Non sono tra gli ammiratori della Gabanelli e mi fa impressione il monte querele che Report ha accumulato in carriera - leggo trecento milioni di euro !! voglio sperare che alle richieste non siano seguite delle condanne perché se no ci sarebbe da fare una interrogazione parlamentare sul fatto che questa trasmissione sia ancora in onda !!. Del resto, a suo tempo ci fu una ampia polemica , al momento del rinnovo del contratto alla puntuta Milena , perché la RAI non si voleva sobbarcare l'onere assicurativo - comprensibilmente molto alto, che fareste se foste VOI la società di assicurazioni ?? - del rischio - querele. Alla fine la Gabanelli ottenne che ancora una volta fosse la Rai a prendersi l'onere.
Si possono fare tutte le inchieste scandalo del mondo, in Italia c'è vasta materia, poi però se, come pare spesso avvenga, si viene denunciati per calunnia e/o diffamazione, poi bisogna vedere l'esito di questi processi per giudicare la validità o no di una trasmissione. Fare informazione d'inchiesta è una cosa, fare clamore e far così salire l'audience è un'altra.
Personalmente, sono grato a Report di aver dato la spallata mortale ad un Di Pietro già molto in crisi a causa dei suoi luogotenenti ( indagati per varie malversazioni ), con il PD deciso a non riprenderlo a bordo. Il semi balbettio sudato del leader di Mani Pulite alla contestazione delle troppe case a vario titolo a lui attribuibili , è stato fatale e la discesa dei sondaggi si è trasformato in crollo. L'Italia dei Valori non esiste più, Di Pietro è fuori dal Parlamento...sono tutte belle notizie e Report ha una sua percentuale di merito non piccola.
Però , anche qui, sono state minacciate querele, forse mentre scrivo sono state depositate, e se le risultanze dell'inchiesta fossero smontate, non ho idea di quanti soldi potrebbero essere liquidati a fronte di un danno del genere : la fine di un partito.
Nonostante la pugnalata al suo amico Tonino, Grillo si è trovato con la Gabanelli vincente nelle sue Quirinarie....La votazione via rete del popolo ortottero a cui parteciparono "ben" 40.000 (dicono anche molto meno, ma già così fa ridere) elettori, vide la Gabanelli arrivare prima. Secondo Gino Strada (!!) e solo terzo quel Rodotà per cui tanto hanno strillato.
Il bello fu che Milena ci pensò pure una notte prima di arrivare alla conclusione alla quale anche la mia simpatica portiera, con la quinta elementare, sarebbe giunta forse in meno tempo : per fare il Capo di uno Stato non si può prescindere da una dose decente di cultura politica e costituzionale anche concreta.
Dunque ringraziò e rifiutò l'offerta (come si fa nel gioco dei pacchi) restando nel campo a lei più consono.
La storia d'amore ha un pessimo finale. Domenica la giornalista ha preso di mira proprio il mondo di Grillo, facendo domande imbarazzanti sui proventi di quell'area, tipo pubblicità sul blog, i fondi raccolti durante i comizi in piazza, e sull'utilizzo di queste somme. Apriti cielo !!
Da Presidentessa a Traditrice venduta a quelli del PD (- L, come loro chiamano i cugini di sinistra).
E' curioso scoprire sempre di più la schizofrenia di Grillo e dei suoi seguaci, rivendicatori della trasparenza più assoluta per gli altri e molto gelosi delle proprie cose, offesi solo che qualcuno osi domandare...
Vederlo dall'esterno, tutto questo, devo dire che un po' di gusto lo dà...
Ecco comunque l'articolo sulla querelle in oggetto, pubblicato sul Corriere on line
- Corriere della Sera >Politica
LA POLEMICA
Gabanelli ai 5 Stelle: dove vanno i soldi del blog?
Polemica in Rete dopo la puntata di Report
Dibattito tra i militanti del Movimento dopo la puntata dedicata a trasparenza e finanziamento ai partiti
Beppe Grillo (LaPresse)
Era una delle loro trasmissioni preferite. Ma ora ai simpatizzanti
del M5S tocca ricredersi. Sembra infatti che ai grillini che non sia
piaciuta per niente la puntata di Report di domenica sera
dedicata alla questione della trasparenza e dei finanziamenti dei
partiti. Un’inchiesta che ha toccato anche i nervi scoperti del
Movimento e dalla quale sono emersi dubbi sui ricavi del blog di Beppe
Grillo e i rapporti con la Casaleggio Associati (dubbi per altro sollevati anche da Corriere.it in aprile).
Così la conduttrice della trasmissione, Milena Gabanelli, già candidata
dai Cinque Stelle alla presidenza delle Repubblica, e considerata dagli
attivisti mito e simbolo di incorruttibilità, ora viene presa di mira
sul blog di Grillo, con epiteti che vanno dalla «traditrice» alla
«maestrina». La colpa? Aver alzato il velo sulla pubblicità del blog,
aver chiesto lumi sulla rendicontazione dei fondi ricevuti durante i
comizi in piazza e aver posto domande sulla struttura del Movimento. Il
tutto mentre il Pd presenta una proposta di legge che di fatto non
permetterebbe al M5S di candidarsi, in quanto privo di una struttura
partitica.
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