sabato 4 maggio 2013

ANCHE SANTORO D'ACCORDO CON SALLUSTI A FAVORE DI LETTA, E A TRAVAGLIO NON VA GIU'


La notizia grande è che Santoro appoggia il governissimo di Letta;  conseguenza della prima è che il Tribuno per antonomasia in questo sia vicino a Sallusti, ospite a Servizio Pubblico su La 7, e lontano dal sodale Travaglio, che ci rimane assai male. Ma siccome prendersela col "padre" spirituale non può, il vicedirettore del Fatto sguinzaglia uno dei suoi, nella fattispecie tale Andrea Scanzi, e gli fa attaccare, col solito sarcasmo da due soldi, solo il direttore de Il Giornale reo però della stessa colpa ascrivibile a Santoro : tifare per Letta.
Travaglio, nella sua guerra prolungata, ieri a Monti, oggi al nuovo presidente del Consiglio, forse non si è accorto di essere sulla stessa linea di Belpietro, che non credo stimi (ricambiato).
Anche Libero non dà due soldi al nuovo governo - e questo potrebbe essere realismo - , ma mostra di tifare per il suo fallimento, e questo già me lo spiego meno.
Ormai solo le curve italiote non si rassegnano a quelle che sono le ricette per provare a uscire dalla crisi di crescita che attanaglia l'Italia da 15 anni : riduzione del debito pubblico (e diminuire così anche il salasso degli interessi pagati per esso : 80 miliardi l'anno !) , riduzione delle tasse, per dare respiro a imprese e lavoratori, e per far questo tagli mirati della spesa pubblica, con ristrutturazione del modello del welfare. Anche coloro, e sono la maggior parte , con buona pace delle anime più liberiste, che auspicano un allentamento del cappio fiscale e uno sforamento sul deficit per quest'anno (come concesso a Francia e Spagna per dire), sottolineano che questo però avrebbe senso SOLO nel caso fosse accompagnato da quelle riforme.
Insomma, andare a dire all'Europa : Non preoccupatevi, non intendiamo tornare ai bagordi passati, ma siccome dobbiamo provare a crescere subito, concedeteci un po' di elasticità sul deficit, che finanzi iniziative pro crescita, e siate fiduciosi che il pareggio di bilancio lo raggiungeremo, in un anno o due di  più,  sia grazie alla politica di tagli prospettata e gradualmente attuata che per le maggiori entrate derivanti dalla ripresa.
Alesina, Giavazzi, Taino, Salvati, Ricolfi, Giacalone...è lunghissimo, e spaziante dal centro destra al centro sinistra, l'elenco di opinionisti ed esperti che propongono queste cose e sperano che la grande coalizione si decida a farle.
Ma la Sinistra vede tutto questo come fumo negli occhi, e la Destra è tentata dai sondaggi.
Entrambe le ali mostrano vizi conosciuti : ottusità ideologica i primi, egoismo ed opportunismo i secondi.
Eppure, sembra, stavolta Santoro e Sallusti non si schierano coi falchi...
Un notizione !
Ecco come lo propone Libero.it





LARGHE INTESE A SERVIZIO PUBBLICO

Santoro amico di Sallusti, 

pro-Letta e contro Travaglio

 E il Fatto lo bastona

Il teletribuno dà la mano al direttore de il Giornale 

e sposa la linea del governissimo attaccando il guasta

feste Marco. Che si vendica sul suo giornale



Santoro amico di Sallusti 
contro Travaglio
E il Fatto lo bastona

Avete mai visto Coppi e Bartali scambiarsi la borraccia durante quella terribile salita? Ora accade nella più modesta arena diServizio Pubblico. Michele Santoro e Alessandro Sallusti si tengono la mano per sostenere il governo Letta. 

Contro Travaglio -  Il nemico comune è Marco Travaglio. Il giornalista de Il Fatto ha speso un'intera campagna stampa sul suo giornale per attaccare il governissimo e soprattutto chi lo appoggia. Così Santoro richiama all'ordine Travaglio affermando che "l'alleanza Pd-Pdl parte da un assunto diverso dal governo Monti e che rispetta in pieno la Costituzione". Insomma per Santoro la posizione anti-Letta di Travaglio è delirante. Santoro parla subito dopo Sallusti che, ospite in studio, non esita a dire che "accostare la nuova alleanza di governo solo all'inciucio che evoca il sottobanco sporco della politica dà una visione limitata della situazione". Travaglio sbuffa, ma Santoro sta con Sallusti. 

Sallusti è l'Orso Yoghi - Così al Fatto si apre la guerra ai due. Per non colpire subito il vicino di casa Santoro si sceglie di pugnalare proprio Sallusti. Per il Fatto, Sallusti ormai è irriconoscibile. Questo suo tifo per il governissimo non va giù al giornale di Padellaro. "Sallusti ormai è l'Orso Yoghi del governissimo. Uno folgorato dalle larghe intese. Il governo Letta ha trasformato un pasionario berlusconiano in un opinionista ecumenico. Sallusti sta applicando l'autodisinnesco", scrive Andrea Scanzi sul Fatto. "Sallusti è un buono travestito da cattivo. Ora il cattivo che sarebbe buono si presenta buonissimo, desiderando però in cuor suo di tornare cattivo. Alessandro tirati su e non buttarti via come un Pigi Battista qualsiasi", aggiunge Scanzi. Insomma l'alleanza Sallusti-Santoro per Letta for president non va giù. La guerra ai filo-gobvernissimo è solo all'inizio. Durerà tanto. (I.S.)

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