D'estate le notizie languono, in genere le attività rallentano, e i giornali discettano sul tempo .
Può, su questa situazione di instauranda tregua, abbattersi il ciclone della condanna definitiva di Berlusconi ? Possiamo avere sconvolte le vacanze agostane, in primis quelle del Capo dello Stato, poi di Letta e il governo, di tutto il Parlamento, perché la Cassazione il 30 luglio espelle il Cav. dal Senato e da ogni carica pubblica futura per i prossimi 5 anni ?
E allora tutti ad affannarsi su come rinviare il tutto, almeno fino a dopo il mare. E pare che rifacendo i complicatissimi calcoli della prescrizione, sarebbe venuta la confortante scoperta che fino al 14 settembre non si prescrive nulla e quindi l'udienza può essere rinviata, accogliendo in questo modo anche l'istanza della difesa che era stata obiettivamente compressa in ragione dell'urgenza improcrastinabile.
Staremo a vedere.
Con l'occasione, osservo come sia sostanzialmente dal 2006, anno dell'investitura del governo Prodi, che l'Italia non ha un esecutivo non dico efficiente, ma almeno stabile. Allora era accaduto che la maggioranza al Senato della coalizione prodiana (l'Unione si chiamava..., nome ottimistico) contasse sul miserrimo numero di due senatori e fu un'agonia durata due anni... Poi, nel 2008, il centrodestra si affermò nettamente ma la maggioranza solida, almeno nei numeri, durò appena un biennio , sfarinandosi con la diaspora finiana dell'aprile 2010 ("che fai, mi cacci ?" uscì il sì a quella retorica sfida...) e il ricorso allo squallido slilipotismo... Si galleggiò tremebondi fino a che Bruxelles, armata di spread, disse basta, nel novembre 2011. Toccò quindi al governo Tecnico di super Mario Monti, e anche lì, dopo un discreto inizio, ogni occasione sembrava buona per far traballare l'esecutivo. Adesso c'è Letta, e vediamo qualcosa che è PEGGIO di quanto già citato finora.
Praticamente non c'è giorno che non salti fuori una possibile mina sulla quale far saltare la coalizione PD-PDL (con i Montiani da contorno) .
Dicono che meglio un governo così che nessun governo, anche perché nuove elezioni non garantirebbero nessun risultato migliore.
Sarà, ma io non sono di questo avviso : 1) sopravvivere non è vivere, e alla fine si può soccombere lo stesso 2) con Renzi e il maedetto (a parole...) Porcellum, la coalizione di centro sinistra stavolta ce la farebbe a vincere anche al Senato.
Idea mia, ovvio.
Di seguito, la notizia del possibile rinvio della Cassazione postato da Libero.it
Il giallo delle date
Processo Mediaset, Cassazione verso rinvio sentenza: errore sulla prescrizione di Berlusconi?
I primi calcoli della Corte d'Appello sarebbero sbagliati: possibile lo slittamento del verdetto tra 14 e 27 settembre e non più il 30 luglio
Fermi tutti: il giorno del giudizio di Silvio Berlusconi potrebbe non essere il 30 luglio. Quel giorno la Cassazione deve pronunciarsi sul processo Mediaset, che ha visto Silvio Berlusconi condannato per frode fiscale in Appello a 4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Tutti, nel Pdl e a sinistra, si attendono la mannaia definitiva sulla carriera politica del Cavaliere, ma quella mannaia potrebbe calare qualche settimana dopo. Già, perché il nodo è la prescrizione.
Calcoli sbagliati? - Secondo i complicatissimi calcoli comunicati dalla Corte d'Appello, desiderosa di chiudere il conto il prima possibile, uno dei reati contestati a Berlusconi sarebbe caduto in prescrizione l'1 agosto. Da qui la decisione della Cassazione di assegnare il caso in fretta e furia alla Sezione feriale e arrivare a sentenza già il 30 luglio. Ma secondo nuovi calcoli rifatti dagli stessi giudici e comunicati all'Alta Corte, la prescrizione potrebbe scattare tra 14 e 27 settembre. Meno fretta, dunque. Deciderà sempre la Sezione feriale ma, e questa è la speranza nel centrodestra (e non solo), potrebbe esserci una tregua di qualche settimana. Per Berlusconi, certo, e per il governo.
Slitta tutto a settembre? - Il momento, infatti, è cruciale: tra Imu e Iva (ieri l'ennesimo rinvio, tra Pd e Pdl le distanze restano) bisognerà prendere decisioni cruciali entro il prossimo 31 agosto. Mettere sul piatto la testa di Berlusconi, in una congiuntura politico-economica già esplosiva, potrebbe significare far saltare il banco. E il Paese, per dirla alla Casaleggio. Lo slittamento della sentenza sul Cav a settembre, commentano fonti del Pdl, sarebbe "dimostrazione di buonsenso" da parte della Cassazione. Ma riguardo al verdetto finale il clima ad Arcore, sottolinea Paola Di Caro sul Corriere della Sera, resta "cupo e pessimista". Più che una tregua, sarebbe una "cottura a fuoco lento". Cui, per la verità, Berlusconi si è abituato da anni.
agosto sereno se lo sistemano a S. VTTORE subito.
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