Ero rimasto particolarmente colpito dall'ennesimo episodio criminale contro una donna, stavolta non uccisa ma sfigurata per sempre dall'acido gettatole in viso (poche speranze di salvare la vista) . Forse perché la reputo una vendetta - se questo verrà confermato si tratti - addirittura più atroce che non la perdita della vita. Forse perché la donna era bella. Forse perché l'accusato , come al solito un ex, era un avvocato ed entrambi appartenevano alla parte bene della città, nel pregiudizio (il mio, evidentemente) che cultura e benessere dovrebbero essere argini solidi a queste forme di barbarie.
Adesso leggo che l'unico soggetto sospettato non aveva accettato la fine di una relazione cessata perché lei, la vittima, aveva scoperto che l'uomo aveva anche un'altra donna...Oltretutto da quest'ultima lui aspetta un figlio ! Francamente pare non ci siano limiti all'assurdo.
Prima di lasciarvi agli aggiornamenti di cronaca che rivelano l'arresto di uno dei presunti sicari, un albanese con precedenti, il cui interrogatorio potrebbe portare conferme alle ipotesi fin qui svolte, un breve accenno a dei dati pubblicati dall'Osservatorio Nazionale dei fenomeni di stalking.
Le donne sono in gran "recupero" sugli uomini nella commissione di questo reato. Questo dato, insieme a quello sulla violenza in famiglia, sembrano dimostrare una verità taciuta : non ci sono solo donne vittime e uomini carnefici. E' vero che l'omicidio, la violenza portata alle estreme conseguenze riguarda assolutamente più i maschi (dall'inizio dell'anno, ci sono stati 50 morti. 40 sono donne, 10 sono uomini...).
Ma per quanto riguarda altre forme di abusi, e quindi reati, la forbice, che pure esiste, è meno divaricata di quanto il sentire comune (anche il mio : sono rimasto colpito nel leggere queste statistiche) non faccia pensare.
Perché la non accettazione del rifiuto, nel nostro tempo, non è esclusiva di genere.
Un pensatore romeno, Emil Cioran, scrisse : "la grande, la sola originalità dell'amore è rendere la felicità indistinguibile dall'infelicità".
Va letta bene....
Ecco il flash di cronaca sul Corriere on line
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PESARO
Sfigurata con l'acido, fermato uno dei due sicari
È uno 28enne pregiudicato di origini albanesi: si preparava a scappare all'estero. Ancora ricercato il complice
Lucia Annibali
Un fermo. I carabinieri del Comando provinciale di Pesaro hanno individuato e fermato uno dei due sicari albanesi che la sera del 16 aprile avrebbero aggredito l'avvocato Lucia Annibali, 35 anni, sfigurandola con il vetriolo e procurandole lesioni agli occhi. Si tratta di un pregiudicato di Scutari, Altistin Precetaj, 28 anni, localizzato dai carabinieri dopo una lunga caccia all'uomo in un casolare. Il giovane si preparava a scappare all'estero. Ricercato un connazionale.
IL MANDANTE - I militari la notte stessa dell'aggressione, avevano arrestato come mandante un collega ed ex compagno della vittima, Luca Varani, anche lui 35enne, che la donna aveva lasciato l'autunno scorso dopo aver scoperto che aveva un'altra relazione. L'uomo, però, per gli investigatori, non si era rassegnato, nonostante aspettasse un figlio dalla nuova compagna, e la Annibali era diventata per lui una vera ossessione. Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica di Pesaro Manfredi Palumbo e dal sostituto Monica Garulli, hanno portato i carabinieri a individuare i due sicari albanesi, che secondo l'ipotesi investigativa avrebbero materialmente messo in atto il feroce agguato dietro compenso di denaro. Il fermo di Precetaj è stato convalidato e il giovane è stato portato in un carcere diverso da quello in cui si trova Varani.
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