parrucchiere, i giornali e le riviste, l'abbonamento alla pay-tv, le piante e i fiori. Per la burocrazia e chi ci governa, l'italiano che legge fa evidentemente correre loro il rischio di comportarsi da cittadino, invece che da suddito... (guarda la tabella voce per voce)

    Le voci di spesa sono oltre cento; 55 le tipologie familiari. Il Fisco monitorerà le spese che dovrebbe sostenere una delle famiglie tipo. Non si tiene conto che quelle spese potrebbero essere pagate con i risparmi accumulati o dagli aiuti, nel caso dei figli, dei genitori. Spetta, inoltre, al contribuente provare di non essere un evasore. L'inversione dell'onere della prova ributta l'Italia ai primordi del Diritto. Che dire? La morale, culturale e politica, che se ne può trarre è semplice: con l'instaurazione dello Stato di polizia fiscale - che, in realtà, indagando sugli stili delle persone, entra nelle loro vite - l'Italia è scivolata nello Stato di polizia tipico dei totalitarismi del XX secolo. Ministro dell'Economia Vittorio Grilli, prima di firmare questa sconcezza, non sarebbe stato meglio pensarci su? Presidente del Consiglio Mario Monti, questa Italia pauperista e illiberale nella quale vuole farci vivere sarebbe il Paese che ha recuperato credibilità internazionale? Andiamo.





    1 commento:

    1. Riporto un commento di un nuovo amico di FB, Enrico Dell'Orto, che trovo azzeccatissimo e ahinoi profetico :
      "vedrai le risate quando ti manderanno un avviso di accertamento di 20.000 euro per irpef evaso, sanzioni e more perché non hai dimostrato come hai fatto a comprarti una punto da 20.000 se ne guadagni 25.000 all'anno "

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