mercoledì 8 maggio 2013

ALEX FERGUSON SI RITIRA : GIù IL CAPPELLO


Si ritira da vincente, come piacerebbe a tutti. Ma lui lo fa non dopo due scudetti , o un triplete fortunoso e la consapevolezza che la stagione successiva sarà buia (ogni riferimento a Conte e Mourinho NON è puramente casuale). Lo fa dopo 26 anni, con un Palmares glorioso ma anche brucianti sconfitte (e anche ingiuste, come quest'anno agli ottavi in Champions ad opera del Real di Speciale One...)-
 In un quarto di secolo, il Manchester United, da lui guidato, ha dominato il calcio britannico, con ben 13 titoli (su 20 della storia del club) , praticamente uno ogni due, ma in campo internazionale le cose sono state  meno brillanti, per quanto due Champions (su tre del Club) e due Coppe del Mondo per club ( su due del Manchester) Sie Alex le abbia conquistate.  Se alla Presidenza dello squadrone inglese ci fosse stato Moratti, che licenziò Mancini perché non riusciva a vincere la Champions (però tre scudetti , bene o male, sì) , la carriera di Ferguson non sarebbe durata tanto.
Invece è un'icona del calcio inglese e mondiale.
Solo l'Arsenal, con molte meno vittorie (tre titoli nazionali e quattro coppe d'Inghilterra) , mostra la stessa filosofia del MU, con Wenger che da 17 anni guida i "gunners".
Cose impensabili sotto qualsiasi altro emisfero, e in Italia meno che mai.
Di seguito, l'articolo dedicatogli dalla Repubblica.it
Buona Lettura



Manchester United: Ferguson va in pensione


Il tecnico ha annunciato di voler lasciare la panchina alla fine di questa stagione. "Decisione sofferta ma arrivata al momento giusto". Mourinho favorito alla successione
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA -  Se ne parlava da anni, ma quando la decisione è arrivata ha preso tutti di sorpresa perché nessuno se l'aspettava in questo momento. Sir Alex Ferguson, da 26 anni allenatore del Manchester United, dove ha vinto 38 trofei e ha appena riconquistato il titolo della Premier League (il tredicesimo della sua era), si ritira. La notizia è cominciata a circolare in una serie di indiscrezioni ieri sera e questa mattina è giunto l'annuncio da parte della società. Inizialmente il club aveva rifiutato di confermare o smentire le voci, ma ha dovuto rivelare al più presto le sue intenzioni perché i Red Devils sono quotati in Borsa e l'incertezza sul futuro del suo leader carismatico e "padre padrone" avrebbe potuto causare gravi danni economici. Anche i bookmaker avevano segnalato che la svolta era imminente, facendo scendere al minimo le quotazioni per il pensionamento del tecnico di maggiore successo in Inghilterra nell'ultimo quarto di secolo.

"E' una decisione a cui ho pensato a lungo e questo è il momento giusto per prenderla", ha dichiarato lui in un comunicato. "La qualità della squadra e i giovani che abbiamo assicurano un brillante futuro a lungo termine. Ringrazio la mia famiglia, il proprietario del club Malcom Glazer, tutti i giocatori con cui ho lavorato, senza il loro contributo la storia di questo club non sarebbe stata così ricca". Sir Alex, come lo chiamano tutti in Gran Bretagna, ha quindi ringraziato i tifosi e, per il sostegno che 
gli diede all'inizio della sua carriera, un altro mito del Manchester United, Bobby Charlton. La società ha subito reso noto che Ferguson resterà parte dello United, come direttore sportivo e "ambasciatore".
  
Perché proprio ora? Se lo chiedono tutti e ci sono varie risposte. Una è l'età, 71 anni. Un'altra è che andarsene da vincitore è meglio che da sconfitto, i Diavoli Rossi hanno vinto il campionato umiliando tutti i rivali e potrebbe essere difficile ripetere una stagione come questa. Un'altra è che Ferguson dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico alle anche in estate e sarebbe stato comunque costretto a perdere la prima parte della stagione, che comincia ai primi di agosto. E un'altra ragione ancora potrebbe essere che questo è il momento giusto perché c'è sul mercato abbondanza di allenatori che Ferguson stima e a cui si sente di lasciare la sua cospicua eredità. Per gli allibratori il favorito è David Moyes, l'allenatore dell'Everton, che Ferguson stima molto e che ha il vantaggio di essere scozzese come Ferguson, un fattore importante secondo alcuni. Un altro candidato è Ryan Giggs, il 38enne veterano dello United, che potrebbe ritirarsi dal campo per passare in panchina. Ma non è escluso che Ferguson abbia infine deciso di lasciare il comando per passarlo a Josè Mourinho, che non fa mistero di voler rompere con il Real Madrid e che, secondo indiscrezioni riportate oggi dai giornali inglesi, avrbbe trovato  seri ostacoli nella sua trattativa per tornare al Chelsea, la squadra che ha portato a due titoli quando allenava in Inghilterra, prima di andare all'Inter. Le bottiglie di vino pregiato che Mou regala sempre a sir Alex, prima dei loro scontri diretti, potrebbero avere contribuito all'amicizia fra i due coach.

Come che sia, se ne va una leggenda del calcio, un allenatore che ha vinto tutto, con tre generazioni diverse di calciatori: Alex Ferguson è diventato manager del Manchester United il 6 novembre 1986. Alla guida dei "Red Devils" ha vinto 38 trofei: nella sua bacheca due Champions League, una Coppa Uefa, una Supercoppa europea, 13 titoli di Premier League (l'ultimo proprio in questa stagione), cinque FA Cup e quattro Coppe di Lega. Prima del suo arrivo all'Old Trafford Sir Alex è stato allenatore dell'Aberdeen che sotto la sua guida ha vinto la Coppa delle Coppe 1982/83, la Supercoppa Uefa 1983 e tre titoli di Premier League scozzese oltre a quattro Coppe di Scozia.

Un duro scozzese cresciuto in una famiglia della classe operaia di Glasgow, un laburista a vita anche se oggi è milionario e proprietario di numerosi cavalli da corsa, un simbolo del pallone. Stamattina è uscito di casa, come sempre alle 6 e 30, per andare al campo di allenamento. Si è subito riunito negli spogliatoi con i suoi giocatori. Questo sarà un allenamento diverso dagli altri. Su Ferguson arrivano complimenti da parte di tutti, inclusi i leader politici. Con il suo ritiro, ha rubato la prima pagina dei giornali di domani alla regina, che stamane apre il parlamento con il suo discorso annuale in pompa magna. Davanti a re Alex, perfino la sovrana, almeno per un giorno, passa in second'ordine.

Nessun commento:

Posta un commento