Di una cosa non si potrà accusare Filippo Facci : il suo anti grillismo è insospettabile di opportunismo.
Facci è uno dei pochissimi giornalisti che conosco che all'INDOMANI del 25 febbraio, dopo il clamoroso successo del M5S , continuava a parlare male del Guru e dei suoi come avevano fatto TUTTI, Bersani in testa, fino al penutlitmo momento (l'ultimo no, erano filtrati i sondaggi che avvertivano del successo oltre ogni pessimistica previsione, e il PD iniziava a cambiare rotta...).
Facci no, per lui il Movimento era (ed è) il NULLA, che doveva l'esistenza in vita solo alla furbesca intuizione e all'abilità demagogica di Grillo di cavalcare la protesta tracimante dovuta alla crisi economica. C'era un mare di voti da prendere nelle praterie dell'astensionismo, crescente, e dei delusi del PD e di Berlusconi. Altri a dire il vero avevano questa aspirazione ma con l'ambizione di maggiori contenuti di governo, come i sostenitori di Monti (Italia Futura in primis) e pure il coraggioso e sventurato Giannino, con il suo FARE per Fermare il Declino, che , col ritorno del Cavaliere in campo, aveva perso la sua scommessa ancor prima della disfatta legata allo scandalo delle lauree e master fasulli di Oscar. Grillo , partendo dalla sua piattaforma da tempo esistente, lancia parole d'ordine trasversali e facilmente comprensibili : "VAFFA alla Casta " chi è che non lo capisce ? E "Siete circondati, arrendetevi" ? Così, dopo aver catturato il favore di una certa elite futuristica, che ha anche argomenti seri al suo arco, tipo le eco compatibilità, la decrescita felice, si espande grazie al disorientamento di massa per la disoccupazione crescente, le tasse asfissianti, i privilegi perduranti della classe politica che dalle promesse è passta a chiedere sacrifici, senza farli.
Facci non si fa incantare, per lui Grillo ripropone tutto il peggio del repertorio demagogico e populista diffuso trasversalmente tra i vari partiti (e infatti il consenso che raccoglie è pure trasversale). e non cambia idea per quel 25% di voti espressi (il 20 degli aventi diritto).
Adesso, dopo gli scivoloni della Gabanelli traditrice, di Rodotà ottuagenario , le discussioni non commendevoli su diarie e rimborsi, e soprattutto dopo il tonfo elettorale alle elezioni amministrative disputate a soli tre mesi dal voto di febbraio (e prima c'era stata la sconfitta in Friuli) , sono in tanti a tornare a sparare su Grillo.
Figuriamoci se poteva mai farlo chi non aveva mai smesso.
Buona Lettura
"Parla dei cammelli e mette la foto di un dromedario"
Tutte le bufale del leader M5S smascherate da Facci
Giovedì, in un video da Santoro, Beppe Grillo diceva che la doppia sede del Parlamento Europeo costa 400 milioni l’anno: ma a essere precisi sono 200. Poi ha detto che un terzo del bilancio europeo è speso per traduzioni: ma il bilancio del 2012, a essere precisi, è di 147 miliardi, e le traduzioni sono costate 330 milioni. Poi ha detto che l’Italia fornisce un terzo del bilancio dell’Unione Europea: a essere precisi è il terzo paese per contributi, che è diverso, perché significa che versa 14 miliardi su circa 140, cioè un decimo. Poi ha detto che i soldi del bilancio vanno in ipermercati e strade e petrolio: la metà dei fondi europei, a essere precisi, vanno in sovvenzioni per l'agricoltura. Poi ha citato alcuni grattacieli in bambù che Renzo Piano avrebbe progettato in Australia: a essere precisi in Australia non esistono grattacieli in bambù progettati da Renzo Piano, a Melbourne semmai esiste un palazzo di legno (non in bambù, e progettato da altri) che comunque è costosissimo. Poi ha detto che la Francia ha un bilancio di 17 miliardi di euro inferiore al nostro: a essere precisi è di 300 miliardi superiore. Sinché, domenica, Beppe Grillo ha detto che «L'Italia è come un cammello, nelle gobbe non ha più acqua». Ma i cammelli, a essere precisi, nelle gobbe non hanno acqua, hanno grasso: l'acqua la conservano nel corpo e nel flusso sanguigno. E comunque, sul suo blog, ha messo la foto di un dromedario.
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