domenica 9 giugno 2013

I GUAI DI GIGGINO 'O SINDACO. "UNO DEI MIEI ERRORI PIù IMBARAZZANTI" DICE OGGI GRILLO


Figurarsi se un garantista come me si mette a speculare sulla disgrazia toccata ad Attilio Auricchio, già PM e accusatore principale di calciopoli, oggi lui indagato, insieme al fratello - Claudio -  di quell'altro integerrimo di Luigi De Magistris, per concorso in turbativa d'asta. Auricchio, come i suoi perseguitati del tempo, è innocente fino a prova contraria e definitiva. Detto questo, perché questo è, e vale SEMPRE, GODO. Perché che certi Torquemada assaggino un po' della loro medicina, è pure GIUSTO.
La vicenda la riporta con un commento caustico Aldo Grasso, nella sua rubrica sul Corriere della Sera, che di seguito riporto. 
A suo tempo, quando De Magistris fu eletto sindaco di Napoli, io mi dissi dispiaciuto per i napoletani, che ritenevo avesseo sbagliato nel puntare sull'ennesimo Masaniello,  ma ero contento per gli italiani, che si erano sbarazzati dall'ennesima toga che fa sicuramente meno danni in politica di quanti ne possa fare come magistrato. Senza contare che i napoletani, tra 3 anni, pentiti potranno rimediare. Mentre se De MAgistris restava a fare il PM, chi lo cacciava da lì ??
Buona Lettura

Padiglione Italia

Il fratello e il fido carabiniere:
i guai di Giggino 'o narcisindaco

Sono tempi duri per le ex toghe de Magistris Di Pietro e Ingroia

Luigi De Magistris (Ansa)Luigi De Magistris (Ansa)
«Simmo 'e Napule, paisà». Se Edoardo Bennato, per descrivere la sua città, usa in una canzone ben 55 aggettivi, anche i napoletani, per descrivere il loro sindaco, non sono da meno: Giggino 'a manetta (da magistrato incarcerava), Giggino 'o skipper (omaggio all'America's Cup), Giggino 'o scassatore (rottamatore), Giggino 'o floppe (sta per flop), Giggino 'a promessa (alla bulimia verbale non sempre sono corrisposti i fatti), Giggino 'ncoppa a gaffe («Napoli è più sicura di Bruxelles», per dirne una). Così canta Napoli.
Giggino è l'ex pm Luigi de Magistris, dal 2011 sindaco della città partenopea. Vive un momento difficile: il fratello Claudio e il fido carabiniere capo di gabinetto Attilio Auricchio sono infatti indagati per concorso in turbativa d'asta per quattro presunti appalti pilotati in occasione delle edizioni 2012 e 2013 dell'America's Cup di vela. «In questa città c'è chi non tollera che abbiamo messo alla porta affaristi, camorristi e lobbisti», ha subito arringato l'ex toga ribadendo la fiducia nel fratello («un uomo perbene») e nel capo di gabinetto («il miglior carabiniere che abbia conosciuto nella mia vita»). Auricchio, divenuto famoso per Calciopoli, è un collaboratore storico di Giggino fin dal tempo in cui lavoravano alle Grandi inchieste.

Come ogni sindaco, anche Giggino è accusato degli autobus che non vanno, delle buche che restano e della monnezza che puzza. Beppe Grillo, che in un primo tempo lo aveva sostenuto, lo ha messo nel mirino: troppa tv e scarso lavoro sul campo: «Di errori ne ho commessi molti e purtroppo ne commetterò altri, uno dei più imbarazzanti è stato Luigi de Magistris».
Giggino 'o narcisindaco di lotta e di governo, che si era autoproclamato «un prezioso plusvalore, che presto la sinistra italiana non potrà fare a meno di utilizzare al livello di leadership nazionale», è ormai sulla graticola (solo Briatore gli è vicino su Twitter). Tempi duri per le ex toghe Di Pietro, Ingroia e de Magistris: del resto, giustizia è riportare tutte le cose al loro senso.
Così si vendica la storia: chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scur- dàmmoce 'o ppassato, simmo 'e Napule Giggì.

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