Per chi legge abitualmente Facci, l'intemerata odierna su Libero - che , notate bene, la pubblica...- contro il Cavaliere non è una novità, nè una fulminazione sulla via di Damasco, o la corsa del topo giù dalla nave che si avvicina agli scogli dopo il tonfo elettorale di domenica (e lunedì).
Sono cose che il giornalista scrive e dice da anni, criticando l'inesistenza di un partito dietro le sigle di Forza Italia ieri e del PDL oggi.
Sempre aggiungendo che questa cosa non è frutto di un destino cinico e baro, bensì di una volontà ben precisa, che è quella del Creatore.
La (non) stretegia di Berlusconi, per Facci - e personalmente sono d'accordo con lui - è apres moi le deluge...e temo che non ci sarà mai un tempo "utile" all'interno della formazione attuale di preparare la successione, perché questa semplicemente NON è prevista.
Finchè esisto, comando io. E dopo, arrangiatevi.
Da leggere
Facci
Se Renzi fosse del Pdl, il Cavaliere lo avrebbe affogato in un laghetto
Il Pdl senza Berlusconi è esattamente ciò che vuole Berlusconi: il nulla. In vent'anni non ha costruito niente
Toh guarda, stanno scoprendo che senza Berlusconi il Pdl perde: e il bello è che ne parlano come se Berlusconi fosse solo la vittima e non anche l’artefice di questo curioso fenomeno. Ma il Pdl, senza Berlusconi, è sempre stato ciò che Berlusconi ha voluto che fosse: niente. È Berlusconi che ha disegnato il partito così, è Berlusconi che ha selezionato dei dirigenti e dei parlamentari spesso imbarazzanti (fa eccezione solo la prima e gloriosa fase del 1994) ed è Berlusconi che non vuole cambiare il Porcellum affinché l’andazzo possa proseguire, continuando a candidare personaggetti e signorine che da soli non prenderebbero i voti delle loro famiglie. È dura ammetterlo, ma se è vero che «se Berlusconi non ci mette la faccia, si perde» è perché lui in vent’anni non ha costruito niente, né gli interessava: e se non si legge mai di congressi, di riunioni che non siano ad Arcore, se le famose primarie non si sono mai fatte, se non trapelano dinamiche e confronti in seno al partito, è perché non c’è il partito. Noi spesso deridiamo i contorcimenti e gli harakiri della sinistra, ma almeno lì succede qualcosa: mentre un Renzi, nel Pdl, l’avrebbero affogato da piccolo nel laghetto di Milano Due o in qualche altro ridicolo non-luogo della non-politica in stile Publitalia. Berlusconi è la risorsa, Berlusconi è il problema. Dopo di lui il diluvio, ma piove già abbastanza forte, e animali da salvare non se ne vedono.
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