sabato 23 febbraio 2013

25 FEBBRAIO 2014


25 Febbraio 2014.
E' passato un anno.
La cose non sono cambiate, a meno che per cambiamento non s'intenda peggioramento.
La percentuale di disoccupati è del 26,8% della popolazione attiva. Tra i giovani si arriva ad un disoccupato su due. Gli interessi sui titoli di stato a 10 anni è arrivato al 10,45%, La produzione industriale è calata del 2,9% e il Prodotto interno lordo, nel suo complesso, del 6,8%.
Lo Spread rispetto ai Bund tedeschi è a quota 834...
La Troika, vale a dire Unione Europea, BCE e Fondo Monetario Internazionale, concedono aiuti, ma dettano condizioni.
La tassa sulla casa è aumentata e si paga sulla bolletta della luce : se non la paghi, resti al buio.
Ai dipendenti pubblici sono stati ridotti gli stipendi del 30%, e la 13 e 14 sono scomparse, il minimo contrattuale ridotto. Pensioni , idem. Nel privato va peggio : le aziende sono in arretrato sugli stipendi, ne pagano delle parti, acconti. In alcuni casi proprio il salario non viene corrisposto, ma naturalmente nessuno se ne va, mantenendo almeno il posto di lavoro, nella speranza che tutto, un domani, migliori.
La soglia di povertà è spettro che ormai occupa i sonni del 50% della popolazione.
La classe media è sparita. D'inverno, il riscaldamento arriva a singhiozzi, perché il carburante costa troppo caro. In molti hanno riscoperto la legna...
In molti supermarket i prodotti più richiesti (non necessariamente i più cari : quelli di consumo considerato non rinunciabile ) li puoi trovare solo alla cassa, perché i furti sono aumentati e i controlli non sono sufficienti ad arginarli.
I giovani sono furiosi, le manifestazioni sempre più frequenti e violente. Le persone più grandi invece non scendono in piazza : non credono che serva, rassegnate.
La gravità e la durata della crisi ha superata quella che flagellò la Germania negli anni 20 del secolo scorso, e che portò al Nazismo.
Sembra incredibile che tutto questo possa essere accaduto in pochi anni....Dal benessere diffuso, fatto di consumi e credito facile, con un debito che si gonfiava a interessi comunque bassi, a questa catastrofe...
Le cause ? La corruzione, l'evasione, l'inefficienza, le spese troppo alte mai pagate, tanto c'era lo Stato che le garantiva...E poi, si era in Europa ! La Ricca Europa. Chi poteva mai immaginare che sarebbe accaduto tutto ciò ? Quella ricchezza era solo una TRUFFA ? I sacrifici tremendi a che serviranno se COMUNQUE quel benessere non tornerà più ?

La data è proiettata nel futuro, e quanto descritto è uno scenario drammatico che ovviamente scongiuriamo non ci tocchi mai.
Però non è fantascienza. Quanto rappresentato esiste, a poche ora da Brindisi.
E' la Sorella Grecia, il 25 febbraio 2013.



1 commento:

  1. Devo dire che sei stato molto "ottimista".......tempo fa in Italia si parlava di macro-regioni......adesso credo che per l'Italia si debba parlare (e tu lo accenni) alla MACRO-NAZIONE con la GRECIA....i commenti più in uso sul WEB e non solo parlano di rischio concreto di ingovernabilità all'indomani del voto di domenica e lunedì......ma per caso in questi ultimi venti anni abbiamo corso il rischio contrario cioè quello della governabilità ???? Non mi sembra proprio.......la scelta di votare in pieno inverno nasce più che da una esigenza di dare un governo al paese ma quanto dalla consapevolezza delle forze politiche tradizionali del rischio concreto di "non governo" stante l'attuale sistema elettorale........il buon senso ed il rispetto verso i cittadini italiani dovrebbe indurre i nuovi eletti a varare la nuova legge elettorale......questa sarebbe la vera svolta.....se si ripristina il buon senso.....sennò ci risentiremo tra un anno.....
    Paolo Conti

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