Giannino non è più presidente di FARE- per fermare il declino - e al suo posto è stata scelta Silvia Enrico, La nomina è provvisoria, poi a maggio ci sarà un congresso e l'assemblea voterà . Quest'ultima in sé sarebbe una buona notizia, che testimonierebbe la sussistenza in vita del movimento liberale inventato la scorsa estate da Giannino e un gruppo di amici...Come spesso accade, tra questi c'era anche un crotalo, ma tant'è. Una cosa devo dire mi consola (poco, ma bisogna accontentarsi ) di questa brutta vicenda di sputtanamenti interni e di bugie sciocche perché del tutto inutili (nemmeno Benedetto Croce era laureato, sapevatelo ,,,eppure è stato ugualmente considerato una delle guide culturali dell'Italia nella prima metà del secolo scorso ) . Parlo della pessima figura del Giuda di turno, cioè Luigi Zingales. Non che non ci sia chi dica che ha fatto bene...ma la maggioranza delle persone, e tra queste molte tra coloro che osservano dall'esterno la vicenda (cioè non simpatizzanti e aderenti al movimento ) biasimano severamente la denuncia e questo anche perché avvenuta a 4 giorni dal voto. ZIngales ha voluto vestire i panni della moglie di Cesare, gli sono stati attribuiti quelli di Iago. In un paese come il nostro, dove la cultura del sospetto e del complotto è ai vertici, il pensiero dominante è che Zingales abbia potuto fare una cosa così sleale nei confronti di un amico solo per interesse . Alcuni pronosticano che presto l'economista avrà accesso a qualche posto prestigioso (meritato col tradimento) , altri, e sono di più, pensano che anche lui avesse qualche scheletro nell'armadio e abbia sacrificato l'ex amico per salvare se stesso ). Io, l'ho scritto più volte, non aderisco al partito dei complottisti. Spesso questi si avvalgono delle verosimiglianza delle loro tesi, ma a me, forse per cultura garantista che mi viene dalla professione, non mi basta. E quindi sono disposto a credere che Zingales abbia agito per i motivi che dice : rottura del rapporto di fiducia. Perché ? Perché Giannino si è vantato di titoli accademici che non ha. Caro ZIngales, per questa debolezza umana tu tradisci un amico ? Bene, sei un serpente. Giannino ha falsificato titoli per accedere ad una cattedra, per fare l'avvocato ? No, nella sua vita ha fatto il giornalista e l'opinionista, mestieri per i quali l'autorevolezza dipende da altro. Montanelli, Bocca...sono laureati ? Immagino di sì, ma NON me lo sono mai chiesto : valeva di meno la loro parola in caso negativo ? Era la loro testa a contare e la loro capacità di espressione. Scalfari da un po' discetta di Filosofia, Psicologia e anche azzarda qualche passo nella teologia. Ha qualche laurea nei campi indicati ? No. Eppure la gente lo legge e discute le sue tesi.
Quindi Giannino non solo non ha commesso nessun reato vanagloriandosi, ma il Merito del suo seguito, quello avuto fino all'altro ieri, non era dovuto a false attribuzioni universitarie.
Resta la bugia, certo, E un leader politico deve essere trasparente....
Io confesso di ritenere demenziale un pensiero del genere. Per me un governante, o aspirante tale, deve avere buone idee e mi deve dare la convinzione di avere la tempra (che è fatta di determinazione, di sacrificio, di dedizione, non di "purezza") per realizzarle. Giannino la prima qualità ce l'ha, e anche la seconda. Poi, la capacità di governare, la devi vedere sul campo. Anche Berlusconi, quando scese in politica, aveva queste qualità , fallendo poi la prova di Rodi, quella che conta, cioè la realizzazione di quanto prospettato. Leggendo di Storia, conosco un po' la biografia di uomini politici, governanti, capi importanti e ammirati....beh, nessuno di loro, ma proprio NESSUNO era esente da vizi e debolezze che quella di Giannino fa ridere.
Però da un po' da noi va così. Forse perché ammiriamo quello che non siamo, ci sembrano dei gran fighi quelli che si dimettono all'estero perché scoperti (perché mica che si sono auto denunciati !!!) di qualche magagna del tipo aver copiato la tesi di laurea (a me mi aiutò mio padre...che faccio, rassegno le dimissioni ? ) o essere andati a letto con la segretaria. Però mitizziamo ancora John Kennedy, che anche io stimo un grande presidente e che si trombava tutto ciò che respirava.
Vi lascio alla presentazione del nuovo presidente di Fare, a me sconosciuta che però ha già un bel biglietto da visita : ritiene un'assurdità le quote rosa.
Evviva.
Cambio al vertice di «Fare»
E ora tocca a Silvia, la giovane avvocata
che diffida delle quote rosa
Silvia Enrico sostituisce Giannino alla presidenza fino al congresso di maggio. Per la leadership resterà in gara
Silvia Enrico
«Il mio appello è oggi a vuoi uomini: insieme possiamo diventare
grandi. Insieme possiamo portare le donne a lavorare e ad accede per
merito e per capacità non per disegno di qualcun altro». Chiude così,
tra gli applausi, un emozionato intervento all' «Antimeeting» di Milano,
Silvia Enrico, 36 anni, la nuova presidente (pro-tempore) di Fare per
Fermare il declino, la giovane avvocata ligure, finalmente un volto
femminile presentato alla grande platea elettorale dal movimento di
Oscar Giannino. Alla presidente - giovane volto acqua e sapone, battuta
pronta - l'onere di serrare le fila tra i delusi dalle bugie sui titoli
di studio raccontate dal fondatore - compito che la impegnerà da qui a
al congresso previsto tra fine maggio e inizio giugno - ma non l'onore
di essere la nuova candidata premier di Fare.MERITO E GENERE - L' avvocata, specializzata in societario, non crede fino in fondo all'efficacia delle quote di genere. E ha tutta l'aria di una che la leadership la vuole conquistare sul campo, al congresso. «Non ci diranno più stai zitta e vai in cucina - aveva ironizzato in quello stesso affollato comizio a Milano - ci diranno stai zitta perchè in questo consiglio di amministrazione abbiamo dovuto metterti». E dunque, chiede alla parte maschile in sala, «non consentite più che le vostre mogli, figlie, sorelle, madri siano trattate come una minoranza con handicap originario che risiede nel proprio genere».
Silvia Enrico all' Antimeeting
LA CARRIERA - Nata ad Albenga, nella Liguria di Ponente, 36 anni fa, Silvia Enrico, si è laureata in giurisprudenza all' Università degli studi di Genova. Da avvocata si fa strada a Milano prima nello studio del professor Francesco Galgano e poi in uno studio associato di diritto internazionale. Nel 2009, sempre a Milano, ha onda 4legal, studio specializzato nel diritto societario e commerciale.
LE AMICIZIE - Silvia Enrico, ha scritto Margherita Nanetti dell'Ansa, fa parte dello più stretto entourage di Giannino: è amica di Margherita Brindisi, la moglie del giornalista, e dell'economista Carlo Stagnaro, anche lui tra i primi esponenti di Fermare il declino. Nei mesi scorsi, è stata coordinatrice del movimento in Liguria. Al termine del direttivo-fiume che l'ha incoronata, le prime parole di Silvia Enrico sono state per Giannino: «Ho stima personale e auspico non rinunci al seggio da deputato, anche se questa è una decisione che può prendere soltanto lui».
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